martedì 28 giugno 2016

LO BIUNDO, IL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI, I DIPENDENTI COMUNALI E L'ABUSO D'UFFICIO



La notizia dell'avviso di garanzia a carico del sindaco Salvo Lo Biundo per la vicenda della nomina dell'attuale Comandante della Polizia Municipale conferma non solo il contenuto delle denunce del nostro gruppo consiliare, ma anche la concezione e gestione personalistica della cosa pubblica che si perpetra a Partinico.
Ed, infatti, quanto accaduto esemplifica perfettamente il modus operandi di questa giunta che, imperterrita, lambendo sempre la linea sottile tra lecito e illecito, mette in essere iniziative che mirano a posizionare dove più serve uomini di propria fiducia, facendosi beffa non solo di norme e regolamenti, ma soprattutto della dignità dei dipendenti comunali e del criterio di merito con cui un amministratore dovrebbe guidare la macchina amministrativa.
Dal maggio del 2013, il Comando della Polizia Municipale è stato affidato al dott. Giuseppe Russo, dipendente inquadrato in categoria C e non in quella più elevata D (e nemmeno il più qualificato, né il più anziano dei dipendenti che presentano la stessa categoria come prevede il Regolamento comunale in caso di “nomina temporanea”). La gravità della vicenda sta però nel prosieguo della storia. Un atto irregolare può essere subito revocato quando ci si rende conto che non si sono rispettate le norme. Invece, dinanzi alle contestazioni sollevate, prende il via prima un balletto di risposte e giustificazioni date dal Sindaco, poi una finta procedura per selezionare un nuovo Comandante (che alla fine viene revocata e si dimostra solo un modo per prendere tempo), infine il mantenimento della carica dell'attuale comandante che perdura da 3 anni a dimostrazione del fatto che non si tratta assolutamente di una nomina temporanea.
Non si pensi che questo sia un caso isolato e che questa giunta abbia rinunciato a portare avanti dinamiche di tale tipo: la nomina di qualche mese fa del nuovo ragioniere generale esterno, quando nel nostro Comune sono presenti figure che possono ricoprire questo incarico (e addirittura lo ricoprono altrove), conferma il perseguimento di un'azione, a nostro parere, illegale con conseguente danno erariale. Ci chiediamo chi pagherà eventuali risarcimenti futuri che, in più casi, i dipendenti comunali hanno chiesto, chiedono e chiederanno al Comune per aver svolto mansioni superiori a quelle dovute per il profilo con cui si è stati assunti?
Al di là di quelli che saranno gli esiti delle indagini che l'Autorità Giudiziaria sta svolgendo, siamo convinti che dal punto di vista morale ed etico, nonché politico, tale vicenda sia un altro tassello che compone il mosaico della cattiva gestione portata avanti dalla giunta Lo Biundo.
I consiglieri comunali che finora non hanno sottoscritto la mozione di sfiducia sono ancora convinti che non si debba procedere con una forte azione per chiedere le dimissioni di questo sindaco e della sua giunta?
Il gruppo consiliare Cambiamo Partinico
Gianluca Ricupati, Valentina Speciale, Giovanni Billeci

giovedì 23 giugno 2016

LO BIUNDO:UNA ROTONDA SUL MARE...DI GASOLIO,IL RIFUGIO,LE DEMOLIZIONI E I DEBITI NON PAGATI


foto di Sala Rossa.

