giovedì 18 marzo 2010

SURCI CU LA CURA LONGA



Devo ammettere che tutte le volte che mi capita di ascoltare le esilaranti interviste ( come quella di ieri )che Pino Maniaci fa al Sindaco di Partinico, riesco a restare sconvolto dalle sconvolgenti dichiarazioni che rilascia il giovane( senza offesa!) Lo Biundo. Lo Biundo è , a modesto parere di autorevoli esponenti della politica locale , un giovane politicamente cosi’ “infantile” che più infantile non si può. Ovviamente sono tanti , al contrario, coloro i quali contestano questo giudizio perché affermano che il Sindaco sarà anche infantile e giovane ma già “ avi ‘a cura longa quantu chidda dun surci “ nel senso che della vecchia politica (chidda propriu fraricia) ha ereditato tutto. Tradotto significa una capacità smaliziata di amministrare al punto da fare impallidire tanti vecchi tromboni della prima repubblica sul piano della capacità clientelare . E qui’ a citare fatti ed avvenimenti a tinchité ,e che non elenchiamo tutti perché noi l’abbiamo già fatto nell’ultimo numero di Sala Rossa : trucchi e trucchitti vari per affidare beni comunali (immobili, aree pubbliche , impianti sportivi e via di seguito) a clienti del passato e clienti del futuro . A proposito non sarebbe male se si potesse capire questa società cui è stato affidato per 10 ANNI (dicasi dieci) l’impianto sportivo della 3° zona PEEP ,il “ Ninni Cassarà” , quando è stata costituita e da chi,chi sono i soci,se è vero che sarà trasformato in un complesso con tanto di bar, panineria, pub, musica e divertimento ovviamente dietro corrispettivo pecunario ?Una vera e propria attività economica del tipo "Cantina" .E’ vero ,oppure no, che la pratica del tennis rappresenterebbe soltanto l’espediente per potere realizzare tutto il resto ? Una specie, cioè, di cavallo di Troia? D’altronde qualcosa di simile non è già stato anticipato nell’annesso impianto di pattinaggio al lato est del pallone tensostatico in barba ad ogni legge ? Il professore D’Orio, ad esempio, potrebbe dare all’opinione pubblica più precisi ragguagli su tali vicende che, si presume, siano di sua competenza ? E il personale comunale assunto con tanto di progetto finalizzato alla gestione e custodia degli impianti sportivi che fine ha fatto?Qualcuno potrebbe ,come si fa per il prodotti alimentari ,evidenziare “la tracciabilità” del loro percorso lavorativo? L’Assessore regionale ,signora Chinnici, magistrato e figlia di un eroe massacrato dalla mafia non ha niente da dirci a proposito dell'uso spregiudicato che del personale si fa dentro il Comune di Partinico? Ha bisogno di qualche dossier per inviare una ispezione e capire come vengono utilizzati ed anche "usati" i dipendenti comunali ? Ora, l’elenco degli interrogativi potrebbe continuare senza fine cosi’ come recitano le parole della canzone del compagno onorevole Gino Paoli : “ Senza fine tu trascini la nostra vita…non hai ieri non hai domani,tutto ormai è nelle tue mani ,mani grandi senza fine….” Ma non solo nelle mani di Lo Biundo ma sopratutto del suo “giro”.
Ma ritorniamo all’intervista. Sulla vicenda del doppio documento dell’UDC pervenuto nelle mani di Maniaci e in cui ”qualcuno” infantilmente cancellò una firma per sostituirla con quella dell’on. Antinoro che , cosi’, lo accreditava ancora quale commissario straordinario della locale sezione dello scudo crociato quando tutti sapevano che il suo incarico durò lo spazio di un mattino ,Lo Biundo cercò di svicolare appellandosi alla sua serietà che sebbene giovane poteva dare punti ai “vecchi” della politica . E qui’ non si comprese bene quali fossero i soggetti cui faceva riferimento e devo dire che, giustamente, Pino Manici non volle infierire. Si trattava di chiederne nomi ed anche cognomi oppure farne l’identikit. Ovviamente escludendo Enza Maria Romano della quale Lo Biundo ha tessuto, giustamente, le lodi di persona seria e politicamente qualificata il resto fu abbastanza comprensibile. E infatti tutti abbiamo compreso a chi Lo Biundo si volesse riferire .Ma Pino lo incalza con un’altra delle sue stringenti domande : “Sindaco , se non fosse per l’opposizione e per l’altro pezzo dell’UDC non si potrebbero celebrare consigli comunali . I suoi non ci sono quasi mai perché preferiscono occuparsi della loro professione…..” . E qui’ l’ingenuo “infantilismo ” di Lo Biundo esplode come i mortaretti alla fine delle celebrazioni degli imminenti festeggiamenti al nostro S. Giuseppe.Parla e parla superando lo scoglio di intrusioni verbali di Pino che cerca di frenare questo fiume in piena e ,piuttosto che prendere atto di questa situazione divenuta anche incresciosa, tenta la strada di un giustificazionismo ad oltranza nei confronti di quanti non sono difendibili se non altro perché i cittadini gli hanno, col voto, assegnato, un preciso ruolo che è quello di occuparsi per prima cosa dei problemi della nostra città e non dei propri attraverso ,soprattutto ,la presenza ai lavori del Consiglio comunale. Lo Biundo raggiunge l’apice della sua “maturità politica” spiegandoci che “ non c’è necessità alcuna che i consiglieri siano sempre presenti. Basta che lo siano nei momenti importanti “ E qui’ a citare quali, nei trecentosessantacinquegiorni, sono quei i momenti : “ L’approvazione del Bilancio, le variazioni dello stesso, qualche altra delibera di interesse” .Cioè per il Sindaco i cittadini avrebbero eletto dei consiglieri comunali solo perché costoro possano svolgere il loro importante ruolo quattro,cinque volte l’anno!Se non l’avessi sentito con le mie orecchie non avrei mai creduto che un giovane, uno che è stato consigliere comunale fin dall’anno duemila, che ha anche ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio , che avrà in tutto questo tempo ben compreso l’importanza di quella funzione politica ed anche sociale possa esprimersi cosi’ solo per giustificare l’ingiustificabile. Cari lettori , condividerete con noi che siamo messi proprio bene.
Toti Costanzo

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