mercoledì 27 gennaio 2010

PER VINCERE "L'IMPOTENZA" DI LO BIUNDO? CI VUOLE ANCHE UN TOTAL ORGANIC CARBON !

Volano gli stracci. Preso da sacro furore ambientalista il Sindaco Lo Biundo non appena viene informato che il TOC (Total Organic Carbon) cioè il dispositivo che dovrebbe stabilmente verificare la qualità delle acque di lavorazione della distilleria e che si immettono dentro il torrente Puddastri, non è in funzione perché guasto, tuona contro l’ufficio che si occupa di tutela ambientale. Seduta stante chiede una relazione sulle ragioni del guasto e chiede anche le dovute giustificazioni, affida la materia al Direttore generale e dà tutto alle stampe perché si sappia che lui sulla questione non intende arretrare di un centimetro rispetto agli impegni assunti con gli ambientalisti alcuni giorni or sono. Peccato che poi si scopre come la titolare della distilleria non abbia alcun obbligo di collocazione del congegno e l’ha voluto fare per eccesso di zelo nei confronti del Comune. Ma la soddisfazione per quest’attivismo inusitato in un persona come Lo Biundo che ha dichiarato in tivvù coram populo di “essere impotente sulla questione della distilleria” fa sorgere in noi malpensanti e che non ci accontentiamo della parole ma dei fatti, qualche sospetto. E cioè addossare agli uffici le responsabilità e, come Pilato, cercare di lavarsi le mani. Un'arte millenaria su cui si sono forgiati fior di governanti di quarto ed anche quinto livello. Cosa diversa è manifestare concretamente con i fatti come della questione distilleria Lo Biundo s’intenda occupare. Ad esempio: perché il TOC – come fu sempre chiesto ai tempi di Motisi - continua ad essere collocato all’interno e non all’esterno della distilleria? Ciò consentirebbe al Comune, IN OGNI ISTANTE, di verificarne la funzionalità. E poi, ci vuole spiegare le ragioni per cui non è intervenuto per obbligare, durante la vendemmia, che le vinacce venissero ben stoccate a regola d’arte e dunque protette e non, invece, lasciate sostanzialmente all’aperto come era sempre avvenuto nel passato? E ci dice le ragioni per cui ancora ad oggi la parte finale della condotta di scarico che sversa i reflui nel Puddastri non sia stata sollevata e quindi messa nella condizione di essere SEMPRE LEGGIBILE evitando di venire sommersa dalle acque torrenziali abbondanti soprattutto durante l’inverno? E non era, questa, una delle richieste pressanti che gli ambientalisti, attraverso Tele Jato, fecero in maniera pressante alla Giunta Motisi senza riceverne, però, mai alcuna risposta?
Sulla puzza abbiamo detto in un precedente post qual'é il pensiero di Lo Biundo. Per lui, tutore della salute dei cittadini, la puzza maleodorante, che i Sindaci più attenti stroncano con le ordinanze, non costituisce un problema. E quì bisogna dare ragione a Pino Maniaci quando invitava i cittadini a denunciare oltre che la distilleria anche Lo Biundo il quale, detto tra noi, “s’à scotula” ritenendo che quello non sia suo compito. E allora appare del tutto evidente che il Sindaco sostenuto dai suoi legali, quelli che ha ereditato da Motisi a pagamento e quelli che hanno sostenuto la sua elezione, approfondisca meglio i suoi compiti in materia di emanazione di ordinanze contingibili ed urgenti ponendo fine ad un processo negativo provocato dai fumi maleodoranti che, in alcuni giorni, diventano insopportabili.
Se non lo fa chiederei di sapere in che cosa Lo Biundo si distinguerebbe da Giordano e da Motisi. Dal fatto d’essere più giovane ed innegabilmente anche più belloccio? Ma noi abbiamo bisogno di governanti e non certo di modelli per sfilate di moda.
Ultima annotazione: c’è qualcuno che riesce a spiegarci il ruolo dell’Assessore al Territorio Vito D’Amico (oltre quello di perseguire caparbiamente la realizzazione della Policentro dopo averla osteggiata) sulla “questione “ Bertolino e, specificatamente, sui problemi urbanistici e di tutela ambientale? Ci dice, per favore, ad esempio, a che punto è il progetto di discarica per inerti in località “Ponte finocchio” in quel di Alcamo? E cosa intende farne dell’area antistante il cimitero (lato ovest) che annualmente l’1 e il 2 novembre, con il consenso degli attuali amministratori, si trasforma in parcheggio abusivo a pagamento ed ora ritornato a pascolo, sempre abusivo, per i soliti cavalli da soma e da corsa? E l’area di proprietà comunale della terza zona PEEP contigua alla scuola materna? E ci dice qualcosa sul traliccio collocato dentro l’area di parcheggio annesso al Cimitero (cioé area di INEDIFICABILITA' ASSOLUTA) ed entrato in abusiva attività all’atto dell’insediamento di questa Giunta?
Per favore, fermiamoci per evitare di costringerli a pensare più di quanto possano. Tanto d' agire non se ne parla nemmeno.
Toti Costanzo

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