venerdì 22 novembre 2013

IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO .OVVEROSSIA: COME IN QUATTRO E QUATTR'OTTO TI IMPUPO UNA NUOVA ASSESSORA




Vi sentite di ascoltare una storiella pirandelliana frutto di fantasia ma sicuramente vera? Dunque recita uno dei tanti nostri detti carichi di saggezza  e lungimiranza contadina che "u' lupu perdi 'u pilu ma non u' viziu" .Ovviamente nella nostra storiella il pelo altro non é se non una metaforica rappresentazione della dignità. Si', proprio dignità,per quanti ne dispongano e che fa rima con libertà vo cercando che si' cara. Dunque, andiamo al dunque. Si racconta di un personaggio che chiameremo ,per comodità ,il Nostro e il cui nome non pronunceremo mai neppure sotto tortura.Il Nostro nel 2008 dopo avere prima tergiversato e poi saltato da una lista all'altra,approdò  sul carro del vincitore che ,sempre per comodità, chiameremo il Pollo Pinocchio ovverossia PoPi .La definizione di Pollo gli fu attribuita per unanime convincimento ed acclamazione  familiare mentre quella del Pinocchio fu la felice intuizione di un personaggio che per un quinquennio allietò la triste vita della nostra comunità  e che rimase negli annali della storia locale .Una storia felicemente tratteggiata in pose assai diverse da uno dei più illustri ed efficaci vignettisti che la Partinico migliore abbia potuto partorire ed oggi ,inspiegabilmente a riposo nel senso  che guarda con distacco quel che accade dalle nostre parti, quando le vicende locali avrebbero bisogno della sua preziosa,sintetica e caricaturale  chiave di lettura   .Ordunque il Nostro che all'epoca rivestiva un incarico nell'ambito della politica extra comunale ,per i servigi resi a PoPi ebbe quale riconoscimento l'assegnazione di un assessorato.Non potendolo ricoprire per ovvi problemi di incompatibilità fece tra sé e sé questo semplice ragionamento:" Trovo una giovane signora, possibilmente avvocato, possibilmente di buona e conosciuta  famiglia e da PoPi le faccio affidare l'incarico. Ovviamente  si tratta di incarico per modo di  dire perché a dirigere la baracca proponendo sagre di pani cà meusa, purpu maiulinu e di pani cù sardi salati, sarò sempre io". Ma accadde come si suole dire che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi per cui la giovane signora, possibilmente avvocato e di buona e conosciuta famiglia ritenne di operare "a prescindere dalla tutela"  ,al punto che ebbe anche la sfrontatezza di invitare nell'occasione dei lavori di una Commissione consiliare ,perfino gli odiosi ed odiati comunisti. PoPi ,appena ne ebbe notizia, fu assalito da un conato d'ira al punto di decidere di darsi alla macchia e  girovagare tra le contrade di Baddacera e dà Cammuca gridando come un viteddu orfanu .Ma per fortuna non fu lasciato solo perché ebbe l'amorevole assistenza di 'Ntrea ,Tandem, Jhonny 1 e Jhonny 2 ,mentre il Nostro per non farsi riconoscere da PoPi che lo inseguiva gridando vendetta  ,si mimetizzò al punto da togliersi perfino quel baffo che lo faceva tanto Adolfo o .se vogliamo. il più a noi vicino Giorgio Almi che lo aveva opportunisticamente ammaliato. Ovviamente ,dopo il perdono, si pose il problema della sostituzione.Il Nostro aguzzò l'ingegno e avendo in famiglia un germano assai noto sia nella prima che nella seconda repubblica ,persona capace ed attiva e che sapeva far di conti, lo convinse ad accettare l'incarico . Il germano, in verità, non era molto convinto . Conosceva bene  PoPi per averlo visto all'opera  mentre tra una tragedia e l'altra,ordiva le sue vendette coltivando ed accrescendo i suoi traffici energetici e policentrici senza disdegnare percacci sotto forma di inviti sbronzanti e di allegre compagnie .Ma il germano si rivelò per quello che era: autonomo, decisionista,efficace, riluttante ai condizionamenti. In una parola un leader .E PoPi ,abituato ai signorsi' dei tanti lecchini che lo circondavano( e oggi ancor di più lo circondano) ,ritenne che a quella NON  collaborazione bisognava porre fine . E cosi' fu nel senso che licenziò il germano . Il Nostro umiliato deriso e sopratutto ridicolizzato, gridò vendetta. Incontrò, chiese aiuto e sostegno, propose strategie,tentò alleanze  per il futuro che avrebbe dovuto far cadere il tiranno e lui, vincitore, sostituirlo . E il momento arrivò. Preparò ben 5 legioni che ,però, si dimostrarono ben presto una specie di super armata brancaleone e con queste si lanciò nella battaglia .Ma gli fini' come al console Varo quando affrontò i barbari e fu annientato .A questo punto voi vi chiederete: " E che fece,allora, il Nostro? Si ritirò nei suoi appartamenti?Si fece ospitare dai monaci del santuario di Romitello? Si cosparse il capo di cenere chiedendo perdono per tutte le sue nnumerevole minchiate ?" Si, si cosparse il capo di cenere ma per andare a  Canossa ,cioé da PoPi, chiedendo perdono e mettendosi ancora una volta a disposizione . E il Riesumato rivinse e non solo lo perdonò ma  come per la prima volta gli concesse l'agognato assessorato di cui il Nostro aveva bisogno come l'aria che respira, come l'acqua per dissetarsi, il calore per sentirsi vivo , ancora potente, ancora baldanzoso non convincendosi che c'é un tempo per tutte le cose per cui ,ormai ,non é più tempo .Ma anche questa volta dovette delegare e delegò.E come l'assassino che ritorna sul luogo del delitto anche questa volta trovò una giovane , gradevole ,presentabile signora .Discreta, seriamente impegnata ,convinta di potere essere utile alla sua e nostra comunità.Ma il Nostro scalpitava, mordeva il freno ,non poteva più aspettare .Avrebbe dovuto trovare subito una sostituzione ,un prestanome.E più che UN  prestanome,oggi, ne trovò UNA non solo per il nome ma anche per il cognome. Trattasi di inerme ed incolpevole giovinetta sottratta agli studi e ai giochi tipici dell'età, immessa in un gioco più grande di lei.E che dio gliela mandi buona. Il Nostro ,che in una eventuale catalogazione  potrebbe essere presentato "come soggetto sofferente e in grave ed acuta crisi di astinenza di Potere " é in attesa di tornare all'opera avendo agognato il momento in cui ridarà vita alle sagre di pani e panelli, muffuletta, cassateddi ed ora che siamo vicini alle feste natalizie anche quella ri cucciddata.  La storia non finisce qui' ma noi assumiamo solenne impegno di raccontarvi anche la seconda ,e perché no, terza puntata .Comu all'opra ri pupi
Toti Costanzo   

Nessun commento: