martedì 26 aprile 2011

SE DOMANI POTESSI VOTARE A TERRASINI......

La ingloriosa fine a Terrasini  della sindacatura Consiglio, e da me pronosticata anzitempo per tutta una serie ovvie di ragioni di carattere e significato politico, chiude, io penso, almeno un decennio che ha decretato la totale decadenza di Terrasini quale polo di attrazione turistica una volta tra i più importanti della Sicilia. Dopo la sindacatura del magistrato Carrara, personaggio autoritario ma eclettico, creativo, fantasioso e con un'idea dinamica dello sviluppo del turismo nella nostra area (la costituzione della Società turistica del Golfo, il collegamento giornaliero via mare di Terrasini con con S. Vito Lo Capo, il rilancio del ruolo del porto come turistico), si sono succedute due sindacature fallimentari: quella di Antonio Randazzo e quella di Mimmo Consiglio.
Randazzo, che incredibilmente aveva vinto su Manlio Mele, conclude ingloriosamente la sua attività ma viene promosso dalla “vecchia politica” quale  Direttore della Società servizi comunali integrati ATO PA1 (mantiene quell'incarico ancora ad oggi che la Società é stata posta in liquidazione) e infine quella disastrosa di Consiglio. Si chiude, dunque, una tristissima, lunga  pagina nella storia politica di Terrasini che io considero come "la mia città" (considero Partinico come città di adozione) perché lì sono cresciuto, formato il mio carattere, solidificato amicizie ed anche insegnato. E se discuto di Terrasini, e di questa città mi occupo con diritto, é in ragione di questo mio vissuto. Dunque si va a nuove elezioni. Se fossi elettore di Terrasini non avrei alcun dubbio su chi votare. Non conosco il candidato Giannettino che terrasinese non é anche se porta lo stesso cognome di un mio amico d'infanzia e compagno di scuola, Vittorio una splendida persona, molto pio e uomo di una indiscussa serietà. Né ho mai avuto il piacere di conoscere la signora Moceri, altra candidata, se non “per sentito dire” e a detta di tanti quale efficiente dirigente del settore delle attività culturali collegate al  ruolo della  biblioteca comunale. Ma con un neo, come riferiscono in tanti: sostenuta anche da un personaggio sicuramente effervescente ma incostante e, dunque, inaffidabile come  'u partinicotu consigliere provinciale Briganò al quale, al più, gli si potrebbe affidare la gestione di un chioschetto per la vendita delle bibite lungo il lungomare Peppino Impastato dalla parti di Cala Rossa. Ho conosciuto, invece, Massimo Cucinella, oggi avvocato, figlio di un mio compagno d'infanzia e cognato di un  mio caro amico. E l'ho conosciuto sopratutto giovane giocatore di pallavolo quando questo sport collegava in un rapporto significativo le nostre due città e che trovava l'espressione più alta, dal punto di vista della professionalità sportiva, in due amici di sempre che quello sport svilupparono e solidificarono sia a a Terrasini come a Partinico: Maurizio Palazzolo e Nino Savarino. Maurizio é stato anche amministratore della sua città ed ancora oggi fortemente impegnato “in politica”. Dunque avrei potuto dare il mio voto a Massimo Cucinella se non si fosse presentato, però, Giuseppe Camilleri. Giuseppe é cresciuto nel mio vecchio PCI, ed é dunque un pezzo della mia stessa storia anche se politicamente abbiamo sempre avuto posizioni politiche assai diverse. Lui “migliorista”, io “berlingueriano”. Ma Giuseppe oltre che autorevole dirigente del PCI é stato amministratore della sua città nella quale ha ricoperto incarichi importanti e di prestigio. La sua esperienza, anche perché funzionario del Comune di Trappeto, é di altissimo livello e dunque una garanzia, se dovesse risultare eletto, per la sua città. A condizione, a mio modestissimo avviso, che si ponga alcuni obiettivi prioritari: di rimettere Terrasini nel circuito del turismo nazionale ed internazionale restituendole prestigio e visibilità; diventare punto di riferimento di una politica progressista nel territorio all'interno del quale, con tutto rispetto, oggi emergono in questi Comuni soltanto mediocri personaggi che nella prima Repubblica sarebbero stati relegati nelle quinte file dei Partiti; che valorizzi non solo i giovani ma recuperi ad un'azione attiva tutte quelle energie “antiche” ma disponibili a spendersi ancora per la città di Terrasini. Non sarà cosa facile ma la reputo una strada obbligata. Va da se che tra le garanzie che offre Giuseppe Camilleri vi é quella di una personalità che non deve fare “carriera” politica, che non usa la "politica" per scopi ed obiettivi diversi di quella d'essere al servizio della sua città. Per ultimo. Non conosco il giovane candidato Gallina se non per i suoi trascorsi all'interno di schieramenti politici sempre diversi ma sempre di centro o centro destra. Tuttavia questo lo reputo assolutamente relativo essendo nel diritto di ciascuno di noi scegliere quel che si vuole. Ma non riesco ancora a dimenticare – cosa assai grave per un giovane oggi  sostenuto anche da una formazione di “sinistra” - una sua incredibile interrogazione al Sindaco Consiglio che redarguiva con argomenti speciosi l'Assessora Antonia Romeo la quale, a suo dire, aveva avuto l'ardire di alzare il pugno durante le celebrazioni del primo maggio dello scorso anno e che rendevano onore ai morti di Portella delle Ginestre, UN LUOGO SIMBOLO E SACRO PER TUTTI I DEMOCRATICI. Morti innocenti, quelli, umili contadini, donne e bambini vigliaccamente assassinati dal banditismo politico e dalla mafia. Quel che a quanto pare ebbe a sconvolgere il giovane consigliere Gallina e il suo collega Cascio  fu, che mentre l'assessora alzava il pugno “comunista”, indossava anche la fascia tricolore in rappresentanza della comunità terrasinese! Come se quella città non avesse il dovere di onorare quei morti, molti dei quali militanti comunisti, così come onora ancora, e giustamente, la figura splendida del comunista Pietro Galati “Alati” medaglia d'argento al valore della Resistenza che Giuseppe Ruffino volle ricordare nella Nota dell'Autore al suo bel romanzo “I papaveri del professore” e che consiglierei, se non l'ha fatto, al giovane Gallina di leggere  per conoscere  qualcosa di più della storia dei  Comunisti Italiani.

