venerdì 31 agosto 2012

E VOI PENSATE CHE LE PORCHERIE DELLA CRICCHETTA LOCALE SI SIANO ESAURITE?




Qualche amico consigliere comunale sostiene che si tratta delle ultime porcherie amministrative  del Sindaco Lo Biundo e della sua amministrazione . Ci riferiamo alla recente approvazione ,da parte del Consiglio comunale,dell’atto di indirizzo che vuole il trasferimento del nostro Comune dall’ATO PA1 a quello della Terra dei Fenici che include anche il Comune di Alcamo e di cui parleremo . Noi siamo  parzialmente d’accordo con questa interpretazione ritenendo ,però, che ancora ne vedremo di porcherie , e non solo amministrative, di cui è capace il gruppo ristretto che fa riferimento al sindaco Lo Biundo . E non ci riferiamo ,tanto per citare,  soltanto al  tentativo maldestro di affidare non agli operatori economici che sono presenti già nell’area dell’ex arena lo Baido ,come è giusto che sia ,ma a soggetti estranei a  ma a lui contigui che pretendono ,oltre che gestire la maggior parte dell’area, anche  tutti gli annessi e connessi. E neppure che é stato il servizio di parcheggio a pagamento SENZA AVERE ,cosi’ come VUOLE  il Codice della strada e contestualmente  ,tracciato NELLE ZONE CONTIGUE  A QUELLE AZZURRE UNA SOLA PIAZZUOLA A STRISCE BIANCHE ,OVVIAMENTE PER LA SOSTA GRATUITA .Ma di parcheggi , anche di quelli in allestimento ne parleremo presto. E neppure ci riferiamo al  ridicolo di cui si copre lo stesso sindaco quando rilascia pompose dichiarazioni come quella recente sullo stadio comunale che ,come abbiamo specificato in un comunicato stampa di oggi , aveva bisogno per avere ancora un minimo ruolo e funzionalità del  buon senso di Sergio Bonni’ ,di una semplice pala meccanica ,della  sabbia recuperata ai lati dell’impianto , ridistribuita sul fondo campo ,risistemata e ,olé, il gioco è fatto Certo appena ci saranno le prime piogge torrenziali avendo  prima Giordano ed ora Lo Biundo  ( vi ricordate tra gli altri sconsiderati usi anche la manifestazione equestre organizzata dell’ex assessore  Caterina Panzavecchia ? Alla quale ,approfittiamo, per porgere gli auguri dei comunisti perché possa avere la gioia di una felice  maternità )  scassato  ripetutamente il sistema del drenaggio per cui quel fondo diventerà un vero pantano .Nel 1999 con l'ultima Giunta Cannizzo  avevamo realizzato ,insieme ad altre necessarie ed importanti opere, sopratutto il manto erboso ,  . Ma meglio oggi questo,  che il niente di ieri .Saremmo curiosi,però,  di conoscere che fine hanno fatto i finanziamenti promessi in pompa magna per lo stadio da un ex assessore allo sport della Provincia e propagandati da costui e da Lo Biundo ma mai arrivati . Né si ha notizia di  quelli  ricercati e, purtroppo mai trovati  seppur  con tanta buona volontà,dall’ex assessore D’Orio che é rimasto talmento grato a Lo Biundo al punto di collaborarlo ,a quanto pare, con la qualifica di consulente a costo zero..Del ruolo dei tre consiglieri provinciali di Partinico  che hanno acquisito la qualifica di "Presenzialista" nonché di dispensatori di medaglie e pergamene  in quanto non contano nulla, è preferibile distendere il pietoso velo . Né ci riferiamo a quanto visto oggi in quel dei “Parrini” e di cui eviteremmo di parlarne per pudicizia ma siamo obbligati dal nostro ruolo :l’assessore Jhonny con tuta da lavoro, pala e picu si é ridotto a ripulire le cunette nella occasione dei tre giorni di festeggiamenti nella borgata con lo scopo, anche se pietosamente e umanamente comprensibile , di raccattare qualche voto per le prossime elezioni seppur da dividere con Vincenzo .No,non Vincenzino ex PSI,AD,AN,MPA ora UDDICCI  che dalla borgata ormai é stato definitivamente  estromesso perché sostituito da altro sponsor con lo stesso nome ma più visibilmente appesantito.Jhonny, però, lo abbiamo  visto lavorare solo e senza alcun compagno come il mai dimenticato Totò Gallico  .Certo, siamo rimasti sorpresi dell’assenza ingiustificata dei consiglieri comunali ‘Ntrea e Tandem,note trombe d'accompagnamento,  che reputano l’Assessore tuttofare “cosa loro” nel senso di non sentirsi  parte di un collettivo ( la Giunta comunale) ma gestori in conto proprio di un pezzo di potere locale . Per cui non ci siamo scandalizzati quando ‘Ntrea ,quale portavoce del gruppo, recentemente dichiarava che “ se entro la fine di ottobre con l’assessore Pantaleo non raggiungiamo (sic!) alcuni obiettivi che ci siamo proposti , il “nostro” assessore si dimetterà.” Quanta tenerezza proviamo per questo spropositato  affetto che viene riposto su di un persona. Affetto che solo Argo manifestò nei confronti del suo padrone Ulisse. Certo, Argo era un cane e ‘Ntrea e Tandem  persone in carne ed ossa simpatiche, affettuose  e capaci di esprimere i sentimenti più profondi dell’animo umano nei confronti di un prossimo che si reputa talmente prossimo da , addirittura, ‘ncurpurarlu . A proposito: Jhonny ha da tempo un collegamento, ovviamente  interessato, con  tal Campagna deputato regionale del PDL passato di recente  all’UDC .Dunque  Jhonny va all’UDC con Campagna e porta in dote anche ‘Ntrea e Tandem? E l’avvocato Scianna che fa, si compiace della presenza di tal quantità e qualità di saltatori che transitano nel suo Partito ed emetterà ,dopo il secondo per Nuccio, un terzo comunicato di compiaciuta soddisfazione  ?
Dunque all’inizio si diceva dell’atto di indirizzo votato da un piccolo manipolo di consiglieri di maggioranza per il trasferimento di Partinico all’ATO rifiuti “Terra dei Fenici” .Ci limitiamo soltanto a dire  ,come diceva la buonanima di don Michelino Romano “che ogni vergogna li onora”. Non certo per la richiesta di transito ma perché è stato sconcertante vedere il Presidente del consiglio comunale con il supporto mercenario di una specie di Segretario generale i quali avrebbero il compito di garantire la legalità delle seduta e la legittimità degli atti , COMMETTERE, invece,  DUE GRAVI ILLEGALITA' . La prima  :non mettere ai voti la richiesta di constatazione del numero legale proposto dal  consigliere Lo Iacono  del PD e la seconda , cosa altrettanto grave, sospendere la seduta per 15 minuti SENZA SOTTOPORRE , OBBLIGATORIAMENTE,  LA PROPOSTA AL VOTO dei consiglieri presenti . In questo modo pochi consiglieri della maggioranza votavano un IMPORTANTISSIMO atto che,però, scopriva le carte nascoste di Lo Biundo il quale ,da tempo, aveva traccheggiato con Alcamo per entrare in quell’ATO .E bisognava farlo subito tant'é che approvato l'atto di indirizzo il giorno dopo le carte ,già pronte da prima, partivano per l'assessorato regionale E quali le ragioni di questo rapido tentativo di transito? Lo dichiarava lo stesso Lo Biundo che in sintesi diceva:”Perché fare parte di un grande ATO come quello che prevede la legge per la Provincia di Palermo con qualche milione di utenti  e dove ovviamente io  non conterei alcunché mentre mi piazzo in quello della Terra dei Fenici di appena  200 mila persone  e li’ come feci con l’acqua regalata all’APS ,la nomina del liqudatore (sic!) Geraci all'ATO rifiuti ,potere contare per  eventuali assunzioni,consulenze, appalti , forniture, noli a caldo e a freddo ? “ Dunque, ve lo dicevamo. Ancora le porcherie non si sono esauriteE il consigliere Lo Iacono piuttosto che limitarsi ed inveire contro Albiolo che comprensibilmente svolge il suo ruolo di supporto a Lo Biundo ,perché non invia il verbale della seduta agli Enti locali con la richiesta di  fare annullare l'approvazione dell'atto di indirizzo  ? Tu dici che non accadrà ? A meno che  "la mente"...... 
Toti Costanzo

