martedì 3 agosto 2010

MaxEZIO, OVVEROSIA T'INSEGNO COME SI FA AD ADERIRE AD UN PARTITO CHE NON C’E’!



Quando  pronunciò al microfono di don Pinuzzu la fatidica frase “Ci siamo messi insieme costituendo questo gruppo PER IL RILANCIO DELLA POLITICA  a Partinico!” fummo investiti da una ventata di freschezza, da un flusso potente di  benessere che partì dalla testa per arrivare  fino, come si suole dire volgarmente, “all’ugnu du’ peri”. Lo stesso benessere che Baconchi pare che provi quando disteso sul grande lettone di Putin ospita nella sua sontuosa dimora oltre che  intrallazzisti di ogni risma, le giovani donzelle, minorenni o maggiorenni che siano, e che ora si appellano “escort” e non più  “donnine allegre” e meno che mai con  quella definizione odiosa, volgare anche  se involontariamente razzista con la quale  la nostra generazione le definiva:  “pulle”.
Senza pensare, allora, che dietro quella vita si nascondevano, molto spesso, storie di  poveracce costrette, per vivere, a vendere i loro corpi. Certo le escort  baconchiane o le massaggiatrici bertolasiane di oggi non sono neppure paragonabili alle pulle alle quali, ultime, va tutta la nostra postuma solidarietà. Dunque freschezza come quando dopo una lunga giornata afosa, verso sera, incomincia  a spirare un venticello di ponente, venticello di ristoro che prelude alla speranza del domani ancora più ventilato  e dunque ristoratore. E mentre il consigliere comunale di Partinico maxEZIO@libero.it (è il suo nome d’arte col quale  potete dialogare tramite email)  parlava al microfono di don Pinuzzu nominando gli altri due commilitoni che con disprezzo di ogni pericolo si lanciavano nel vortice della politica militante  per costruire a Partinico una cosa che come l’araba fenice dove sia nessun lo dice cosa sia nessun lo sa, cioè il  Movimento “Verso il Partito nazionale”, noi mascalzonescamente, dissacratori e volgari comunisti  dicevamo a noi stessi: “Ma come, Ezio, dopo due anni di silenzio assoluto per il voto che avevi  fatto  forse a causa della tua insperata elezione e mentre eri proprio alle soglie di battere in Consiglio il record d’un parru mancu si mammazzi detenuto ancora ad oggi  da don Vituzzu, proprio ora hai rotto l’indugio? Ma ti rendi conto che il tuo silenzio era prezioso come il sangue di S.Gennaro?” Dunque maxiEzio al microfono rompe il silenzio e, finalmente, fa vibrare le corde vocali come quando Ulisse fece vibrare il suo arco con il quale ad uno ad uno infilzava i proci rei di essersi impadroniti della sua casa, dilapidate le sue risorse, attentato all’onorabilità (si fa per dire) di Penelope. Un pò quel che fanno Sal Le Blond, l’assessore Bart(zel)Letta e i tre più tre di Nora Orlandi che si sono da due anni insediati nella casa comune di Piazza Municipio  e non ne vogliono uscire mancu 'a cannati. MaxEzio parlò e  fece conoscere il suo pensiero al popolo  prostrato. Et verbum caro factum est, et abitavit in nobis… . Fece conoscere, i proponimenti, le inclinazioni, i desiderata, le aspettative, i sogni, i bisogni, le illusioni, le speranze, le certezze, gli scopi, gli obiettivi, i traguardi di  là da venire di tre  giovani  politicamente vibranti che, saranno stati anche silenziosi ma hanno rappresentato sicuramente in questi due anni con totale accondiscendente complicità, lo zoccolo duro che ha contribuito a proteggere fatti, misfatti e malefatte di “Sal and seven boys”. Ma don  Pinuzzu, sornione, incalzava maxEzio con altre incisive domande al punto che s’impappinò, balbettò, perse il filo e stava per desistere quando don Pino gli diede un aiutino che lo salvò quantomeno dagli sberleffi televisivi. “Dunque - disse don Pinuzzu - voi anticipate i tempi nel senso ca pigghiati ‘u corpu avanti anche se aderite, però, ad una cosa che non esiste. Significa, forse, che tutti hanno un assessore e voi che siete in tre, come nella canzone di Domenico Modugno nel musical “Rinaldo in campo”, anche voi ne chiederete almeno uno  e, per questo scopo, avevate bisogno di un Partito?”. MaxEzio barcollò come colpito da uno di quei razzi mortali che gli israeliani tirano giornalmente sui quei quattro sfardati di palestinesi ammassati sulla terra di Gesù. Tacque e non parlò più. L'intervista finì così, come si suole dire, a frisca e p.... Ordunque  alla luce della recente collocazione di maxEzio e degli altri due colleghi nel Partito che non c’è ma che loro, sperano, ci sarà, vediamo di ridisegnare una  mappa  aggiornata del Consiglio comunale di Partinico notorio luogo e ritrovo di tanti buontemponi che sono interessati ai problemi della città come noi agli studi di filosofia teoretica. Mappa, però, che tuttavia va presa col benefico dell’inventario in ragione dei repentini cambi di casacca, di trasferimenti, delle nuove allocazioni, delle scelte, dei salti, dei volteggi di consiglieri eletti  nelle liste civiche che vollero Le Blond a palazzo di città. Sal, Bart(zel)Letta e Kate "consula comu voi sempri cucuzza è" sono, 'a mmoriri, con sant’Antonello amato amato, amato sempre e di Maria;   don  Vituzzu sonocometumivuoi  cerca, come Totò casa (politica s’intende); Antonellina oggi più di ieri e meno di domani  con don Vincenzino Liolà; Jhonny ‘a ccu runa e ‘a ccu prumetti ma sfui comu n’ancidda ,si lavi ancora a pinsari; Giacomino fedele sempre nei secoli e don Peppino ,di nomina recente ,con Nucciteddu che a sua volta è con la signora Caronia deputata al Parlamento siciliano, attiva e dinamica e soprattutto allenata nel salto da una poltrona all’altra dell’emiciclo di Sala d’Ercole. Questo il quadro ultimo recente nel nostro Comune . NNI VULITI CHIU’?


Sala Rossa !

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