giovedì 15 ottobre 2009

SALVATORE LO BIUNDO,IL "KAMIKAZE"


Quando si concluse l’intervista di ieri rilasciata dal Sindaco a Pino Maniaci e che verteva sulla ripresa dell’attività della distilleria Bertolino ,confesso che sono accasciato su di una poltrona entrando in crisi al punto che i miei familiari si preoccuparono non poco non avendomi mai visto in quelle pietose condizioni per ragioni cosiddette “politiche” . Uno straccio. Mi sentivo uno straccio e sono entrato in crisi profonda .Crisi culturale, politica,intellettiva, antropologica,mistico-religiosa. In una parola una vera e propria crisi esistenziale. Svuotato,privo di energia, mi sono afflosciato come si afflosciavano i pupi siciliani di don Antonino Canino quando venivano colpiti, nell’ambito di un furioso combattimento , dalla durlindana e cadevano a terra ,esanimi. Alla fine mi sono guardato allo specchio e, tra me e me, ho pensato: “Ma ti rendi conto di “comu nni finiu”?

Ma cosa aveva detto Salvo Lo Biundo a Maniaci tanto da provocare il collassamento generalizzato dell’apparato cardio-vascolare, muscolare nonché il respiratorio ? Alcune cose che sintetizzo:

1) che lui nei confronti della Bertolino “era impotente”perché chiamava i Carabinieri i quali gli ripetevano “che il compito dei controlli dei reflui non era loro ma dell’ARPA”;

2)che lui l’ARPA la chiamava “ma l’ARPA nemmeno gli rispondeva”;

3)che contro la Bertolino “non c’era nulla da fare perché la magistratura le aveva dato sempre ragione “;

4)che i cittadini e Maniaci “ che sentivano puzza non potevano denunciare lui ma dovevano denunciare la Bertolino

5)” contro la Bertolino non voglio fare il kamikaze”;

E alla domanda di Pino: “ Se sei impotente perché non ti dimetti da Sindaco?”, la risposta fu immediata, folgorante, efficace come quando il pugile sferra l’ultimo attacco e vince il match. Dice Lo Biundo con fare malizioso e, addirittura, una punta di “sfottò” :” Se ti dimetti tu dal fare televisione mi dimetto da Sindaco . Ma siccome tu non ti dimetti non mi dimetto neppure io”.

Pino, effettivamente, subisce il colpo ed ha un momento di smarrimento .Tuttavia cerca di salvarsi facendo ricorso al “mestiere”ed insiste con le domande chiedendogli cosa stesse facendo per fronteggiare quel che potrebbe accadere con la messa in funzione del “fumaiolo” .E qui’ Lo Biundo diventa quasi paterno nei confronti di Pino e passando dal tu al lei dice :” Non mi faccia dire quello che sto facendo. Ma le assicuro che con i funzionari stiamo facendo qualcosina”.

Hai capito il furbacchione? Lui sta facendo “qualcosina” cioè “un’attigghiu”,una cosa piccola piccola per evitare , evidentemente, di fare alla Bertolino “’a bua”