martedì 28 agosto 2012

STATALE 186: SINTEMU ARRE' PUZZA D'ACCARPU



La chiusura della S.S 186 negli anni ’80 ,e che si protrasse anche fino alla metà degli  anni ’90, fu un classico esempio DI SPECULAZIONE AFFARISTICA che partendo da situazioni oggettive di insicurezza della strada, macinarono miliardi delle vecchie lire a tinchitè. Gli effetti sui viaggiatori costretti a recarsi quotidianamente a  Palemo, durante quella lunga chiusura, furono devastanti. Neppure io mi potei sottrarre. Ero stato incaricato come docente sia al Liceo classico “G. Garibaldi” di Partinico che a quello di Monreale e ,dunque, almeno tre volte la settimana  fui costretto , e per diversi anni, ad arrivare al cimitero di Montelepre , deviare per Sagana e poi una volta riconfluito sulla S.S 186 ,continuare fino a Monreale. Un vero e proprio pesante calvario. La strada, comunque ,all’inizio degli anni ’90  era stata sostanzialmente messa in sicurezza  e sembrava pronta per la riapertura. Si pensava finisse,cosi', una delle tante storie di malapolitica e malaffare in cui la mafia certamente aveva avuto il suo ruolo. Non c’era, soprattutto a quell’epoca, lavoro pubblico che non finisse nelle mani delle cosche. Imperava il “tavolino” gestito dal cosiddetto ministro dei lavori pubblici della mafia, Angelo Siino oggi pentito, che divideva la torta alle imprese collegate le quali versavano,ovviamente ,le tangenti . Un sistema che con l’attuale crisi  si è in parte  attenuato per la difficoltà a reperire risorse economiche pubbliche ma che “come sistema” ancora regge ,seppur in tono minore. Dunque la S.S.186 agli inizi degli anni ’90 era pronta per la riapertura . Ma i funzionari dei vari Enti interessati frappongono ulteriori ostacoli  .Si disse ,all’epoca, anche di un interesse particolare di un senatore che si era attivato alla ricerca di altri 50 miliardi perché l’opera fosse dichiarata definitiva. Le risorse sembravano, però, non immediatamente disponibili. Passava il tempo e la strada restava chiusa fino a quando nel 1995 si verifica un fatto politico eclatante ,inusuale e straordinario perché  mai accaduto prima e cioé durante le gestioni democristiane della provincia.L’Assessore provinciale ai lavori pubblici ,Salvatore Alamia della Giunta Puccio eletta dopo l'arresto di Musotto che nel 1994 aveva vinto le elezioni (Assessore alla P.I. il compagno Antonio Marotta) rompe gli indugi e ritenendo inconcepibile che quella arteria dovesse ancora restare chiusa pur essendo dotata delle strutture protettive necessarie alla sua riapertura ,trova la collaborazione del Prefetto dell'epoca che sbaracca alcuni funzionari di quegli Enti cui si faceva riferimento i quali convinti d’avere protezioni politiche forti avevano continuato a tergiversare. Vengono , dunque, sbaraccati e sostituiti e con altri piccoli lavori complementari LA STRADA VIENE RIAPERTA tra i flash dei fotografi e le dichiarazioni spumeggianti alle emittenti televisive, di Puccio ed Alamia . Fu una delle pochissime cose positive ,insieme alla riapertura della Palermo-Sciacca, di cui si poté vantare quella Giunta provinciale la quale si distinse, in contemporanea, per l’affossamento gravissimo ed ingiustificato non solo della costruzione della Partinico-Corleone (in 15 minuti si sarebbe messo in comunicazione l'entroterra  con la costa) ma soprattutto di quello del Consorzio per il disinquinamento dell’area del Partinicese .Un Consorzio tra 11 Comuni che, per la prima volta nella storia del nostro territorio si era assunto l’incarico, riuscendoci, di tentare di costruire una politica a difesa dell’ambiente e sopratutto del mare  . Uno strumento politico-amministrativo,il Consorzio, che nasceva dopo le memorabili lotte dell’estate del 1984 che ostrinsero la distilleria alla chiusur a per l’azione di pochissimi comunisti e due/tre democristiani tra cui Nino Amato.Dunque Alamia fa riaprire la S.S186 , i 50 miliardi ricercati come soliamo dire dalle nostre parti s’affumari perché si rivelarono non necessari e da allora ad oggi è rimasta aperta ,funzionante ed efficace come via importante di comunicazione con la città di Palermo .Ora ci risiamo? Si vorrebbe cogliere questa opportunità data dall’incendio provocato da questo caldissimo mese di agosto per tentare di riproporre vecchi schemi già efficacemente sperimentati ? E cioé : :pericolo, interventi, miliardi, affari ed ovviamente mafia?Non sappiamo .Sappiamo ,però ,per certo come dopo che l’incendio fu domato succede che l’ANAS che ha la competenza sulle statali ordina in data 7 agosto la chiusura della via con questa  motivazione: “che nei giorni scorsi il versante a monte della S.S 186 di Monreale tra i km.18+000 e km.26+000 è stato oggetto di un vasto incendio  che ha reso instabile la parete rocciosa presente” per cui  veniva interdetto “ il transito lungo la S.S 186 dal km. 19+100 e al km.22+500” Ovviamente la chiusura anche di questo  breve tratto impedisce di proseguire per Palermo costringendo gli interessati a trovare altre farraginose vie d’acceso alla città E TUTTO QUESTO- almeno per quel che é dato sapere-  SENZA CHE LA DECISIONE VENISSE ACCOMPAGNATA DA UNA PERIZIA TECNICO-GEOLOGICA CHE NE TESTIMONIASSE LA INDISCUTIBILE VERIDICITA’ .Infatti il sindaco di Borgetto,per quel che ci risulta, non ne mai avuto copia   
Tralasciamo di citare una nota  del 21 agosto a firma del Dirigente provinciale  del Dipartimento regionale azienda regionale foreste demaniali altro capolavoro di arrampicamento sugli specchi per supportare la decisione dell’ANAS.
Ora è capitato di ascoltare, ieri ,la conferenza stampa dell’onorevole Tonino Russo del PD che fu mio alunno al ginnasio di Monreale proprio in quegli anni cui facevo quell'ampio giro per arrivare in quel Liceo il quale, giustamente in qualità di deputato monrealese ,s’interessa della vicenda e pare che abbia già attivato la Protezione civile regionale quantificando in 2/300 mila euro gli eventuali interventi .per eliminare l'ipotetico  pericolo. Somme non stratosferiche .Tuttavia abbiamo il dovere di informare  l'onorevole Russo che quanti conoscono bene quel  territorio e il sistema di protezione realizzato sostengono come questo risulti abbastanza sicuro e avrebbe retto anche ai recenti incendi per cui questo paventato pericolo non ci sarebbe.Ad ogni buon conto noi riteniamo che al tavolo tecnico i sindaci del nostro territorio -e in primis quello di Borgetto, il più attivo , sensibile ed attento ai probemi della statale - s’impegnino a nominare con urgenza un perito di parte per constatare lo stato della parete cui fa riferimento l’ANAS. In tale modo abbiamo, questa volta, la possibilità di verificare DIRETTAMENTE E A PRIORI  gli interventi REALI  che dovranno essere eventualmente  realizzati ed i costi necessari. Perché se cosi’ non sarà, se lasciamo fare all’ANAS o a pezzi della sgangherata ,fallimentare Regione dove convivono fameliche schiere di funzionari alla ricerca di schecchi morti pi' livarici ‘u crapistu  ci potrebbe essere il rischio che si riproponga il già visto negli anni ’80 e’90. E allora abbiamo diritto di preocciparci picchi’ nuavutri comunisti, carissimo addetto stampa del Sindaco di Partinico ,dove ci sono  lavori da fare e dunque cemento ed affari (leggasi anche  Poli e Berto)  sintemu  arré puzza d’accarpu . Come fu in quei citati anni .
Toti Costanzo