Siamo alle solite. Appena trova un tecnico qualsiasi che gli smurfia mezza relazione e dei disegni facendogli balenare l’dea che non siamo a Partinico da lui ridotta “a solu” (traduzione: distrutta )ma in una città che ormai vive solo nel nostro immaginario,convoca a tamburo battente una conferenza stampa e senza neppure invitare il Presidente della 3° Commissione consiliare,il buon Peppino Barbici( se non altro per obbligatorio rispetto che si deve agli organi istituzionali del Comune, seppur sbracati da quando c’è lui) e in quattro e quattr’otto lancia l’ormai classico :“Abbiamo raggiunto un grossissimo risultato” .E la telecamera si sofferma su dei disegni che rappresentano delle “rotonde” cioè quel sistema periferico di organizzazione della viabilità come se fossimo a Copenaghen.Uno quà, uno là, uno giu’,uno sù,uno sotto il cimitero, uno a due passi dal mercato ortofutticolo e cosi' via .Meglio se realizzati dai privati. Al punto che il mio amico architetto, che come tutti i tecnici di Partinico se ne intende abbastanza di viabilità ,lancia un grido d’allarme e di dolore. “Costui non c’é piu’ con la testa-mi dice- .Da quando è finito sotto torchio degli inquirenti,dichiarare d’essere “succube” a pagamento di Maniaci e a far sapere a tutti che era addirittura socio del ristorante "Al Rifugio" ( “ero socio di fatto avendo investito somme di denaro per i costi gestionali al fine di aiutare i titolari che, a seguito della morte del padre, hanno ereditato il ristorante senza le possibilità economiche di mantenerlo……”-Ordinanza di applicazione di misure cautelari personali"),ne spara una al giorno.Comprese quelle relative a mantenimento in nero al Comune della signora Candela “per spirito caritatevole” (dichiarazioni rilasciate il 7 maggio in Consiglio comunale n.d.r)e per le stesse ragioni –dice lui convinto che siamo tutti degli allocchi- diventa socio del ristorante "Al Rifugio" per aiutare(sic!) le titolari.Nemmeno, piuttosto che sindaco, fosse stato eletto responsabile della Caritas Diocesana ! Ma ti rendi conto-continua il mio amico- che per realizzare tutte le rotonde rappresentate nel depliant, necessitano alcuni milioni di euro?E ti pare che il Comune sia nelle condizioni di farlo?” E allora tu rifletti di come sia finita la nostra città,tra violentatori recidivi delle leggi, umiliatori del buon senso,arrampicatori,cu’ ‘a munnizza in ogni strada, l’erba che cresce in ogni dove .In una via del centro in stato di abbandono, abbiamo visto spuntare perfino un fico e su di un tetto “all’antica” un ficodindia a dimostrazione di come la vita in città non intenda perire neppure sotto i colpi inferti da questi novelli lanzichenecchi.E poi erbacce che invadono i marciapiedi e gli interstizi dei tanti immobili abbandonati sia nel centro che in periferia, montagne di rifiuti che hanno invaso tutto il territorio e che con lo scirocco si sono espansi in ogni dove, con le abitazioni che crollano ,le vie al buio, l’asfalto divelto,buche,topi,scarafaggi,disoccupazione alle stelle,mense caritatevoli e banchi alimentari per aiutare le migliaia di poveri senza lavoro e senza speranza.Rifletto e penso che il mio amico ha ragione su tutto tranne che su di una cosa. Vuoi vedere , chessò,che nei pressi di qualche svincolo autostradale o nei pressi di altra attività imprenditoriale a base di gasolio, potrebbe spuntare un privato interessato, che a sue spese una rotonda la realizzerà? Perché ci assale un atroce dubbio :ma se costoro in circa dieci anni non sono stati capaci di realizzare tra la via che porta a S.G. Jato e la scuola di Mirto, neppure una aiuola spartitraffico(roba da qualche centinaio di euro), come possano realizzare le costose rotonde ?Qualcuno,malizioso, sostiene che il cosidetto piano delle rotonde presentato serve quale giustificazione per realizzarne qualcuna ovviamente per necessità e a spese degli stessi interessati.Staremo a vedere 
E ,dunque,mentre il sindaco si presenta in tivvu’ un giorno si ed uno no e lanciando di recente anche l’amo a quanti sperano di potere finalmente demolire immobili e ricostruire (Dalla Relazione esplicativa sul Centro storico),nasconde alla città che il 20 maggio il Commissario straordinario della Servizi Comunali Integrati RSU s.p.a. ,Giuseppe Terranova, gli inviava una “Diffida e messa in mora e preavviso di richiesta intervento sostitutivo” per la ragione che nel 2015 il Comune ha assommato per fatture non pagate alla Società che ha svolto il lavoro di raccolta dei rifiuti ,la somma di 1.073.408,73 euro .Terranova intima al Comune “entro il termine di 30 giorni” di pagare il debito assommato. Ad oggi, per quel che ne sappiamo,quel debito non lo ha ancora pagato.
Toti Costanzo

