venerdì 18 novembre 2011

DON GASPANU CAVALERI A PARTINICO FU IL CINEMA ED ANCHE PIU'



L’ultima volta che ci eravamo incontrati fu agli inizi dell’estate.Come sempre don Gaspare Cavaliere posteggiava la sua macchina ( aveva 95 anni e continuava a guidarla con disinvoltura come un giovanotto) nei pressi dell’ingresso della Galleria di Corso dei Mille . Una galleria che rimaneva chiusa (ora ad aprirla sono quelli del progetto “Perseo”)anche in presenza delle proteste del nostro Partito che soleva ciclicamente porre davanti l’ingresso dei tza-bao di denuncia che iniziavano sempre con un significativo:”Vergogna!” Effettivamente una vera e propria vergogna per questi amministratori che dispongono di almeno 450 dipendenti e non ne trovano uno per aprire e chiudere stabilmente e giornalmente questo importante cordone di collegamento tra Corso dei Mille e la splendida Arena Lo Baido orgoglio dei comunisti di Partinico non solo perché oggi  ne custodiscono gelosamente una sua parte ma che sopratutto  la vollero salvare dalla speculazione edilizia che ha attraversato , devastandola, la nostra città. Una devastazione che continua considerato il livello di sensibilità nei confronti del territorio che hanno questi che attualmente governano la città  per i quali un “terreno”, una “ superficie” non è uno spazio da riempire di piante e fiori ma con colate di sano ,robusto e produttivo cemento.Alla faccia di quegli ambientalisti  che a Lo Biundo(pure loro!) fanno l’occhiolino . Don Gaspanu restava seduto in macchina con lo sportello ,lato guida ,aperto e leggeva il giornale di Sicilia. “Costà- soleva dirmi  abbassandolo - ma chi savi a fari pi’ stu paisi?” Iniziavano sempre cosi’ le nostre brevi e affettuose conversazioni che vertevano sui problemi della nostra città, su questi amministratori di cui provava se non disprezzo sicuramente nessuna considerazione ,sul Cinema che é sempre stato  la sua passione e quella della sua famiglia ,non soltanto perché attività di lavoro, ma viscerale interesse per lo spettacolo,per la rappresentazione,per il fascino che procurava l’odore delle vecchie pellicole,il rumore dei vecchi proiettori ,un po’ come i protagonisti del film di Peppuccio Tornatore in “Nuovo cinema Paradiso” . Fu assai contento quando riusci’ a realizzare la “sua” Arena lungo la via per Montelepre e ora , finalmente, anche “il suo cinema” . Qualche ricordo giovanile .Eravamo nel pieno di una delle tante “Feste della matricola” , la festa degli universitari, che rappresentavano per la città un avvenimento irripetibile:le sfilate in costume, il comizio di Totò Barra nostro decano universitario che dal terrazzo del palazzo Scalia in piazza Duomo sotto l’insegna di una grande striscione con la scritta “Scanazzati di tutto il mondo ,unitevi!” e davanti a migliaia di concittadini divertiti “comiziava” con quella verve quella capacità di teatrante , quell’umorismo che affascinava e di cui soltanto lui era capace .E Totò tratteggiava personaggi che allora più colpivano l’immaginario collettivo: l’avvocato Zizi’ ( Vincenzo De Lisi) ,don Peppino vaf ( don Pepino Corso) o don Pino Torano che gestiva un alberghetto prospiciente la piazzetta che è contigua al “Rosariello” dentro cui si davano convegno  allegre donnine che allietavano .gli avventori  non pochi dei quali  poi la domenica giravano l’angolo e si andavano a battere il petto in Madrice .Né poteva sfuggire alla lente di ingrandimento di Totò Barra ,don Gaspanu Cavaleri che gestiva, secondo Totò, il “cinetarinaduefilmventicinquelire .Si trattava dell’ex cinema Bellini di proprietà dei Bertolino ma da don Gaspanu gestito insieme all'Excelsior e dove venivano proiettati per 25 lire due film della serie:”Poveri ma belli”,” Totò Tarzan,”Maruzzella”, “Spartacus e la rivolta dei gladiatori” che noi ragazzi , ovviamente affollavamo . Ma oggetto delle nostre feroci attenzioni era diventato la buonanima di don Sasa' Giannola soprannominato "buchitibuchiti" ,di professione barbiere, vissuto tanti anni a Roma che raccontava della sua partecipazione ,quale comparsa ,nel film con Vittorio Gassman( nel film si vede don Sasà sbarbare l'attore )" L'EBREO ERRANTE " che don Gaspare Cavaliere proiettò per almeno una settimana esponendo davanti l'ingresso del Cinema Excelsior ,ed in bella evidenza, oltre il manifesto pubblicitario anche la scritta a mano: "CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DEL NOSTRO CONCITTADINO SASA' GIANNOLA".

Un successo di pubblico mai visto in tanti anni di attività.

Don Gaspanu che era nato alla fine della prima guerra mondiale attraversando ,quindi, quasi tutto il precedente secolo, aveva una seconda, grande passione : le macchine da corsa .Con queste aveva scorazzato lungo le strade della Sicilia , gareggiato sui tornati di Bellolampo, partecipato alla gloriosa “Targa Florio”. Aveva contrastato con i grandi di questo sport e quando partecipava al “giro di Sicilia” che a Partinico  attraversava anche via Ten. La Fata e poi il Corso dei Mille ,noi ragazzi ci appostavamo davanti gli otto cannoli perché Aspanu Cavaleri arrivava “sparato” con la sua rombante porsche e infilava a grande velocità e con maestria la curva disegnata dalla piazza Duomo che si innesta nel Corso in direzione Alcamo. E li’ ad applaudire mentre don Gaspanu dal finestrino sporgeva il braccio e salutava ,orgoglioso, la folla acclamante dei suoi concittadini.

Ora Gaspare Cavaliere ci ha lasciato. Non lo troverò più davanti la Galleria dentro la su rossa macchinetta  e dirmi ,abbassando il giornale di Sicilia : “Costà ma chi amu a fari cu’ sti picciotti ca ‘nni futteru puru i voti?”

Toti Costanzo



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