sabato 25 agosto 2012

AVVISO AL SINDACO E AL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE: SE ENTRO QUESTA SETTIMANA NON LI FARETE RIMUOVERE PROVVEDEREMO A DENUNCIARVI AI CARABINIERI PER OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO .


Certo che ce ne vuole di faccia tosta. Si presenta  davanti lo sbarramento organizzato con un vecchio rituale e con scopi che sicuramente approfondiremo nei giorni seguenti da un Ente, l’ANAS, che   appena i soliti , ciclici incendi puntuali in tutte le estati, si propagano per le montagne di Sagana la prima cosa che fa è chiudere  la strada che collega parte del nostro territorio con la città di Palermo e cu voli a ddiu su prea . La chiusura crea ,ovviamente, una forte preoccupazione. Il Sindaco di Borgetto, IL SOLO CHE HA MANIFESTATO FIN DA SUBITO  una forte iniziativa preoccupato per gli effetti devastanti che la chiusura apporta sopratutto  all’economia di quella città, si attiva immediamente. Quello di Partinico ha altro cui pensare .Il suo interesse è organizzare feste e festicciuole e dichiarare in tivvù le solite sciocchezze di cui parleremo . Ma soprattutto il suo interesse è quello di allargare il cerchio delle clientele per le prossime competizioni elettorali. A proposito: visto che il suo è un governo “civico” e lui ha ritenuto ricorrendo alla classica sceneggiata napoletana di liberarsi dall’appartenza( e il padrino Antonello Antinoro? E l’amico Saverio Romano? ) ad un Partito, cosa farà per le regionali? Secondo logica e serietà non dovrebbe sostenere alcun candidato. Sarà cosi’? Lo vedremo assai preso con chi si schiererà Intanto non disdegneremmo una nota dell’addetto stampa sulla questione. Dunque, dicevamo di “faccia tosta”. Si presenta davanti lo sbarramento della SS186 e si fa intervistare. Dice, in una prima intervista, che si occuperà della faccenda, che è sul piede di guerra per il danno che la chiusura provoca ai commercianti  mentre qualche giorno dopo aggiunge che  la chiusura costituisce  soprattutto  una vergogna perché “mio figlio che va all’Università ogni giorno ha bisogno di quella via ,che si tratta di un pobblema reale... ”. Aggiunge, però , che la Provincia non ha alcuna competenza su quell’asse viario ma porta con se sul posto due zuini del fantasma dell’opera, Giovanni Avanti ,che della Provincia è Presidente. Due zuini che non sono neppure Assessori( ammesso e concesso che anche costoro contino qualcosa)  ma semplici componenti di due Commissioni consiliari . Cioè nuddu ammicscati cu’ nnenti!. Sia il Sindaco Davi’ che alcuni consiglieri comunali di Borgetto presenti sul posto non lo  spernacchiano, forse, per pudore. Qualcuno avrebbe dovuto dirgli : ma perché ti occupi di una via che non è di pertinenza della Provincia mentre quando si tratta di problemi pertinenti non sei capace di alcunché ? E gli dovrebbero ricordare l’elisoccorso ancora chiuso, la chiesetta dei Parrini non agibile,i soldi della Provincia sminnittiati per Sagre del Polipo a Terrasini , pubblicazione di libri di suoi sostenitori, corsi di formazione fasulli ad associazione di stretta osservanza clientelare, screening sui problemi di cuore con l’aggiunta –a quanto pare- di “santini” propagandistici .Senza dimenticare il Parco sullo Jato e  la costituzione della riserva orientata sullo stesso fiume di cui non parla più da anni  E costui ha anche l’impudicizia di presentarsi , chiedere voti con lo scopo di occupare un posto all’Ars. Ma ve lo immaginate il dottore Enzo Briganò , sciacquino di Giordano  e Lo Biundo che diventa ONOREVOLE  alla stregua di La Loggia (padre) ,Alessi (padre) ,Mommo Li Causi ,Pancrazio De Pasquale, Pier Santi  Mattrella ? Certo oggi ci sono anche i Cracolici, i Vetrano, i Cateno De Luca , i Savona......Tutto questo   mentre i tabelloni abusivi che propagandano la sua candidatura sono collocati ancora li’in via Magistrato Giannola, Corso dei Mille,Via Principe  Umberto . AVVISO AL SINDACO E AL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE: SE ENTRO QUESTA SETTIMANA NON LI FARETE RIMUOVERE PROVVEDEREMO A DENUNCIARVI AI CARABINIERI DI PARTINICO PER OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO .  Non l’abbiamo mai fatto ma incominceremo ora.
Ma andiamo a Lo Biundo e alle sue sconsiderate dichiarazioni .Raccogliamo l’ultima perla rilasciata ieri a Tele Jato : se la Bertolino – risostiene inperterritoe il nostro giovane Sindaco-   dovrà  pagare al Comune di Partinico 2 milioni di euro per disastro  ambientale ciò accade solo perché la sua amministrazione si è attivata per “raggiungere questo importante obiettivo “. Si i perché dovete sapere che se la gallina del Comune  fa pipi’ per Lo Biundo  è sempre la sua Giunta che la provoca con la sua indefessa azione perché trattasi di  un “importante obiettivo raggiunto da questa Amministrazione”! . Onestamente devo ammettere che di fronte ad una simile sfrontatezza non ci sono parole. Ora ,tralasciamo il ruolo dello scrivente la cui firma è apposta su di un atto deliberativo della ultima Giunta Cannizzo che affidava all’avvocato Armando Sorrentino  il compito di ottenere il risarcimento dovuto alla nostra collettività per i danni ambientali ricevuti . Ma dico:  come si fa a non citare la battaglia,in quella estate del 1992 ,di Gino Scasso, Carlo Bongiorno, Nino Amato e altri, tanti, ambientalisti della nostra città che si spesero perché si arrivasse al sequestro degli impianti, alla chiusura per tre anni e alla sentenza definitiva della Cassazione che si pronunciò nel 1999 a favore del Comune di Partinico?  
C’è qualcuno in Giunta ( mi rivolgo, in particolare,  al professore Sergio Bonni,stimabilissima persona oltre che  vice Sindaco) che lo convinca a non parlare più in televisione ed affidare alla bravura della penna del suo addetto, per eventuali ma sempre fantasiose  e più utili dichiarazioni ?
Toti Costanzo 

mercoledì 22 agosto 2012

CHE VERGOGNA, CROCETTA!