lunedì 20 giugno 2016

TUTTI INSIEME: PANTALEO,LO BIUNDO,BRUGNANO E SICULA .APPASSIONATAMENTE

foto di Sala Rossa.


In altra epoca l’assessore Jhonny sarebbe stato inesorabilmente spernacchiato e gli stessi ragazzini del Centro Aiuto alla Vita sabato mattina presenti a pulire Villa Margherita ,l’avrebbero inseguito con le scope fino all’uscita dal cancello.E invece no.Tutto procede comme se null’anfusse ,nella indifferenza dei piu’ e non certo nella logica del definire inetto l’amministratore inetto (ovviamente Jhonny con maglietta dell’Aereonautica c’entra se non altro perché è sempre presente come cicirummella mentre gli altri fatti-assessori latitano) ma in quella in cui se una villa come Villa Margherita va in malora, versa di stato di abbandono ,decade ogni giorno di piu’ la responsabilità non è dell’amministratore ,appunto,inetto ma del fato che come si convincevano “gli antichi” è ineluttabile e tu non puoi farci proprio nulla.E pensi:ma dove sono finiti l’esercito dei dipendenti assunti da Gigia proprio per il verde pubblico? E dove gli elettricisti,i manovali,gli operai,gli idraulici e i falegnami che tra il ‘97 e il ’99 riempirono gli organici comunali invadendo il nostro Comune nel senso dell’occupazione di un posto,seppur precario,di lavoro per rendere la città una città a misura d’uomo come auspicava la passata generazione di amministratori ,Gigia in primis,o come direbbe oggi il professore Mauro Nicolosi,Partinico un città europea come tante di quelle che lui ha avuto la fortuna di conoscere.E invece davanti al ” microfono è tuo” Jhonny imperterrito e spavaldo risponde alla giornalista Brugnano ringraziando i ragazzini del CAV per il lavoro che stanno realizzando(che avrebbe dovuto vedere, al contrario, la costante presenza del Comune con i suoi dipendenti)restituendo un poco di decoro ad uno dei beni piu’ preziosi di cui dispone la nostra comunità.E Jhonny ci dice con malcelato orgoglio di 350 mila euro che si attendono dal GAL (Gruppo Azione Locale) promessi dal Presidente Puccio ( ma oltre al Presidente,per caso in questo GAL c’è qualcuno che conosce anche gli altri consiglieri di amministrazione di questo importante Ente distributore di risorse comunitarie a ‘ccù nni voli nnavi ,meglio se è del “giro”?),per sistemare,aggiustare,intervenire sulla Villa. E la Brugnano con discrezione e garbo lo lascia dire e lui dice,ringrazia,informa,promette,sostiene,ritiene,definisce,chiarisce,concretizza lasciando poi la parola ad un impavido,imperterrito