Toti Costanzo

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Costanzo,
ci hanno segnalato il suo “articolo” sul blog “Aula rossa” o qualcosa del genere (sinceramente fino a questo momento ne sconoscevamo l’esistenza).
Di solito (e ci hanno tentato in molti, ci creda) evitiamo di rispondere alle provocazioni di basso profilo, specie se queste arrivano da soggetti politici insignificanti o avulsi dal territorio.
Notiamo, con disappunto, che la sua analisi politica è caratterizzata da entrambe queste condizioni.
Lei, da cittadino italiano, ha tutto il diritto di esprimere le sue opinioni, per carità.
Ma sarebbe onesto e corretto da parte sua se lo facesse con elementi più consistenti e non basandosi solo su amicizie e conoscenze personali, limitate tra l’altro ad un solo candidato, il suo “compagno” Giuseppe Cammilleri.
Lei fa analisi politiche basandosi sul “per sentito dire”, come ammette lei stesso. Complimenti.
Vede, Costanzo, Lei fa riferimento ad una nostra interrogazione sull’uso improprio della fascia tricolore da parte dell’allora assessore Antonia Romeo. E lo fa citando “Morti innocenti, quelli, umili contadini , donne e bambini vigliaccamente assassinati dal banditismo politico e dalla mafia”. Cita i morti innocenti come se noi li disprezzassimo, o come se a noi non importasse nulla. Come se il nostro intervento riguardasse la storia dei Comunisti Italiani o i fatti di Portella delle Ginestre e non invece l’uso scorretto di un simbolo dello Stato.
La sua scorrettezza politica qui raggiunge l’apice. Se ha tempo vada a leggersi la nostra interrogazione. Scoprirà che il nostro intervento è relativo al totale disprezzo delle regole da parte di un rappresentante delle istituzioni (mi sembra superfluo in questa sede spiegarle che la fascia tricolore va indossata con decoro e che essa può essere usata solo dal sindaco o, per motivato impedimento, dal vice sindaco. Ruoli che la Romeo non ricopriva. Inoltre, la fascia tricolore rappresenta tutti i cittadini e non deve essere usata nella rappresentazione di simbologie attinenti una determinata fazione politica.)
Ma torniamo alla sua analisi sui candidati a sindaco.
Lei attacca il candidato Gallina “sempre di centro e di destra” ed elogia il “compagno Cammilleri”.
Evidentemente non sa (o finge di non sapere) che la candidatura del suo “compagno” è sostenuta principalmente dal PDL (si, proprio il partito di Silvio Berlusconi), con tanto di simbolo e lista. A questo punto non pensiamo di dire una falsità agli amici di Partinico nel comunicargli che Toti Costanzo appoggia un candidato del PDL.
Tralasciamo ogni commento sui personaggi “storici” che sostengono Cammilleri, il quale, tra l’altro, aveva pure flirtato con il suo amato Briganò, poiché la concezione del suo “compagno” è pressappoco questa: “Per ora pensiamo a vincere, poi se ne parla. Tutti dentro”.
Vede, Costanzo, abbiamo voluto risponderLe nonostante, non ce ne abbia, le sue valutazioni politiche su Terrasini sono pari a quelle di un venditore di bibite lungo il lungomare Peppino Impastato.
P.S. Si tenga pure i suoi consigli per le letture.

Progetto Henri d’Aumale Terrasini

sala rossa ha detto...

