martedì 30 gennaio 2018

UNA MATTINATA PRIMAVERILE








UNA MATTINATA PRIMAVERILE, UN GIOVANE DEPUTATO DELL’ARS CHE RECENTEMENTE HA FATTO MOLTO PARLARE DI SE’ ACCOMPAGNATO DA TUTTA LA SUA FAMIGLIA E DAI SUOI AMICI SOSTENITORI DI PARTINICO , RAPPRESENTANTI DEL COMITATO INVASO POMA. Il luogo è quello dove le acque del Nocella, attraverso una griglia, finiscono in una condotta che porta preziosa acqua all’invaso. Da anni nessuno si è piu’ occupato della pulizia di quell'impianto( lo faceva egregiamente la Cooperativa Consorzio irriguo Jato) per cui milioni di acqua finiscono colpevolmente a mare. Dunque se nessuno di coloro i quali hanno la responsabilità di ripulire l’impianto ( a proposito, di chi é la responsabilita’ della manutenzione dell’impianto? AMAP, Consorzio di Bonifica ,o chi?) se ne occupa lui , Vincenzo Figuccia 43 anni ,deputato dell’UDC eletto con oltre 10 mila voti a Palermo ,che è entrato in contrasto con un arrogante Presidente dell’Assemblea,tale Micciché, che pretendeva in una situazione di grave crisi economica con decine di migliaia di famiglie sulla soglia di povertà ,di aumentare le indennità ai dirigenti della Regione oltre le 240 mila euro l’anno.Per questo Figuccia ,per sua ammissione,ha rimesso il mandato di assessore regionale .Il padre, che lo accompagna ovunque come un'ombra, è stato fino allo scorso anno consigliere comunale di Palermo in rappresentanza di F.I (alle ultime elezioni è stata eletta al suo posto la figlia) ma conoscendolo lo assimili piu’ ad un “vecchio” quadro comunista di uno dei tanti borghi palermitani combattivi e sanguigni che come rappresentante di un Partito di un centro moderatissimo .Dunque l’on. Figuccia deputato dell’ARS insieme al padre e tanti amici questa mattina con stivali e rastrello ha dato alla nostra sonnecchiosa città, ai nostri sfiduciati coltivatori,ai tanti pseudo politicanti nostrani ,una sonora lezione di "politica" attiva e concreta lontana dalla fumosità ,dal verbalismo,dall'inettitudine.
Nelle immagini l’iniziativa di questa mattina al Nocella.