ed onnipresente Presidente del Consiglio comunale che ,con l’occasione, lancia qualche frecciatina,piccola,piccola per evitare che possa far male. Jhonny e il suo dante causa ci resterebbero male e con lui forse anche la Brugnano che si occupa giornalmente dei servizi di TJ ,cioè di una emittente privata il cui Direttore è stato denunciato da Lo Biundo,avendo però poco prima lasciato la sede del Comune dove è stata assunta dal sindaco (e dopo i fatti ormai noti in Italia isole comprese) con determinazione n.09 del 19 -05-2016 e avente per oggetto:”Conferimento incarico di collaborazione ex art. 41 del vigente senza alcuna spesa a carico dell’Ente ,PER SUPPORTO AL SINDACO nell’ambito della comunicazione istituzionale”.E Lo Biundo è lo stesso personaggio che agli inquirenti ebbe a dichiarare come Maniaci gli avesse imposto l’assunzione di una signora sua "amica" costretto insieme ad altri componenti della Giunta a pagare mensilmente denaro sempre per le necessità della stessa persona al fine,dice lui,di evitare servizi giornalistici pesanti anche contro sua amministrazione al punto d’avere stabilito anche di non seguire i servizi di quella tivvu’ perché aveva sconvolto la sua vita familiare etc. etc. (Dalla Ordinanza di applicazione di misure cautelari personali).Per cui la Brugnano realizza servizi per TJ ma in contemporanea viene nominata dal sindaco gratis et amore dei facendo infuriare l’Associazione di categoria cui appartiene per la semplice ragioni che un giornalista non puo’,non deve prestare gratuitamente la sua opera anche ad un sindaco per ragioni non solo di deontologia professionale ma per rispetto dei tanti colleghi che vivono del loro lavoro intellettuale al servizio della libera informazione.Ma prima di recarsi a TJ passa dal Comune e prepara i Comunicati per Lo Biundo.Solo per Lo Biundo? No anche per il PD(19.05.2016 dal titolo :Bertolino. Il dilemma dei comunisti e le capriole moraliste a firma Francesca Sicula) , e sempre in data 19.05 anche per i consiglieri comunali della Lista “Libertà e solidarietà”.Per non dire del comunicato a firma Pantaleo del 15.06.201 sulla pubblica illuminazione . 
Alla segretaria del PD di Lo Biundo ,professoressa Sicula, che nell’ormai lontano 8 maggio con sicumera dichiarava alla stampa dell’assoluta estraneità di Lo Biundo nella vicenda Maniaci, la invitiamo se ne ha tempo e voglia ,di procurarsi e studiarsi la citata Ordinanza.Le sarà assai utile per il prosieguo della sua carriera politica. 
Toti Costanzo