Difficilmente uno come me davanti ad avvenimenti cosiddetti “politici” riesce a provare ancora sconcerto. Soprattutto quando questo è prodotto all’interno di una cultura ,quella della “sinistra” che almeno sul piano della moralità  e dello stile ,si presume ,dovrebbe differenziarsi da altre . E invece accade che tu rimane sconcertato quando hai davanti a te uno scenario che ha quale protagonista uno dei  più attivi saltabanchi  politici della nostra Sicilia  . Neppure il nostro Enzò Briganò ,che di salti ne ha fatto tanti, è riuscito ,almeno fino ad oggi ,ad eguagliarlo . Si tratta di Rosario Crocetta ,perito chimico di Gela nato nel 1961 e primo sindaco in Italia che ha dichiarato la sua omosessualità . Crocetta nasce politicamente nel PCI ( il fratello Salvatore  fu senatore di quel glorioso  Partito ) per poi passare a Rifondazione . Con questo Partito si fa eleggere, nel 1996 , Assessore della sua città . Ma il  soggiorno  nel PRC è breve . Nel 1998 riesce a farsi rileggere consigliere comunale nella Federazione dei Verdi  ma per transitare ,quasi subito,nei Comunisti Italiani (a quell’epoca  il Partito di Cossutta). Vi resta fino al 2001 e si candida ,quale Sindaco della città ,con una alleanza di centro sinistra . Non viene eletto. Lui non si perde d’animo e fa ricorso al TAR che gli dà ragione avendo recuperato  i 197 voti che lo distanziavano dal candidato di centro destra . Diventa, cosi’,  Sindaco di Gela . Sindaco, cioè, di una grande città industriale del Sud ,complessa, carica di problemi, con una mafia assai feroce ed attiva e con un ambiente distrutto dal petrolchmico Si ricandida nel 2007 e stravince le elezioni all’insegna della lotta alla mafia senza quartiere .Gela è una città che ha necessità d’avere un Sindaco a tempo pieno , dedito solo ed esclusivamente alla soluzione dei problemi di quella comunità  Ma Crocetta è troppo innamorato di se stesso , è troppo presuntuoso e saltabanchi per accontentarsi di quel ruolo che gli è divenuto assai stretto . Lui vuole sempre di più, vuole che il suo IO venga esaltato , osannato, gratificato, riverito. E ad appena un anno dalla sua elezione  ,nel 2008, lo troviamo nel ”listino” della Finocchiaro come eventuale Assessore regionale del centro sinistra.Se fosse stata eletta la Finocchiaro , Crocetta come fece Veltroni a Roma lasciando dopo appena un anno E IN MANIERA MISERABILE la città nelle mani di Alemanno ,avrebbe abbandonato l’incarico di Sindaco tradendo i suoi concittadini che lo avevano gratificato col 68% dei suffragi . Ma come è noto la Finocchiaro viene sconfitta dall’onorevole Lombardo ed allora a Crocetta , nel 2009, gli si offre un'altra buona opportunità :approfitta delle elezione per il Parlamento europeo ,transita nel PD ,abbandonando la città e tradendo, cosi', vergognosamente i suoi concittadini  . Si candida e anche questa volta risulta eletto avendo fatto passare l’idea che lui sarebbe un feroce ostacolatore del ruolo della mafia. MA LA MAFIA SI SCONFIGGE MANTENENDO SALDAMENTE NELLE MANI IL PRIMO PRESIDIO DEMOCRATICO CHE E’ IL GOVERNO DELLA CITTA’ E NON CERTO FUGGENDO VERGOGNOSAMENTE A BRUXELLES. Ma la smania di protagonismo del personaggio davvero non ha alcun limite. Comprende come il PD sia un contenitore  vuoto ,senz’anima e soprattutto senza seri ed autorevoli organismi di Partito.Lupo,una specie di segretario-pigliaboffe,non conta nulla. Contano i boss cioè i Cracolici , i Lumia, i Crisafulli, gli Enzo Bianco,i Papania , i Genovese . E lui il sodalizio con  Cracolumia l’aveva sperimentata a Palermo.E’ convinto che Lombardo andrà col PD e allora si autocandida a Presidente della Regione . Si esalta con internet, s’inventa schiere di suoi sostenitori che chiedono ,a gran voce ,la sua candidatura, fa affiggere manifesti 6x3 a Palermo dove la pubblicità costa un occhio della testa, piagnucola su La Repubblica di ieri che “è costretto da dieci anni a vivere blindato e con le telecamere in casa collegate con la Questura  e che se viene eletto ,come un buon cristiano,fa un fioretto: niente più sesso( sic!) . Una cosa davvero sconcertante, fuori dalle righe, carica di cattivo gusto . E perché non ci siano equivoci  è disposto, pur di vincere ,ad allearsi con tutti SENZA ESCLUDERE NESSUNO. Per cui accordi con il Partito di Casini, anche con FLI, si fa fotografare sorridente insieme a quel galantuomo del deputato regionale  Cateno De Luca fresco fresco  di patrie galere ,si fa sostenere dai Ciancio che possiedono ,tra le altre cose, il quotidiano La Sicilia, si presenta in conferenza stampa per esplicitare la sua candidatura insieme a Lupo e dietro di lui il faccione sorridente di Pino Apprendi ( si, Pino il compagno “di base” che viene dal mondo del lavoro duro dei Vigili del Fuoco) deputato uscente. Stringe la mano con calore ad una specie di segretario provinciale del PD, .tal Enzo Di Girolamo ,anch'egli residuato del vecchio e glorioso  PCI e che fu per diverse consiliature sindaco di Altofonte ma che,oggi,  non conta il resto di niente . Né poteva mancare alla cerimonia di presentazione Lillo. Lillo Speziale Presidente della Commisione regionale antimafia che conta come il due di coppe nel gioco della briscola . Insomma una bella ammucchiata di saltatori e ricercatori di posti al sole da perpetuare picchi’ fina a cchi dura è furtuna.E per alcuni di questi,durerà 
MI CHIEDO CON L'ANIMO PIENO DI RABBIA : MA CI PUO’ ESSERE UNO STRACCIO DI ELETTORE DI SINISTRA CON UN BARLUME DI DIGNITA’ CONVINTO CHE SI DEBBA VOTARE  UN PERSONAGGIO COSI’ POLITICAMENTE SQUALLIDO?
Toti Costanzo

sabato 18 agosto 2012

PUBBLICITA' TRUFFALDINA : NUATRI CCI' ACCUMINCIAMU CU' ENZO BRIGANO'