Carissimo Gallina devo ammettere con franchezza che non pensavo di suscitare in Lei cosi' forti sentimenti di esplicito dissenso che a volte ( me lo consenta) scantonano in qualcosa che nulla ha a che fare con lo “stile” ( non certo quello letterario) che caratterizza la personalità di chi scrive nell'affrontare , anche in maniera fortemente critica, un qualsiasi problema che viene posto e su cui si ha il diritto di potere manifestare il proprio dissenso .E la questione dello “stile” in politica non é cosa secondaria se si ha la giusta velleità di potere guidare una comunità di uomini e donne. Scriveva il conte George-Louis Leclerc che “le style c'est l'homme” e, penso che l'argomento ,volendo, potrebbe anche diventare oggetto di eventuale approfondimento “nell'Aula Rossa” di cui Lei ha solo oggi ha avuto contezza. Ma di questo errore nominale ,La prego, non se ne faccia un cruccio in quanto ciascuno di noi -noi sicuramente, ma penso che anche Lei sia del nostro parere – non penso abbia la presunzione che quel che si scrive debba, per forza, superare i confini territoriali che delimitano le nostre modestissime comunità . Per cui Lei non ci conosceva ma noi che, al contrario pur essendo “soggetti politici insignificanti ed avulsi dal territorio”, conoscevamo molto bene i suoi scritti, le sue interrogazioni, gli interventi all'interno del Consiglio comunale di Terrasini dentro il quale ha svolto per anni ,e in un dinamico quanto opportuno , sicuramente necessario e a volte anche repentino cambiamento ( “Solo i morti e gli stupidi non cambiano opinione “ disse James Russel Lowel), il ruolo di consigliere. E seppur propendiamo per il “compagno “Giuseppe Cammilleri per le ragioni che ho esposto e riconfermo , non posso che porgerLe gli auguri più fervidi perché i suoi giovanili e pruriginosi desiderata possano trovare esaltante approdo con ampia soddisfazione Sua e di tanti concittadini che sicuramente in Lei riporranno fiducia avendone stima e considerazione .

sala rossa ha detto...

Mi consenta ,dunque, una affettuosa battuta: che le uova ,assunte a simbolo della sua azione ,non si trasforminio in frittata prima del tempo e, invece, si possano schiudere con buona soddisfazione Sua e della trepidante comunità terrasinese . Però Le confesso che , appena letta la Sua, mi sono interrogato per comprendere fino in fondo il “perché” di una cosi' giovanile e veemente reazione a quelle poche ed insignificanti cose da me scritte. Non pensavo di offenderLa quando affermavo che ,avendone le possibilità, avrei preferito agli altri candidati -conosciuti , senza offesa, “per sentito dire”- il “compagno” Cammmilleri e non certo in ragione delle sue alleanze politicamente “spurie” quanto per le sue notevoli capacità di amministratore e di cui sono un modestissimo conoscitore , se non altro per ragioni di età e comune militanza .Mi perdoni, La prego, se aggiungo come il mio vecchio cuore “comunista” ,alla notizia della candidatura di Giuseppe ,é ritornato per un attimo a vibrare come ai vecchi tempi che Lei per Sua fortuna non ha conosciuto e cioé quando in coro gridavamo : “Addaveni' baffò”. Mi creda :non riesco neppure in una cosi' importante occasione a svestirmi del mio vissuto comprensibilmente non condiviso da Lei . cosa che non trovo né scandaloso né contraddittorio. D'altronde, e Lei me lo può ampiamente testimoniare visto i suoi trascorsi in F.I cioé il Partito di Silvio , che a volte IL TRASVERSALISMO può anche trovare una qualche giustificazione. Una volta si diceva: errori di gioventù e ai giovani bisogna perdonare quasi tutto . Ed io di formazione catto-comunista ,comprendo , giustifico e perdono . Non La voglio tediare ma intendo confermare , per ultimo, come le sue puntigliose citazioni di leggi e regolamenti a proposito dell'utilizzo della “fascia tricolore” oltre che argomentazioni giuridicamente indiscutibili penso – ma eventualmente mi perdoni se cosi' non é- che dava l'impressione di voler nascondere altro . Suvvia,carissimo Gallina, sia sincero, si confessi con me e lo ammetta perché ,alla fin fine ,non ci sarebbe nulla di male : si tratta,forse, di un mai sopito sentimento di un anticomunismo assolutamente consentito e giustificato in un giovane con i suoi trascorsi in formazioni politiche di centro e di centro destra?
Anch'io sono per un paio di P.S: a) che in una eventuale Sua elezione a Sindaco di Terrasini io possa godere del privilegio di potere gestire nei pressi di Cala Rossa ,meta dei miei giovanili scorribande ,un chiosco per la distribuzione di bibite accompagnate da qualche modestissima valutazione politica a favore dei passanti ;b)per le letture insisto: legga “I papaveri del professore” di Giuseppe Ruffino. Ne trarrà sicuramente grande giovamento la sua formazione politica in via di comprensibile quanto giustificato assestamento.Se poi la cosa non dovesse interessarla può sempre rivolgere la sua benevole attenzione ad un ancora inedito pamphlet :”Vita ed opere di Silvio” a cura dell'on. Giorgio Stracquadanio che ha fatto il percorso inverso dal suo: da Rifondazione a F.I. Senza ritorno. Con stima Suo
Toti Costanzo

Antonino Partinico ha detto...

Sempre restare al titolo del post,
" MEGLIO OGGI PEPPE CHE DOMANI LA GALLINA "

Sala Rossa ha detto...

Simpatico Antonino!
Sala Rossa