martedì 14 giugno 2016

CRACOLICI,LA DIGA JATO E IL SUO TOUR ELETTORALE


foto di Rifondazione Comunista Partinico.
L'iniziativa del PD di Partinico di sabato 11 alla Cantina Borbonica rappresenta l'ennesima tappa illusoria di un tour pre-elettorale di uno dei tanti assessori all'agricoltura della Giunta Crocetta.
Cracolici viene a promettere l'arrivo di decine di milioni di euro e l'impossibile realizzazione di un radicale sistema di distribuzione delle acque dell'invaso Poma, nato per dare l'acqua agli agricoltori del nostro territorio, ma che di fatto è diventato fonte di speculazione e risorsa importante sopratutto per la città di Palermo. Sull'acqua dell'invaso ormai da decenni l'AMAP fa affari d'oro.
D'altronde prima di lui ci provò ,all'inizio del lontano 2011,lo stesso sindaco Lo Biundo, sabato in prima fila, quando in un consiglio comunale aperto venne a riferire l'impegno assunto proprio sulle condotte dal "suo amico" Saverio Romano, all'epoca addirittura ministro dell'agricoltura.
Né sono stati da meno gli assessori Caltabellotta e Reale che, ultimo in ordine di tempo, s'impegnò per gli stessi problemi durante una audizione davanti l'apposita Commissione dell'ARS e alla presenza dei rappresentanti del Comitato sulla diga Jato che si era costituito a Trappeto con la presidenza del sindaco Pino Vitale.
Ovviamente non poteva mancare il ciclico impegno ad eliminare dai Consorzi di bonifica la gestione comissariale con la sostituzione di un orgnismo democratico di gestione dimenticando che la legge istitutiva dei Consorzi è la n. 45 del 1995 (MILLENOVECENTONOVANTACINQUE) e l'on. Cracolici è in Assemblea dalla XIII legislatura, ossia da 15 anni.
Tuttavia l'assessore Cracolici nell'incontro citato ha dimenticato di dirci due cose e sbagliando clamorosamente su una terza:
1) se è disponibile a far prelevare alla industriale Bertolino dall'invaso Poma e ogni giorno 30 litri di acqua/sec.(necessari ad approvvigionare una città come Terrasini) per le necessità della eventuale nuova industria a Bosco Falconeria;
2) quanto acqua preleva giornalmente l'AMAP visto e considerato come ogni giorno il livello delle acqua si abbassa in maniera esponenziale al punto da far temere in pochi anni il prosciugamento dell'invaso;
3) diversamente da quanto da lui dichiarato in un'intervista alla stampa locale e a conclusione della iniziativa, la gestione democratica delle acque attraverso la Cooperativa irrigua è stata la più parsimoniosa e produttiva per la nostra agricoltura che vedeva questo mondo protagonista e non certo emarginato e succube di altri interessi speculativi.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo "Peppino Impastato" di Partinico