In data odierna abbiamo fatto pervenire ai Sindaci di Partinico e Terrasini e ai Comandi della Polizia Municipale  dei due Comuni ,un  Comunicato stampa che pubblichiamo in coda. 
Come si evince dalla nostra foto si tratta di far rimuovere con immediatezza dei pannelli collocati su dei balconi in via Magistrato Giannola e Corso dei Mille a Partinico e in via Partinico a Terrasini . I pannelli  che pubblicizzano DI GIA' la canddatura alla Regione siciliana del consigliere provinciale Enzo Brigano' .Sia chiaro, in questa richiesta non c'é nulla di personale se non quella di PRETENDERE IL RISPETTO DELLE LEGGI  PER ORA E PER DOPO (Regionali di ottobre, nazionali e comunali della prossima primavera)  . Enzo Briganò conosce perfettamente la considerazione umana che di lui abbiamo essendo persona assai simpatica  anche se le sue notevole capacità "saltatorie" non abbiamo mai condiviso ritenendo la COERENZA IN POLITICA   un importante valore che ,se viene meno, intacca se non il voto dei cittadini  sicuramente la serietà politica della persona .Certo nella vita si può anche cambiare. Ma Enzo incominciò a saltare fin da subito,cioé dalle elezioni comunali del 1994,   piroettando da sinistra in quanto socialista eletto in  Alleanza Democratica, alla destra di AN, per atterrare prima nel centro di don Raffaele scoprendosi sicilianista  ed ora nell'UDC con la vocazione a fare il  neo-democristiano . E l'UDC é Partito che conobbe i fasti dell'era splendida di don Totò che oggi si trova ricoverato, forzatamente,  in quel di Roma. . Enzo non si fece scrupolo nel tenere il moccolo ,per quattro anni neppure a don Peppino Giordano in qualità ,addirittura ,di suo vice pur ricevendo dallo stesso in quell'arco temporale,  una serie di "schiaffoni politici"  (gli tolse la delega ai Servizi sociali che Giugio diede a Vito Di Marco che, cosi', insieme ai suoi veniva inglobato  in Giunta ) che avrebbero demolito un toro. Ma Enzo ,seppur in ritardo,usci' da quella amministrazione comunale e ,siccome avi 'a scorcia rura comu chidda  ra buffa , continuò a saltellare imperterrito  per riapprodare ,subito dopo, nel  Consiglio provinciale accompagnato da una messe di voti che ne fecero il primo eletto della lista di AN del nostro collegio. Nel Consiglio provinciale ,a trasi e nesci ,galleggia ormai da almeno un ventennio e dove si é distinto sempre , a detta dei suoi colleghi, soltanto per la sua presenza che non é mancata mai .Anche cosi' fu durante il quadriennale con  Giugio. Come si suole dire in una parola , Enzo dentro le Istituzioni  vi ha messo sempre  "panza  presenza" non facendo mancare mai il suo interessamento AL NULLA  risultando prodigo di promesse. Vi ricordate l'elisoccorso? E la chiesetta dei Parrini? Per non parlare del suo impegno (sic!) per quel che riguarda i problemi dell'ambiente (rifiuti ed acqua)  , le questioni dell'irrigazione  nel comprensorio dello Jato ( i problemi della Cooperativa Consorzio irriguo e Consorzio di bonifica Palermo 2) tralasciando la viabilità provinciale ,le frane e le scuole .Tanto per citare :la risistemazione dei locali che ospitano la scuola alberghiera ,la cosidetta "Colonia" di Balestrate che va in malora ogni anno di più . Tutte opere in attesa di giudizio e di suoi interventi  anche se il consenso che riceveva era indirettamente proporzionale al suo inesistente impegno. Un fenomeno politico, quello di Brigano' ( ma é stato cosi' anche per Vituzzu)  oggetto di particolare attenzione degli studiosi che non riescono, ad oggi, a spiegare questo fenomeno sociologico e cioé : meno fai e più ricevi mentre più fai ( come quei poveracci dei Comunisti) e meno ricevi. Alle ultime provinciali ,infatti, dopo questo brillante  curriculum fu un plebiscito. Risultò il primo eletto nel collegio Partinico-Monreale con oltre sei mila voti. Adesso , dopo avere accarezzato l'idea di scontrasi con Lo Biundo per conquistare la poltrona del Palazzo Municipale e al quale Lo Biundo tenne il sacco prima sostenendolo alle comunali del 2008 e,dopo, addirittura affidandogli la storia politica di Mimmo quale Assessore al Bilancio che ,però, fu dal giovincello Sindaco umiliato e cacciato dalla Giunta, tenta la scalata all'ARS. Ovviamente in un nuovo Partito e comunque dopo che prima di lui in AN aveva tentato il germano .
Ora noi ,però, dopo avere visto i pannelli pubblicitari e aspettato inutilmente che qualcuno avesse denunciato l'abuso ,avendo aspettato invano ABBIAMO , OVVIAMENTE ,ROTTO GLI INDUGI E COME AL SOLITO CI SIAMO FATTI CARICO NOI DELLA ILLEGALITA' PROCEDENDO CON UNA DENUNCIA PUBBLICA . Pensavamo ,in verità, che il rispetto della legalità fosse sopratutto prerogativa del Sindaco che non deve limitarsi alle cicliche sceneggiate a cui on crede nessuno ,in via Foscolo, in via Fermi o in qualche bene confiscato alla mafia  o ,al più, del  Comandante della Polizia Municipale ,per non parlare dei consiglieri comunali TUTTI,  sia di maggioranza che di opposizione-   
Ora noi lo diciamo chiaramente al Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale,ai Consiglieri comunali , al Capitano dei Carabinieri, al Commissario della Polizia di Stato, al Capitano  della Guardia di Finanza : NON PERMETTEREMO CHE LE STRADE DELLA NOSTRA CITTA' LE SUE MURA COSI' COME I BALCONI, I PALI DELLA LUCE, QUELLI DELLA VIABILITA', I CASSONETTI DEI RIFIUTI E OGNI ALTRO SPAZIO VENGANO OFFESI DALLA PUBBLICITA' ELETTORALE VOLGARE, ILLEGALE ,PREPOTENTE, INCIVILE, OFFENSIVA dei nuovi assaltatori che ciclicamente si presentano per occupare un posto nelle Istituzioni.. E, dunque cci' accuminciamu cu' Enzo Brigano'!
Toti Costanzo 


AL SINDACO DEL COMUNE DI PARTINICO
e pc: AL COMANDO DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI PARTINICO
AL SINDACO DEL COMUNE DI TERRASINI
e pc: AL COMANDO DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI TERRASINI
ALLA STAMPA

Il Circolo “Peppino Impastato” del PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA DI PARTINICO  informa le SS.LL. che sono stati collocati dei pannelli pubblicitari su balconi delle due città per propagandare la candidatura alle elezioni regionali del consigliere provinciale , Briganò ,di Partinico  e del simbolo del Partito che fu dell’ex Presidente della Regione ,Cuffaro, attualmente detenuto con sentenza definitiva nelle carceri di Regina Coeli in Roma.  . Come è del tutto evidente le citate tabelle pubblicitarie sono state collocate abusivamente e in violazione della legislazione in materia di propaganda non essendo stati neppure convocati i Comizi elettorali. Si aggiunge che trattasi anche di pubblicità ingannevole in quanto alla data odierna nessuna candidatura può essere presentata e  ratificata da organismi che non si sono né costituiti né convocati.
Per tali ragioni si chiede :
-al Sindaco di Partinico di fare immediatamente rimuovere i pannelli collocati a Partinico su balcone in via Magistrato Giannola al numero civico 43 e in Corso dei Mille su balcone al numero civico 270 ;
-al Sindaco di Terrasini relativamente al pannello collocato su balcone in via Partinico

 PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO  “Peppino Impastato” DI PARTINICO
PARTINICO 18 AGOSTO 2012   




venerdì 10 agosto 2012

MENTRE LO BIUNDO DISQUISISCE SUL CIVICO RIFORMISMO ,CON TRE COMITATI ELETTORALI PARTE PER LA REGIONE IL SALTATORE OLIMPIONICO BRIGANO'