venerdì 26 gennaio 2018

MA SI SAPEVA CHE IL COMUNE DI PARTINICO VIAGGIAVA VERSO IL PRE DISSESTO FINANZIARIO ?SI SAPEVA,SI SAPEVA

CHE STRANA ,QUESTA NOSTRA CITTA' . Capace di riempire quotidianamente i social con foto,video e duri commenti per la gravissima situazione dei rifiuti che hanno invaso periferie e vie cittadine e neppure una parola sul fatto che il Comune di Partinico ormai sostanzialmente viaggia verso il pre dissesto finanziario .Che significa? Significa che il Comune deve attivare “una procedura …per evitare il dissesto vero e proprio, che consiste in un piano di riequilibrio pluriennale che può essere assistito dallo Stato, il quale può anticipare risorse attingendo ad uno specifico fondo, il Fondo rotativo. In sostanza l’obiettivo della procedura del pre-dissesto è aumentare le entrate dei Comuni e diminuire le spese: ecco perché solitamente gli enti che scelgono questa opzione vedono impennare la pressione fiscale e talvolta tagliare i propri servizi.”.Credo che sia chiaro a tutti quel che attende la prossima amministrazione comunale di Partinico che verrà fuori dalle elezioni : piu’ tasse e meno servizi. Ma era inevitabile che accadesse tutto questo? No, non era inevitabile .Bastava che gli assessori al Bilancio ,che ne portano la responsabilità, avessero competenza e la Corte dei Conti e l'Assessorato regionale Autonomie locali intervenissero prima di arrivare a questo quando venivano informati dal Gruppo consiliare “Cambiamo Partinico” di quel che accadeva .
INTANTO RIPORTIAMO STRALCI SIGNIFICATIVI DI UN INTERVENTO DEL GRUPPO CONSILIARE "CAMBIAMO PARTINICO" del 23 dicembre 2014 SUL BILANCIO DEL COMUNE.
"Fino a quando si potrà nascondere la polvere sotto il tappeto? E a che pro?
E perché discutere un bilancio di previsione 2014 approdato in consiglio il 22 dicembre?
Le risposte a queste domande ieri ci hanno spinto ad abbandonare i lavori d’aula subito dopo la presentazione di un duro documento di denuncia che è stato inviato agli organi di controllo verso gli Enti Locali e i conti pubblici: Corte dei Conti, Assessorato Regionale Autonomie Locali, Ispettorato della Ragioneria dello Stato…..Ma cosa abbiamo denunciato? …... Ma soprattutto alcune irregolarità che dimostrano, a nostro parere, la FALSITA’ del bilancio di previsione 2014.
Uno è il dato che salta subito agli occhi: i 2.200.000€, inseriti il bilancio il 05/12/2014 (…in pratica l’ultima spiaggia per dei conti che non tornavano) .... dovuti a titolo di risarcimento danni dalla distilleria Bertolino s.p.a. al Comune di Partinico per una sentenza (ancora di primo grado con l’appello fissato al 2016!)del Tribunale di Palermo che è stata tuttavia “sospesa” dalla Corte d’Appello..... Non al bilancio in sé (dato che la somma di 2,2mln è prevista sia tra le entrate che tra le uscite), ma al cosiddetto PATTO DI STABILITA’ che, IN REALTA’, dunque PARTINICO SFORA IN MANIERA VISTOSA GIA’ IN FASE PREVENTIVA.
A questo aggiungete:
 previsioni di entrate gonfiate (siamo al 22 dicembre quando più che prevedere sanno giò quanto stanno accertando e incassando) come ad esempio un bel + 100.000 euro alle multe della Polizia Municipale (previsti accertamenti per MEZZO MILIONE DI EURO, mai visti negli anni passati nel nostro comune);
 debiti fuori bilancio per 750.000 euro per cui non si capisce se ci sono o meno le coperture e che comunque non saranno portati in aula;
 disastri amministrativi e gestionali che non vengono risolti, come i conti ATO RIFIUTI e del futuro ARO (che ci costerà più di quanto il Comune incassa continuando a causare debiti su debiti, oltre che disservizio), i crediti non più esigibili che il nostro Comune vanta da decenni ma che sono soldi soltanto virtuali.
E potremmo continuare. Ma speriamo e auspichiamo che siano gli organi superiori di controllo a fare finalmente luce sui conti. MA GLI ORGANI NON OPERARONO ALCUN CONTROLLO

Nella foto: la polvere sotto il tappeto.

mercoledì 24 gennaio 2018

L'INVASO POMA OGGI


Comitato invaso Poma L'immagine ripresa ieri da Claudio Burgio ,membro del Comitato invaso Poma,rappresenta la situazione dell'invaso nelle odierne condizioni. Secondo i rilievi ,attualmente il nostro invaso dispone di 11 milioni di mc. di acqua (capienza massima oltre 70 milioni) dei quali poco piu' di 5 milioni da destinare alle citta' e alle campagne. Il resto deve rimanere quale dote per mantenere la sicurezza dell'invaso.Cio' significa come la stagione irrigua, nel caso dovesse ancora persistere questa condizione metereologica, rischia il collasso con gravi ripercussioni sopratutto per la nostra agricoltura . Per tali ragioni il Comitato (ieri ha incontrato il Presidente del Consiglio comunale di S.Giuseppe Jato cosi' come precedentemente il sindaco di S. Cipirello) sta operando per allertare le nostre popolazioni e discutere con la Regione siciliana delle eventuali soluzioni da approntare sia a breve che a medio termine .