venerdì 10 giugno 2016

IL LUPO LO BIUNDO, SUI PARCHEGGI PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

foto di Rifondazione Comunista Partinico.












In data 24/03/2016 il nostro Partito inviava una diffida https://prcpartinico.files.wordpress.com/2016/06/diffida.pdf) al Sindaco di Partinico e, per conoscenza, al Prefetto di Palermo che ha anche competenza sulla viabilità, denunciando una palese e gravissima azione dell’Amministrazione comunale di Partinico che violava in maniera plateale l’art. 7 comma 8 del Codice della strada e la Circolare del Ministero delle Infrastrutture prot. n. 1712 del 30.03.2012 la quale chiariva in maniera definitiva come l’esistenza di un parcheggio a pagamento obbliga l’amministrazione comunale a realizzare nelle immediate vicinanze stalli liberi, anche se sottoposti a regolamentazione della Polizia Municipale.
Per tali ragioni chiedevamo al Sindaco di non imporre alcun pagamento ai cittadini nel parcheggio di via Elisabetta Castronovo, realizzato da privati e ceduto al Comune.
Denunciavamo come parallelamente alle mura di recinzione dell’Ospedale civico, l'ubicazione di cartelli indicanti il divieto di sosta (peraltro sui pali dell'illuminazione pubblica, cosa non consentita dal Codice della Strada) favorisse il privato gestore delle aree di sosta a pagamento poste dinanzi l'ingresso del nosocomio, perché obbligava i cittadini a custodire i mezzi dentro il parcheggio privato (che, rispetto a quello comunale posto a pagamento e privato dunque di qualsivoglia convenienza per il cittadino, offre almeno un minimo di vigilanza e i ticket necessari).
Le proteste del nostro Partito all’atto dell’apertura del parcheggio avevano costretto gli amministratori comunali, seppur in presenza di cartelli segnaletici di violazione della sosta, a “fare finta di niente”, nel senso che i cittadini posteggiavano lungo la via Castronovo ed i Vigili ovviamente per evitare ripercussioni sul parcheggio a pagamento davanti l’Ospedale di Partinico, non emettevano alcuna multa.
Oggi il colpo di scena: piuttosto che mettere a disposizione gratuitamente il suddetto parcheggio comunale vengono eliminati i cartelli di divieto di sosta lungo la via Castronovo e realizzati stalli di sosta.
Ancora una volta, impegnati furbescamente a valicare il confine tra illegalità e legalità, il Sindaco e la sua amministrazione ricorrono a vecchi trucchi e meschini espedienti con l’aggravante che la via Castronovo, essendo a doppio senso di circolazione, nel momento in cui diventa anche parcheggio pubblico gratuito, costituisce un grave pericolo per la sicurezza dei cittadini che vi transitano.
Ovviamente non ci accontenteremo di questa soluzione convinti come siamo che questa operazione e il conseguente “fallimento voluto” della funzionalità del parcheggio comunale (che, da mesi, rimane ovviamente sempre vuoto) siano strumenti per giustificare una futura assegnazione dell'area comunale ad operatori privati.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO “Peppino Impastato” di Partinico
Per approfondimenti:
>>> 24/03/2016 Diffida Comune di Partinico all'utilizzazione a pagamento di tutti gli stalli disponibili all’interno del nuovo parcheggio tra via Benevento e via Castronovo (https://prcpartinico.files.wordpress.com/2016/06/diffida.pdf).
>>> 07/03/2016 Bufera su parcheggio accanto l'ospedale di Partinico: a norma o no? - Videp (http://www.qlnews.it/…/bufera-su-parcheggio-ospedale-di-pa…/).
>>> 07/03/2016 Servizio di Alpa Uno - Video (https://www.youtube.com/watch?v=8fo0eFm-nx0).
>>> 05/03/2016 Partinico. Parcheggio vicino all’Ospedale, pronta diffida per l’amministrazione - Video (http://www.teleoccidente.it/…/partinico-parcheggio-vicino-…/).
>>> 15/11/2014 Partinico, volantinaggio dei giovani del partito di Rifondazione Comunista (http://www.partinicolive.it/…/partinico-volantinaggio-dei-…/).
>>> 15/11/2014 Volantino: IL PARCHEGGIO GRATUITO IN OSPEDALE E’ UN DIRITTO! (https://prcpartinico.wordpress.com/…/il-parcheggio-gratuit…/)
>>> 11/04/2014 Continua la vergogna sul parcheggio accanto l’ospedale di Partinico! (https://cambiamopartinico.wordpress.com/…/continua-la-verg…/).
>>> 13/02/2014 Interrogazione sul parcheggio chiuso sito in via Elisabetta Castronovo, di fronte il presidio ospedaliero (https://dl.dropboxusercontent.com/…/Interrogazione%20parche…).
>>> 15/01/2014 Ospedale Civico di Partinico: aprire il nuovo parcheggio (https://prcpartinico.wordpress.com/…/ospedale-civico-di-pa…/).
>>> 13/01/2014 “Cambiamo Partinico” chiede l’apertura del parcheggio gratuito vicino all’Ospedale Civico (http://www.teleoccidente.it/…/cambiamo-partinico-chiede-la…/)