Ora, però ,cerchiamo di ragionare seriamente. C’è la “puzza” ma Lo Biundo non denuncia i titolari dell’industria ma pretende che lo facciano Maniaci ed i cittadini. Come se i cittadini non l’avessero scelto anche per la tutela della loro salute .Dispone del Corpo dei Vigili urbani che può utilizzare come e quando vuole, cosi’ in altri tempi ed altri contesti politici è stato opportunamente e rigorosamente utilizzato per controlli continui dentro e fuori la fabbrica ,al punto che il vigile Rocco Lo Porto fu “quasi” sequestrato all’interno dell’azienda perché ,a detta della titolare ,non aveva il diritto di indagare . Con l’ultima Giunta Cannizzo era stata costituita la SOA (squadra operativa antinquinamento composta da un tecnico, due operai ed un vigile urbano) che aveva il compito si scavare,ispezionare i collettori ed i pozzetti,controllare permanentemente i reflui che affluivano al depuratore, monitorare i corsi d’acqua specie il Puddastri ed il Carrozza, e nessuno conosce quale fine abbia fatto. L’ARPA , cioè l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, non risponde alle sue chiamate ( nel senso che nemmeno “lo ca…lcola”) e lui piuttosto che denunciare per omissioni l’Agenzia si lamenta che non gli danno ascolto. Si sente impotente e sostiene che lui non vuol fare il kamikaze come se a rappresentare con dignità il ruolo che gli è stato affidato da buona parte dei suoi concittadini facendo rispettare le leggi sia come andare in guerra .Imporre lo stoccaggio delle vinacce in luoghi protetti, o controllare se la distilleria ha ottemperato a tutte le motivazioni che portarono il giudice al sequestro degli impianti e chiuderla circa quattro anni ( ha riaperto non perché il tribunale avesse dato ragione all’industriale , come dichiara Lo Biundo ,ma perché quelle accuse di reato sono andate in prescrizione) forse pensa che non sia di sua competenza .Portare ad altezza adeguata lo sbocco nel Puddastri della condotta perché i reflui possano sempre ispezionarsi anche quando il fiume è in piena,cosa richiesta a gran voce da Maniaci in tanti servizi ritiene che se ne possa fare a meno .E si potrebbe continuare. Un amico ,ieri, che aveva seguito l’intervista ebbe a dirmi : “Ma è proprio vero ca a Partinicu nun po’ fari chhiù scuru di menzannotti”?

Toti Costanzo

2 commenti:

Ignazio D.A. ha detto...

La materia della "TUTELA AMBIENTALE DALL'INQUINAMENTO" è propria dell'istituzione comunale che la esercita a mezzo del Settore Ambiente ( per la regolamentazione e gestione ) e del Settore Polizia Municipale ( per i controlli ).
Qui c'è un apposito Ufficio, costituito di recente, denominato appunto "Ufficio Tutela Ambientale" con a capo l'Agente Indelicato Antonina.
Tra i compiti del Settore P.M. elencati nel Regolamento degli Uffici e dei Servizi ci sono i "CONTROLLI AMBIENTALI" anche ai fini della prevenzione e della repressione dei comportamenti illeciti che costituiscono reato.
Vero è che il Sindaco è l'Autorità Sanitaria Locale, ma l'attivazione dei servizi di controllo ambientale è compito autonomo del Comandante della Polizia Municipale quale Ufficiale di Polizia Giudiziaria.
Pertanto, per fare quanto dovuto, non occorre certo il sacrificio del Sindaco "kamikaze"!
La verità è forse un'altra.
Poichè al Sindaco è demandato il potere d'indirizzo della molteplice attività dell'Amministrazione Comunale, non può escludersi che Salv Le Blond abbia disposto oralmente di ignorare la Distilleria e quel Funzionario si sta attenendo alle direttive ricevute.................

(Ignazio D.A.)

Anonimo ha detto...

Condivido quanto scritto da Ignazio D.A.in quanto abbiamo esperienza del ruolo che ha avuto a Partinico il servizio di Polizia Municipale quando a guidarlo , ad esempio, furono funzionari della tempra del dott. Giacomo Grillo . Non per niente lo stesso denunciò in più di una occasione la titolare della distilleria .Né va dimenticato il ruolo che ha avuto il vigile Rocco Lo Porto e che ho citato nel post cui Ignazio fa riferimento .Né si può tacere dei controlli rigorosi effettuati dall'Arma dei Carabinieri .Ha ragione Ignazio D.A quando sostiene che vi é l'autonomia della Polizia Municipale nell'intervenire a difesa della salute dei cittadini. Perché appare del tutto evidente che un Sindaco può anche essere un pavido e inchinarsi ai potenti di turno ma un uomo che veste una divisa, per il signifiato che a questa la legge affida ,NON HA BISOGNO DI "PRENDERE ORDINI" DA PARTE DI NESSUNO. Io non conosco l'attuale Comandante della Polizia Municipale ma ,penso, che seppur nominato dall'attuale Sindaco sarà nella condizione di onorare quella divisa e rispondere con l'azione a sostegno del ruolo che non il Sindaco ma LA CITTA' gli ha affidato e che a lui chiede e da lui vuole tutela.
Toti Costanzo