domenica 14 gennaio 2018

NO, NON C'E' ALCUNA GIUSTIFICAZIONE NEL VOLERE CHIUDERE LA CANTINA BORBONICA

 Una brevissima premessa a questo post ,che fu pubblicato su Sala Rossa nel settembre del 2007 ma che mantiene tutta la sua attualita' , e che pone un semplice interrogativo: E' O NO IMMORALE CHE UN COMUNE CHE GIA' NEL 2007 SOLTANTO PER LA FRUIZIONE DEI BENI CULTURALI DISPONEVA DI BEN 37 DIPENDENTI ,CHIUDE ADDIRITTURA IL BENE PIU' PRESTIGIOSO DI CUI DISPONE LA NOSTRA CITTA' ? NO,NON C'E' GIUSTIFICAZIONE ED E' CERTAMENTE IMMORALE.
il post che pubblichiamo e' TRATTO DA SALA ROSSA DEL SETTEMBRE 2007 E DAL TITOLO :LA MACCHINA BUROCRATICA DEL COMUNE DI PARTINICO (terza parte)-500 DIPENDENTI ED IL COMUNE DI PARTINICO NON FUNZIONA. PERCHE’?
"Quanti sono i cittadini che sono a conoscenza che l’ultima Giunta del Sindaco Cannizzo con la presenza in Giunta del nostro Partito, in data 22 giugno 1999 approvava la delibera n. 177 con oggetto “Progetto L.S.U.” avente obiettivo di carattere straordinario per l’utilizzazione di n.17 lavoratori prioritari L.R.24/96 e circolare Assessorato regionale al lavoro BENI CULTURALI? Quella delibera veniva approvata dalla Giunta composta dal Sindaco Cannizzo e presenti gli Assessori, Costanzo, La Fata, Tranchina, Fermo e Varvaro ed aveva quale scopo quello di “CONSENTIRE LA FRUIZIONE DEI BENI CULTURALI NON GODIBILI O GODIBILI IN PARTE ED INOLTRE CONSENTIRE L’APERTURA IN ORARI SERALI O IN GIORNI PREFESTIVI E FESTIVI ED INCREMENTARE L’AFFLUSSO TURISTICO NEL NOSTRO PAESE”. 
Dunque il Comune di Partinico ha assunto nel 1999, con un ben finalizzato progetto, n. 17 lavoratori tra cui n.2 laureati in lingua straniera, n. 1 con laurea generica, n.2 con diploma di scuola media superiore e n.12 con licenza media inferiore.
Come vennero utilizzati quei lavoratori e da quella Giunta? Esattamente come voleva il progetto per cui il Palazzo dei Carmelitani( all'epoca la Cantina era già stata acquistata ma ancora non restaurata-n.d.r.) restava aperto anche il Sabato e la Domenica fino a sera compresi altri giorni festivi e ciò i ragione dell’organizzazione di ben precisi turni curati dall’Assessore alle attività culturali (si dispone ancora ad oggi dei quadri prospettici con nome, cognome ed orario di lavoro dei singoli dipendenti) in collaborazione con lo stesso personale ed i responsabili del servizio.
In quell’estate del 1999 e dopo l’inaugurazione del Palazzo dei Carmelitani avvenuta all’inizio del mese di agosto e che aveva ricevuto interventi di ristrutturazione su un progetto dell’architetto Mirella Nuara, quel palazzo fu arredato con mobili dati in comodato d’uso dalla ditta Trionfante di Palermo. Arazzi, quadri, arredo, suppellettili fecero di quel palazzo un luogo dove si fondeva cultura e buon gusto e visitato, nei mesi di Agosto e settembre da circa 5 mila visitatori di cui circa settecento STRANIERI.
Ovviamente era anche il luogo abilitato ad ospitare la Biblioteca comunale che funzionava CON L’UTILIZZO DI N. 4 DIPENDENTI IN ORGANICO DI N. 16 PROVENIENTI DA PROGETTI DELL’EX ARTICOLO 23 che erano stati utilizzati, nel passato, per altre finalità e riportati al loro specifico lavoro trattandosi di personale fornito soprattutto di laurea o di diploma di secondo grado .
Un Ufficio Turistico fu approntato nei locali dell’ex Oratorio con depliant anche dei Comuni vicini e materiali d’informazione sui luoghi da visitare nel territorio. Ad una Associazione di giovani che avevano conseguito un titolo frequentando i corsi organizzati dalla scuola media “G.B. Privitarea”, fu affidato il compito insieme alle due lavoratrici che in ragione della laurea conoscevano le lingue straniere, di fare da guida ai visitatori. Partinico visse, una seppur breve stagione, in cui una ipotesi anche se embrionale di organizzazione del turismo ebbe vita concreta.
Ovviamente restavano aperte anche nei giorni festivi non solo la Villa Margherita ma la splendida Villa Falcone voluta dalla Giunta Geraci e completata dal Sindaco Cannizzo.
CHE FINE HANNO FATTO I LAVORATORI ASSUNTI COL PROGETTO DEL 1999? Perché il Palazzo dei Carmelitani non apre più i suoi battenti nei giorni festivi e prefestivi? E perché restano chiuse nei giorni festivi sia Villa Falcone che Villa Margherita che, seppur dispone di personale, non vengono concretizzati i lavori di sistemazione dei servizi idrici ed igienici? E i lavoratori assunti per il funzionamento della Biblioteca comunale e per altri servizi culturali sono ancora al loro posto? E quanti sono e soprattutto dove sono?"
IL POST POI CONTINUA A CON ALTRE CONSIDERAZIONI .

DEDICO QUESTO POST, DUNQUE, A COLORO CHE HANNO DIMENTICATO O, PER LA GIOVANE ETA' ,NON HANNO POTUTO CONOSCERE UNA CITTA' CHE ALLE SOGLIE DEL NUOVO SECOLO AVEVA DECENZA E CHE NON ERA SICURAMENTE LA CITTA' DI OGGI. 
NELLE FOTO: alcune significative immagini di come E' STATA LASCIATA LA CITTA' DALLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE COMUNALE


lunedì 8 gennaio 2018

LA CANTINA BORBONICA IL COMMISSARIO AGNESE,IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, GIGIA CANNIZZO ED ANCHE NOI.