lunedì 6 giugno 2016

QUANDO, QUERELATI DALLA BERTOLINO, ANCHE INGROIA CI FECE PROCESSARE






Fine gennaio 2013. C’incontrammo nei pressi di piazza Duomo .Non l’avevo mai visto cosi’ adirato nei miei confronti.Eppure era ed è uno dei miei migliori amici.”Questa volta non ci sto’. Non mi puoi costringere ,facendoti forte della nostra antica amicizia,a farmi votare questo magistrato.E poi, come puoi avere il coraggio di sostenerlo proprio tu che nei hai ricevuto un danno.Oppure devo pensare che mi avevi raccontato frottole?”Mi lascio’ in malo modo ed io non tentai,come avevo fatto altre volte,di convincerlo,di dirgli che gli avevo raccontato il vero.Ma non potevo non dargli ragione.Ovviamente,come sempre,sostenni con convincimento la campagna elettorale di Rivoluzione Civile che vedeva il mio Partito organico dentro quella alleanza elettorale.Ancora una volta feci prevalere il senso di appartenenza,la lealtà,la mia formazione politica (prima di ogni cosa quel che ti indica il Partito,anche a costo della vita) e con i compagni e ad altri alleati (tra cui Italia dei Valori)portammo avanti una battaglia elettorale a Partinico che raccolse alla Camera 836 voti (5,6%)a Rivoluzione Civile. Un successo in voti e percentuale.
Maggio 2016:scoppia il “caso Maniaci”,Ingroia viene invitato a “Bersaglio mobile” la trasmissione di Enrico Mentana su La7. Non piu’ il leader di Rivoluzione Civile e neppure il magistrato antimafia dei processi ,delle condanne,della trattativa Stato-Mafia.E’ l’avvocato,insieme a Bartolo Parrino,di Maniaci incappato in una vicenda che ha fatto il giro d’Italia.Ingroia è determinato nel sostenere l’innocenza del suo assistito, si dice sicuro di smantellare le accuse,che si tratta di macchinazione,che Maniaci non è un estortore .Il resto è gossip.Si, certo,il carattere di Maniaci,il suo linguaggio,le sue sparate….Ma quasi alla fine della trasmissione fa un’ammissione imprevedibile.Dice piu’ o meno : da magistrato avevo un’idea e degli avvenimenti e delle persone inquisite ora che sono avvocato guardo le vicende e le persone in modo diverso.Non resto sorpreso e vado giu’ nel tempo.
23 febbraio 2004: in piazza Duomo con i compagni abbiamo approntato un gazebo.Siamo alle solite con la puzza e la Bertolino.Maniaci mi intervista.Dico tante cose ma soprattutto due ovvietà: la mafia che dalle nostre parti spesso s’intreccia con la malapolitica ed con poteri economici, rappresenta un’ostacolo allo sviluppo del nostro territorio.La Bertolino e la distillazione sostenuta dalla Comunità a fior di miliardi ,di fatto,ha affossato lo sviluppo della nostra migliore tradizione vitivinicola. Querela immediata ,la quinta,che si aggiunge ad altre quattro precedenti (tutte e quattro archiviate ).Mi viene notificata in data 13 agosto 2005 rovinandomi,ovviamente,la stagione balneare già iniziata e che amo tanto.Arriva l’avviso di conclusioni delle indagini e il magistrato indicato ci invita a nominare il difensore ,prendere visione delle carte,presentare eventuali memorie,produrre documenti oppure essere sottoposto ad interrogatorio.Chiedo la difesa a Francesco Tafarella, giovane e brillante avvocato della nostra città,noto ambientalista che conosce profondamente la vicenda Bertolino e che si è occupato di difendere altri imputati coinvolti nella “questione”.
2007 -Tribunale di Palermo.In un’auletta dello stesso attendiamo( insieme a me,il prof. Franco Longo,l’ing. Bonomo querelati per dichiarazioni relative alla Bertolino ma aggregati allo stesso processo, e Francesco Alotta in quanto già Direttore della testata di TJ che ne rispondeva per legge )il magistrato che in quella sede deve ascoltare le ragioni degli imputati,dei legali,del PM assegnato e poi decidere l’archiviazione o il rinvio a giudizio.Arriva il Giudice (era una donna) ma non arriva Il PM che ovviamente è in possesso e a conoscenza delle carte ed interviene in questa fase con le sue argomentazioni. Senza la presenza di un PM ,il Giudice non puo’decidere,almeno in quella in quella giornata.Si trattava di rimandare ancora.Il Pubblico Ministero non arriva,aumenta il nervosismo e del Giudice ed anche nostro. E’ un’attimo .Davanti l’ingresso dell’auletta che dà sul corridoio s’intravede passare qualcuno.La Giudice grida:”Dottore Ingroia!”