Si  discuteva , in questi giorni, con amici assai disinteressati alle cose della città avendo scelto da alcuni decenni di vivere altrove, sull’irrimediabile declino della vita politica cittadina e dunque della sua storia. Ed é risaputo come  la storiografia borghese abbia sempre teorizzato ,diversamente da quella di scuola marxista, che la storia la fanno le classi dirigenti e non certo il popolo.Ovviamente noi non siamo d’accordo anche perché in linea generale le classi dirigenti si sono sempre identificate  con i Sindaci della città,sempre di estrazione borghese o nobiliare come lo furono Raffaele Cannizzo primo sindaco di Partinico, il barone della Leggia Don Giuseppe Di Francesco, il marchese Ferdinando Bellaroto ,il medico Ignazio Bonura e tanti altri ciascuno dei quali viene ricordato per le sue importanti realizzazione Oggi ci dobbiamo accontentare di Salvo Lo Biundo il quale difficilmente sarà  ricordato nella storia della città  e meno che mai per la delocalizzazione della distilleria . Ovviamente si delocalizzerà quando sarà comoda la signora,alla faccia nostra e soprattutto dei neo riformisti di Lo Biundo senza dimenticare Vito D’Amico, il quale dovrebbe informare l’addetto stampa che dal 1994 il Movimento cui fa riferimento questo Assessore ,che aggrega artigiani e commercianti,E’ ININTERROTTAMENTE AL GOVERNO DELLA’ CITTA’ : con Gigia 1 e Gigia 2, con Motisi  ,con Lo Biundo e in ottimi rapporti anche con Giordano  !Per cui,per cortesia,  quando si scrivono comunicati che reputano i precedenti amministratori incapaci e delocalizzare la distilleria sarebbe bene ci si rivolgesse a D’Amico e ai suoi amici più contigui per chiedere loro conto e ragione . Ma Lo Biundo sarà soprattutto ricordato per “avere anticipato di quattro anni” ( parole testuali che si ritrovano nel solito  farneticante comunicato di ieri)  con quell’acume politico che tutti gli riconoscono sul piano mondiale quel che sta accadendo a livello nazionale  e cioé “d’avere dato vita ad un governo CIVICO-RIFORMISTA precursore del Governo nazionale” .Voi ,ovviamente, pensate che stiamo scherzando o che siamo i soliti comunisti denigratori  .Potete, eventualmente, documentarvi Ma è stato anche detto questo da quando Lo Biundo si è dotato di un comunicatore ufficiale dimenticando che Monti è sostenuto dal PD e dall’UDC mentre a Partinico questi due Partiti sono all’opposizione ,che Monti non è sostenuto dalla Destra di Storace perché neppure  rappresentata in Parlamento mentre a Partinico invece  si.  Gli unici presenti a Roma (ma soltanto in parte)  come a Partinico sono i rappresentanti del PDL. Se le cose stanno cosi’, di cosa sarebbe precursore il buon Salvo lo Biundo se non d’avere costruito- e non poteva fare diversamente uno come lui - un vero e proprio casino politico che entusiasma soltanto i nuovi  ideologhi del civismo riformatore in salsa partinicota ?Una specie di polpettone  amministrativo per cui più che parlare di civico riformismo si può ben dire che si è costruito un contenitore civico-caleidoscopico dove all’interno,indipendentemente dalla serietà delle  persone che lo compongono ,c’è tutto e tutto il suo contrario .E per rendere tutto più credibile che si tratta di una vera novità non si approva il Bilancio di Previsione, scompare dall’agenda il Piano del Traffico , di quello commerciale si sono perse le tracce ,il Comune è in dissesto finanziario, la città sprofonda nella sporcizia, la Collina Cesarò rischia il crollo, l’eliporto non si attiva, le colline circostanti non appena il termometro tocca i 40° e soffia forte il vento di scirocco bruciano mettendo in ginocchio gli inesistenti sistemi a difesa del territorio.Per non citare  le strade come colabrodo, le periferie da sconcertare perfino quei quattro emigrati  che ogni anno, caparbiamente, ritornano dall’estero per un poco di meritato riposo mentre se non fosse per l’attivismo delle Parrocchie che di volta in volta animano i quartieri o quello illuminato dell’Arcipretura, la tradizionale Festa di Agosto, si ridurrebbe a qualche spettacolino musicale di periferia per di più importato , un po’ di  bancarelle sparse per il Corso,una mostra ed una corsa a piedi o in bici quà e là.. Si citava , all’inizio del post, la storia politica del nostro passato attraverso il ruolo dei Sindaci mentre  non possiamo esimerci dal non fare riferimento agli uomini rappresentativi nelle Istituzioni  come lo furono deputati e senatori , sottosegretari e perfino Ministri Tanto per citare: Santi Savarino, Messeri, Cataldo,Avellone, Chimenti, Fiorino . E poi deputati come Bacchi, lo stesso Avellone che ebbe un seggio all’ARS, Fiorino  che fu oltre che sottosegretario anche Assessore regionale ,e lo stesso dicasi di Mommo Giuliana. . E a Partinico si può anche ascrivere, addirittura,  la personalità di Vittorio Emanuele Orlando che fu  Capo di un Governo , il quale seppur nativo di Palermo ma di stanza a Cinisi fu sempre eletto nel nostro collegio e del quale si dovrebbe ancora conservare un busto nella cosiddetta Sala degli specchi divenuta da tempo dimora dei Sindaci della città. Dunque Partinico, politicamente parlando, ha avuto una notevole e qualificata storia politica legata alla esistenza di rappresentanti nelle Istituzioni fino a quando la “politica” era cosa seria e non da arrobba adduzzi . E ,comunque, fino a quando un Parlamento con il beneplacito anche  di un ex senatore che di questo si vantava, non modificò i cosiddetti collegi elettorali per cui la nostra città veniva inglobata in uno di questi che aveva al suo interno ,sul piano territoriale,città come Marsala, Castelvetrano ed Alcamo cioè grossi centri rispetto alla più modesta popolazione partinicese.Il risultato è stato l’avere definitivamente, ad esempio,  perso la possibilità di eleggere  un senatore del luogo .La fine dei Partiti , dunque, coincide con il declino politico della città .che diventa un feudo, di volta in volta, dei Cuffaro, dei Lombardo, dei Micciché, degli Antinoro cioè di una pletora di soggetti che si ammanigliano localmente con personaggi ricercatori di voti necessari per la elezione, intanto, all’ARS e poi ad aprile del 2013 si vedrà . Cosi’ sarà il 28 ottobre anche se cambiando Partito come cambia il suo look parte già il solito Briganò con tre comitati elettorali il quale ,quantomeno ,dovrebbe spiegare di cosa si è occupato in circa  un ventennio di presenza alla Provincia di Palermo e perché mai i partinicesi lo dovrebbero votare .Ma questo ce lo faremo spiegare non da lui ma dall'avvocato Scianna che lo ha accolto con entusiasmatici abbracci .E gli altri?Sapremo presto ,intanto, chi saranno. Vincenzo Di Trapani, Nuccio Genova anch’egli  “saltatore” di spessore, Salvatore Governanti ? A quanto pare , intanto, costoro ci saranno . E gli altri? Lo sapremo presto e poi ne riparleremo certamente.
Toti Costanzo 

lunedì 6 agosto 2012

E' UN LUNGO POST MA LA SCELTA POLITICA DI GIANLIVIO MERITA QUESTO ED ANCHE ALTRO

 
  
