domenica 20 settembre 2009

CARO LO BIUNDO, E' LO STILE CHE FA L'UOMO


E’ risaputo che quando ad amministrare la nostra città fu Giuseppe Giordano noi comunisti non fummo teneri con lui e la sua Giunta . Le ragioni, assolutamente politiche, ci spinsero a costruire una forte opposizione, dentro e fuori il Consiglio comunale . Era, quello, il ruolo che ci aveva affidato il nostro elettorato. Di quella Giunta fu Assessore Salvatore Rizzo Puleo che oggi è in Consiglio in una posizione autonoma rispetto al suo Partito e, comunque, in PALESE opposizione a quest’Amministrazione. E ,quale oppositore, noi riteniamo che Rizzo Puleo abbia il diritto-dovere di esprimere forti critiche nei confronti di chi amministra specie se le critiche sono assolutamente motivate. La “politica” vuole, pretende da un lato chi decide e dall’altro chi critica. Questo semplice assioma ,che è nella comprensione anche dei bambini, pare non volere entrare nella testa di chi oggi amministra la nostra città .

Di Rizzo Puleo ,amministratore, siamo stati forti oppositori .Lui appartiene ad un parte politica che non è la nostra, ci divide una visione della società e, molto probabilmente, le soluzioni da dare ai problemi della stessa .Quindi, nessuno può rimproverarci d’essere “partigiani” e di intervenire, come si suole dire, per “partito preso”.

Ora si da il caso che il Consigliere ,nella sua qualità ma soprattutto nel suo DIRITTO, abbia sollevato nell’ultima seduta del Consiglio dure critiche all’Amministrazione comunale e in particolare critiche in relazione ad un’attuale organizzazione dei Servizi e degli uffici della macchina comunale. Disse ,in sintesi, Rizzo Puleo che questa Amministrazione, a suo parere, dovrebbe ridurre i Settori e ciò al fine di esercitare un’azione di risparmio economico per evitare che le casse comunali vadano al collasso e poi per razionalizzare meglio un rapporto tra i Settori e gli Assessori. Una dignitosissima opinione nell’esercizio del suo DOVERE di oppositore alla quale opinione ne andava contrapposta un’altra espressione dell’attuale governo della città in un confronto che poteva anche essere aspro, durissimo ma dialettico e, comunque civile e rispettoso dei ruoli . Rizzo Puleo non l’avesse mai fatto! Piuttosto che ottenere una seria e chiara risposta dal Sindaco gli fu sdivacato addosso una quantità enorme di contumelie, accuse del suo passato ruolo,di quel che fece e di quello che non fece, dei danni provocati alla città. Sconvolti dalla pesantezza e dalla virulenza delle parole di Lo Biundo ,che Tele Jato crudamente riproponeva , del suo non apparire almeno in quell’occasione il Sindaco di tutti e al di sopra delle parti -seppur anche un Sindaco ,ci mancherebbe, debba avere la sua opinione di contrasto che, però, va manifestata CON STILE , direi quasi con una certa SIGNORILITA’ e, soprattutto, NEL RISPETTO di quanti sono stati delegati a rappresentare interessi di pezzi della città dentro ed anche fuori il Consiglio comunale ,mi convinsi ancor più che l’elezione di Salvo Lo Biundo ha rappresentato un forte arretramento culturale ,una involuzione di tutti quei processi civili che negli anni si era faticosamente tentato di costruire .E’ ,solo, attraverso questa chiave di lettura, ad esempio che appare chiaro come sia possibile concepire che un bene come la Cantina Borbonica si possa utilizzare con finalità che farebbero inorridire qualunque Sovrintendente , affermare come ha dichiarato Bartolo Parrino al Giornale di Sicilia “che Partinico non ha un Archivio Storico” ,che a Trappeto ieri sera presso la palestra della scuola media dichiarare ,come ha fatto Lo Biundo ,che “Danilo Dolci era architetto,sociologo,scrittore: cioè un tuttologo”(sic!).

Sò di esprimere giudizi severi ,e me ne dispiaccio in quanto vorrei che quanti,oggi, hanno responsabilità di governo della nostra città abbiano SEMPRE conoscenza,rispetto per la storia della città e dei suoi patrimoni ,rispetto per le generazioni che hanno tentato di costruire con la lotta ,l’impegno , la passione e tanti sacrifici una comunità civile, tollerante, rispettosa, legale,liberata dalla mafia ma soprattutto dalla piccola e grande prepotenza, dall’arroganza e dall’ignoranza che ti prende e ti ti fa perdere il senso della misura, la dimensione delle cose, il valore delle parole e dei gesti. Chi governa, governa OGGI ed è oggi che deve dare le risposte che la società ed i problemi richiedono e per i quali ha avuto un mandato. Non serve, e comunque non li sottrae alle loro odierne responsabilità ,tentare d’intimorire ( o blandire come hanno fatto e tentano di fare in maniera infantile con altri ) con le contumelie l’avversario politico ,come è stato con il consigliere Rizzo Puleo o con altri consiglieri comunali che gli chiedono OGGI E A LUI conto e ragione dell’azione amministrativa. Io capisco l’irrazionale paura che Lo Biundo ed altri suoi piccoli satelliti hanno “del lupo comunista” perché (e in questo non gli dò torto) noi siamo ben altra cosa. Mi riesce difficile, però, comprendere le ragioni che lo spingono a litigare con quanti, come Rizzo Puelo tutto sommato hanno,o dovrebbero avere, una stessa idea della nostra società e dei meccanismi con i quali la si deve guidare .La capisco,non la giustifico e mi rendo conto , ancor di più ,del ruolo che noi abbiamo in questa nostra società . Piaccia oppure no a quanti , come Lo Biundo, ne vorrebbero una accondiscendente, accomodante,silenziosa, ossequiante,in una parola SENZA COLONNA VERTEBRALE dico, come soliamo dire dalle nostre parti : “ Caro Lo Biundo e satelliti vari,spiacenti ma non vi possiamo servire”.

Toti Costanzo

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