. Ingroia torna indietro,s’affaccia e la collega gli chiede la cortesia di presiedere al posto del PM già indicato.D’aItronde si tratta di poco tempo.Il dott. Ingroia s’accomoda mentre l’avvocato di Francesco Alotta,Salvatore Giordano,aveva già riferito che il suo assistito non puo’ rispondere d’alcunché in quanto all’epoca delle dichiarazioni degli imputati rilasciate alla tivvu' non era piu’,e da tempo,direttore della testata.L’avvocato Tafarella espone brevemente anche per l’imputato Bonomo.Del prof. Longo non ho ricordi.Il Giudice chiede il parere di Ingroia.Esprime il suo assenso per il rinvio a giudizio.Rimaniamo sconcertati.Ma come,proprio il dott. Ingroia che come tutti i palermitani non poteva non conoscere le vicende della distilleria,proprio lui ci rinviava a giudizio? Sconforto profondo del professore Franco Longo.Lo dovetti, perfino,consolare .
Veniamo rinviati a giudizio, cioè subire il PROCESSO (dunque anche per Ingroia,ovviamente,avevamo diffamato la Bertolino) con tutto quel che consegue,soprattutto in ordine al tempo da inseguire ed anche ad altro.Per fortuna,poi, ebbe svolgimento nella sede dell’allora Tribunale di Partinico risparmiandoci,almeno, il tragitto ed il salire e scendere le scale di quello di Palermo.
21 Luglio 2010 -Sede del Tribunale di Partinico.E’ il mio turno.Avevo chiesto all’avvocato Tafarella la possibilità di intervenire sottoponendomi alle domande dell’avvocato della Bertolino,Oddo. Mi dice di si e rispondo sopratutto alle tante per finire con quella piu’ insidiosa che diceva piu’ o meno cosi’ :” Dunque lei sostiene che la signora Bertolino sia mafiosa e quindi come tale è responsabile dell’arretramento dell’economia del territorio?” Ovviamente non sono né sciocco né imbecille.Ribadii che nelle mie dichiarazione a TJ non avevo mai definito la Bertolino una mafiosa (bastava leggere le mie dichiarazioni )ma che a mio parere,che era anche quello del mio Partito,la distillazione obbligatoria concretizza enormi profitti ed è un processo devastante per la vitivinicultura e conseguenzialmente impedisce la valorizzazione dei nostri vini e danneggia i produttori.L’avvocato rivolgendosi al Giudice(anche questa volta una donna)prese atto che si trattava di giudizio politico ,dichiarò di ritenersi soddisfatto del chiarimento nel senso della esclusione della mafiosità della Bertolino e che avrebbe,col permesso del giudice,telefonato alla sua cliente chiedendole,eventualmente,di rimettere la querela. La remissione ha natura giuridica di atto di revoca della querela che,una volta accettato dal querelato( ed io l’accettai ritenendomi AMPIAMENTE SODDISFATTO PER NON AVERE MODIFICATO QUANTO PRECEDENTEMENTE DICHIARATO),determina la cessazione dell’azione penale precedentemente iniziata e l’estinzione del reato.
Ma la remissione presupponeva la presenza e la dichiarazione dell’industriale davanti al Giudice.Si fece accompagnare dal solito autista.Sembrava una belva ferita in gabbia ,sbuffava, era terrea in volto.In una seduta di un precedente processo ad altri (Bonomo, Scasso, Chimenti,Pisciotta) ,interrogata-ero ovviamente presente- ebbe a gridare testualmente” Ma cosa vuole questo Costanzo da me? Ovviamente non aveva potuto ancora digerire quella memorabile estate del 1984(la prima chiusura ) e tutti gli anni a seguire con chiusura e condanna definitiva per danni ambientali.
Obtorto collo fece come le suggeri’ l’avvocato Oddo.Ovviamente le ragioni sono assai comprensibili.Quel processo si sarebbe concluso con una assoluzione certa e,ovviamente,avevo tutto il diritto di rivalermi su di lei .Il processo,per gli altri,si concluse dopo qualche altra seduta e con la piena assoluzione .Non poteva che essere cosi’ perché,era palese a tutti la non esistenza di alcuna seria ragione per una eventuale condanna.E NEPPURE PER ESSERE RINVIATI A GIUDIZIO CON L’ASSENSO DEL DOTT. INGROIA ,OGGI AVVOCATO LIBERO POFESSIONISTA che stà dalla parte opposta della barricata e dichiara che da questa parte si ha una diversa visione dei fatti e delle persone.Giusto, ma poteva pensarci qualche anno prima !

Toti Costanzo