Sostengono i medici che un dispiacere si può tollerare ma due, ‘a ncarca e pizzu , sono troppi. Si rischia la depressione che ti infila in un tunnel dal quale rischi di non uscire più in quanto quel che vedi è tutto nero e  il mondo sembra che ti crolli addosso. Dopo la prima delusione causatami dal mio giovane amico giornalista ,oggi addetto stampa, che ad una possibile ,brillante carriera politica ha scelto quella di fare il subordinato e di cui scrissi nel precedente post, ora si aggiunge quella di un altro  giovane amico ,Gianlivio . Ma non perché sia divenuto Assessore di Lo Biundo ma per la ragione che ancora mi rintronano nella testa i suoi pesantissimi giudizi che ebbe ad esplicitare nei confronti di Salvo Lo Biundo nell’occasione della chiusura della campagna elettorale del suo Partito, il PD, nella cui lista a sostegno del candidato Sindaco Michele Chimenti, Gianlivio si candidò non risultando, però, eletto.Disse di Lo Biundo, in quel comizio,  che  per capacità amministrativa era sotto lo zero. Palese allusione. Ora sono passati oltre quattro anni. Il disastro che Lo Biundo e i suoi accoliti hanno combinato non è necessario che venga riesplicitato  perché lo conoscono tutti  per cui se già , all’epoca, Lo Biundo era sotto lo zero in termini di capacità se si volesse ,oggi, azzardare un giudizio a quale formula matematica, caro Gianlivio,  si dovrebbe ricorrere? Dunque Gianlivio, a mio modestissimo parere, non diventa Assessore di Lo Biundo  perché si è ricreduto nel giudizio ma per altre più specifiche ragioni- che onestamente posso anche comprendere e giustificare- e di cui dirò.
Gianlivio nel 2008,dicevo, si candida a consigliere comunale. Una legittima aspirazione perché ama la politica, è persona giovane,colta  e perspicace e, soprattutto, perché avrebbe dovuto  raccogliere l’eredità politica lasciata del suo genitore che fu consigliere provinciale dal 1994 ,e per diverse consiliature,  risultando sempre eletto prima nei “Progressisti” ( una mattina  ci recammo in Ospedale con Tanino La Corte,all’epoca socialista ,per offrirgli la candidatura alla Provincia . Candidatura,ovviamente,  accolta) e poi nelle diverse formazioni del PDS e dei DS. Gianlivio nel 2008 non viene eletto  . Ad esserlo  ,invece , Renzo Di Trapani che è notoriamente parte integrante di quel pezzo di dicci’che è transitato nell’attuale Partito Democratico e che fa riferimento all’area politica dell’ex senatore Elio Chimenti e che di fatto ,e per diverse ragioni,egemonizza a Partinico la vita di questo  Partito .Ciascuno è padrone in casa sua .Ed è proprio  quest’area , VA SEMPRE RIBADITO, che è stata responsabile del disastro  politico che ha portato alla fine traumatica e prematura della sindacatura Motisi con il disastroso avvento dell’era Lo Biundo infarcita di presunzione, arroganza, incapacità a gestire i problemi della città, clientelare, qualunquistica,apolitica  .
Gianlivio, dopo quella negativa esperienza, pensa giustamente alla sua vita personale e alla professione ma non abbandona la politica che riprende non più all’interno del PD egemonizzato dall’area politico-culturale citata ma in sintonia con l’onorevole Cracolici  che intanto, dà vita a DEMOS  (democratici siciliani ) cioè ad una Associazione politico-culturale che altro non è se non una vera corrente all’interno del PD che è in tal modo oggi organizzato .Le “correnti” , dunque, quali veri e propri Partiti all’interno del Partito.Una specie di involucro vuoto,il PD, dentro cui all’interno -ma soltanto apparentemente- riempito di soggetti  che,però,  rispondono sostanzialmente a se stessi , alla loro cerchia di aderenti e ai loro elettori   e non certo ai naturali organismi gerarchici che purtuttavia ,almeno sulla carta ,esistono  . Tutto rigorosamente mutuato da quella che fu l’organizzazione della  vecchia DC che il capogruppo all’ARS del PD conosce assai bene avendone, da  oppositore, apprezzato  l’ efficacia e che era l’esatto opposto del cappio e condizionamento del centralismo democratico che caratterizzava la struttura organizzativa del PCI e che poneva condizioni e forti limiti per le personali carriere, a giovani recalcitranti come l’Antonello .Anche se il PCI consentiva la possibilità di costruire aree culturali, era tuttavia assai intransigente sul frazionismo e dunque contro la formazione di gruppi di potere autonomamente organizzati nei territorio per assicurasi la rielezione e la perpetuazione di un personale politico sempre lo stesso, sempre uguale  se stesso . Cracolici liberatosi ,come tantissimi altri provenienti da quel Partito , dal condizionamento e dal rispetto delle gerarchie  mette a frutto la sua scaltrezza palermitana , il legittimo ed umanamente comprensibile desiderio di “volare” .Ha tutte le qualità del “democristiano” e cosi’ prima diventa deputato all’ARS e poi  capogruppo non tralasciando di inciuciare con Cuffaro e Lombardo soprattutto per costruire leggi elettorali che hanno posto la soglia di  sbarramento all’ingresso nel Parlamento siciliano .Lo scopo? Abbastanza palese: non solo di impedire alla Sinistra alternativa d’essere rappresentata in Sicilia ma soprattutto  fare il pieno dei deputati  . Gli riesce nel 2006 e poi nel 2008 .E ,infatti, nel 2008 il PD conquista 30 deputati .Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e prima o poi ,come noi soliamo dire, “si truppica”.Ed Antonello truppica non solo nel sostenere ad oltranza il Governo di Lombardo ma soprattutto nella vicenda della sconfitta a Palermo con il sostegno a Ferrandelli. E’ l’inizio della fine? Forse, per cui bisogna sbrigarsi in quanto le elezioni regionali sono ad ottobre e dunque è necessario costruire o rafforzare la rete elettorale in ogni Comune . E Partinico è uno di questi potendo contare già su Demos di cui Gianlivio è responsabile .Ma non basta .Quasi sicuramente  Cracolici non sarà candidato alle regionali  ma alle nazionali del 2013 . Ma c’è il problema di Lumia ,altro noto riferimento politico della famiglia Provenzano. E Lumia non sarà più ricandidato al Parlamento nazionale ma a quello regionale lo potrebbe  . E allora servono i voti di Partinico E non solo quelli dei Provenzano. Servono quelli degli artigiani di D’Amico e della sua cerchia anche di ex socialisti e comunisti .E D’Amico e la cerchia sono già tesserati a Palermo nel PD e sono saldamente dentro la Giunta di Lo Biundo.Per questo il senatore si era già  convertito  alla Policentro con lo scopo abbastanza palese di saldare il rapporto col Movimento Democratico di D’Amico che, in forme diverse, é stato da  sempre rappresentato fin dl 1994  in tutte le Giunte comunali . Quelle di centro sinistra, di centro  e di sinistra come fu nel 1999 ed ora in questa palesemente di centro destra. Altro che riformisti, caro addetto stampa ! .L’ingresso nella Giunta Lo Biundo di Gianlivio Provenzano non può avere altra spiegazione “politica”. Tuttavia ,va detto, che chi conosce il linguaggio cifrato di questa arte  ha potuto cogliere PRIMA  i sintomi di una tale  “operazione ” E i sintomi si sono manifestati in una apparentemente inspiegabile intervista a Tele Jato rilasciata dall’ex consigliere provinciale che si era sempre caratterizzato per il suo riserbo e soprattutto per la moderazione nel linguaggio e nei toni .L’ex consigliere  Provenzano senza mezzi termini viene pesantemente allo scoperto e sostiene le ragioni dell'Amministrazione e della Bertolino usando un linguaggio  pesante se non ,addirittura provocatorio quando ha definito chi ,anche come noi, sulla vicenda della cosiddetta delocalizzazione della distilleria- che altro non è se non una necessità dell’industriale ,seppur legittima- ponevano a D’Amico ( Lo Biundo in questa vicenda come per la Policentro è soltanto una cosiddetta tromba di accompagnamento) giuste condizioni per conoscere quel che realmente s’intenderebbe ,nel settore industriale ,realizzare a Partinico per i decenni futuri . Fummo, addirittura, definiti “Cassandre” perché chiedevamo quel che qualunque persona di buon senso ha il diritto di chiedere .Era il preludio dell'operazione .Comprendemmo subito il “perché” e per questo la decisione di Gianlivio non  ha colto, almeno noi, impreparati. Tuttavia a titolo personale riesco anche a giustificare una tale decisione ,e per due ragioni .La prima:  Gianlivio sà che dentro quel Partito ,alle prossime comunali, difficilmente sarebbe stato eletto consigliere .Troppi concorrenti e non solo perché l’area di sempre è sempre più forte politicamente ma anche per il ritorno nel PD del gruppo che fa riferimento a Totò Bono e, dunque, alla “macchina” della Camera del lavoro e la presenza di nuovi inquilini come il consigliere Lo Iacono . In una qualsiasi lista a sostegno di Lo Biundo (e con quello dei cosiddetti artigiani) la sua elezione nel 2013 avrebbe altre possibilità .E, dunque, se non ora quando?La seconda ,che interessa molto anche la mia parte politica. Noi pensiamo che anche  Gianlivio abbia chiesto ,di recente quando era stato nominato addirittura coordinatore del gruppo consiliare del PD , le ragioni per cui  nel 2005 si sia voluto costruire scientificamente lo smantellamento dell’area di centro sinistra a Partinico che con Motisi aveva conquistato il governo della città .L'ha chiesto? Ha ricevuto qualche spiegazione? Sicuramente nessuna spiegazione come non ne abbiamo ricevuto noi per cui Gianlivio, giustamente, avrà sicuramente detto: ma perché annegare insieme a costoro che quando hanno il "potere" l'ho intendono utilizzare in maniera egemonica mentre é possibile raccogliere l'occasione offerta dalle nuove situazioni locali che si possono sempre mascherare con la logica politica del "civismo" e ,più nobilmente del "mettersi a disposizione della città"?. Ovviamente con il beneplacito di Antonello e Lumia .Quell’analisi, noi pensiamo, se non interessa più Gianlivio, interessa sicuramente ancora noi  e la città che continua a resistere e a pensare e vuole costruire un futuro non più sull'equivoco e sulla presunzione del come sia possibile tentare di esercitare sempre un'egemonia distruttiva,  velleitaria  e sopratutto antistorica .
Toti Costanzo 