Mi è capitato di leggere uno dei tantissimi commenti alla decisione - dopo la pubblicazione di un atto deliberativo del Commissario straordinario di Partinico che attualmente ha i poteri sia del Sindaco che della Giunta comunale( ma è poi certo che la decisione sia stata assunta per volere del Commissario?) - con la quale si stabilisce ,in sintesi, la chiusura della Cantina Borbonica, e di cui alla fine diro’.Seconda tale provvedimento la Cantina non sarà giornalmente aperta al pubblico,cosi’ come dalla sua inaugurazione, a meno che non ci siano prenotazioni (sic!) per cui all’occasione qualcuno si premurera’ di aprire le porte e cancelli del bene agli avventori-visitatori-paganti e chiuderle in attesa di clienti successivi .Ma sulla questione ,che è abbastanza seria ,non vorrei scivolare ancor di piu’ nel’ironia considerato che si tratta di cosa assai grave che secondo alcuni cittadini poteva accadere solo nella nostra città.E soprattutto perché chi scrive insieme a Masetto e Sandro Aiello, Nino Cinquemani,Nicola La Fata,Nino Lodato, Nino Savarino ,Enzo Di Paola, Giulio Bosco, Giuseppe Casarrubea, Jack Speciale e tanti altri ritennero ,all’inizio degli anni ’70, di costruire lo strumento ,il Gruppo Studi e Ricerche, capace di puntare per decenni i suoi rigorosi fari su quello che era stato nel secolo precedente ricovero di animali e terreno di coltura per violenze e mafia.E quel Gruppo ebbe a contrastare non solo l’ignoranza e la buona fede di tanti ex amministratori,ma gli interessi di altri ex voraci e disonesti ,suggeritori interessati ,che ponevano condizioni improponibili perché quel bene diventasse proprietà collettiva.In sintesi facevano sapere : si cede al Comune la Cantina a condizione che l’area circostante a monte fino alla 186 venga destinata ad edificabilità .Quel progetto’ naufrago’ perché pezzi della maggioranza e l’opposizione comunista(qualche volta nella cosidetta prima repubblica ,e per un sussulto di dignità, questo accadeva) fecero muro sconfiggendo uno dei classici della speculazione sui suoli ritenendo inconcepibile che quel bene , col tempo, venisse inglobato all’interno di un contenitore volgare di milioni di metri cubi di cemento.Poi la città ebbe la fortuna di trovare un sindaco illuminato,onesta e rigorosa figlia della borghesia partinicese , Gigia Cannizzo, che riusci’ ad acquisirla al patrimonio pubblico mentre con un finanziamento di oltre 5 milioni di euro ottenuto nel 2002 durante la Giunta successiva per l’interessamento di un ex assessore comunale,Toto’ Chimenti,il bene divenne quel che oggi é.Ma oggi la citta’,quella migliore,si trova ancora davanti ad un grave ostacolo : un atto deliberativo che va respinto cosi’ come abbiamo respinto il tentativo della prima amministrazione Lo Biundo quando si pensava di snaturarlo,plebeizzandolo.
Dunque,dicevo all’inizio, di uno dei tantissimi commenti che ho letto su fb su questa vicenda.Il cittadino scrivente ,in sintesi, intendeva sostenere come il dramma della città che oggi viviamo per il suo decadimento, fosse “da attribuire agli amministratori di questi ultimo 40 anni”. Io non conosco questa persona, non so se vive o ha vissuto in citta’, come e quando, cosa abbia fatto, di cosa si sia occupato.Ma per dargli ,come si suole dire, ampia informazione ed anche soddisfazione , se è in buona fede, iniziero' a pubblicare da domani,ad esempio, la terza parte di un lavoro che si puo' trovare sul sito del PRC di Partinico pubblicato alla fine del 2007 e che aveva quale significativo ed attuale titolo :
LA MACCHINA BUROCRATICA DEL COMUNE DI PARTINICO (terza parte).500 DIPENDENTI ED IL COMUNE DI PARTINICO NON FUNZIONA. PERCHE’? 
Per continuare ,poi, con quel che ebbe a realizzare quella Giunta comunale di cui il mio Partito fu parte.Cosi', tanto per dovere d'informazione e sopratutto per stabilire la verita' storica e l'inizio, quello VERO, del decadimento della nostra civiltà locale 
Nella foto di Masetto Aiello ,la Cantina Borbonica come l'ha conosciuta la mia generazione.