mercoledì 1 agosto 2012

E IL NOSTRO GIOVANE AMICO DIVENTO' L'ADDETTO STAMPA.




Ci sono post che tu non vorresti scrivere mai.Perché provocano soprattutto sofferenza. Poi prevale l’onestà intellettuale che altro non è se non scrivere o dire sempre quel che pensi per evitare di diventare “un altro” . Cosi’ è stato per questo post. Il giovane che prese la parola durante quel memorabile comizio che concludeva ,poi vittoriosamente, in piazza Duomo la campagna elettorale di Peppe Motisi, disse cose belle. Fu lucido, efficace, convincente . Sosteneva ,come noi, la coalizione sostanzialmente definibile di centro sinistra anche se al suo interno non mancavano diversità , ambiguità ed anche equivoci politici. E neppure gravi errori . Il primo lo commise,ovviamente, Peppe Motisi. Si va al ballottaggio con Vito Di Marco  . Peppe aveva già nominato alcuni assessori tra cui Ninni Provenzano che aveva presentato una sua lista con la quale aveva raccolto poco più di 200 preferenze  e l’ingegnere Bonomo ,anch’egli presentatore di una lista insieme al professore Enrico Somma ma che non elesse alcun consigliere comunale .Motisi che fu sicuramente guidato, nelle decisioni, dalla sua parte politica che affondava le radici nella vecchia dicci’-quel ceppo che si era distinto nel tempo perché da sempre “opportunista” e che all’epoca si chiamava  Democrazia è Libertà “ La Margherita”- intendeva durante la battaglia per il ballottaggio sostituire i due Assessori già nominati con lo scopo abbastanza scoperto di costruire altre alleanze con altri soggetti. In una parola i due nominati non gli servivano più preoccupandosi , cosi’, di costruire consenso e vincere a qualunque costo .Seppur per ragioni politiche ,ma anche  personali, avessi privato della mia amicizia e del mio saluto Bonomo, impedii con una pubblica,plateale  manifestazione di dissenso davanti l’Extrabar ,che questa “porcheria” politica si potesse concretizzare .Aggredii verbalmente e pubblicamente Motisi riportandolo alla ragione . E la ragione prevalse in quel contesto per poi ,però, morire non appena Motisi diventò Sindaco . Ma questa “storia” è ormai abbastanza nota . E l’opportunismo del gruppo politico cui apparteneva Motisi che ,nobilitandolo, lo definiva ovviamente  “strategia” ,si era già sperimentato con successo nel 1997 alle elezioni comunali che poi videro rinnovare il consenso a Gigia Cannizzo. .Il Partito di Motisi si chiamava all’epoca Partito Popolare Italiano. Si era presentato con un suo candidato sindaco, l’ingegnere Pietro Cilluffo e come suo vice proprio l’ingegnere Bonomo. Persero le elezioni ma al ballottaggio offrirono i voti a Gigia in cambio della vice Sindacatura della signora Viviano .Gigia vinse le elezioni e  la signora divenne vice sindaco di Partinico .La stessa strategia il cosiddetto “gruppo Chimenti” l’attuò, successivamente, alle lezioni comunali del 2000. Candidato Sindaco del PPI fu proprio Elio Chimenti. Chimenti non andò al ballottaggio che vide contendenti il dottore Andrea Supporta e Giuseppe Giordano. Il PPI si accordò con la coalizione di Supporta che nominò quale suo vice la signora Tortorici rappresentante di quel Partito .  Persero le elezioni ma , comunque, come si suole dire, ci avevano riprovato .
Ma ritorniamo al comizio finale di Peppe Motisi in Piazza Duomo ,all’intervento del giovane e brillante comiziante cui facevo riferimento che è, intanto, diventato un assai apprezzabile giornalista. Questo giovane e stimabile amico, che a mio modestissimo parere aveva tutte le qualità per intraprendere una “ carriera” politica come prodotto ed espressione di una nuova generazione che nulla ha a che spartire sul piano culturale e politico con quella intrapresa dai tanti Salvo Lo Biundo che hanno invaso anche il Consiglio comunale, vi ha rinunciato privando la città e una parte politica, quella della storica sinistra riformista locale che ebbe in Nanà Lo Bianco, Matteo Provenzano  e Fifi’ Fiorino i suoi epigono autorevoli , di concreta e presentabile  rappresentanza . E proprio perché i giovani come il nostro amico hanno scelto non di essere protagonisti ma di diventare,purtroppo sotterranei ideologhi di personaggi  come Lo Biundo -che saranno anche dei bravi ragazzi ma tuttavia rappresentano un forte ,gravissimo arretramento sul piano cultuale e politico della vita della nostra città e nulla hanno a che spartire con la storia del riformismo di Turati e Treves e meno che mai con i contemporanei Morando e Ruffol- che la città ha subito un forte arretramento .E i  risultati sono sotto gli occhi di ciascun cittadino. Il nostro giovane amico , dunque, ha rinunciato ad un ruolo da PROTAGONISTA per diventare l’addetto stampa del Sindaco di Partinico . E “ L'addetto stampa è un giornalista che agisce a nome del suo cliente su tutti gli argomenti che comprendono le pubbliche relazioni e, nel campo della Pubblica amministrazione, la comunicazione istituzionale…..Un addetto stampa fornisce informazioni ai media, quali gli eventi pubblici imminenti, le opportunità di intervista e le date promozionali, e nella P.A. le realizzazioni e i provvedimenti emanati; è anche esperto di comunicazione per i propri clienti.” .
Un ruolo sicuramente  utile ai committenti come Lo Biundo e D'Amico ma non certo alle intelligenze culturalmente evolute che si mettono al servizio di costoro. Peccato. Veramente peccato  perché quell’intervento in piazza Duomo oltre che ad emozionarmi mi aveva fatto soprattutto sperare
Toti Costanzo