lunedì 29 giugno 2009

AVVOCATO PALAZZOLO SE NE VADA PERCHE’ E’ MEGLIO TARDI CHE MAI

Dunque, come era abbastanza facile prevedere, i nodi arrivano al pettine e si profila la fine della gestione dell’ATO rifiuti in quanto l’AMIA di Palermo in ragione dei crediti vantati (16 milioni di euro soltanto l’ATO di Partinico), ha presentato richiesta di fallimento per alcune Società. I debiti sono tali e tanti che non è possibile risolvere la questione anche se l’eclettico avvocato Palazzolo, Presidente del Consiglio di Amministrazione, chiede disperatamente ai Comuni di assolvere ai loro impegni che sono ,poi, quelli di pagare i relativi debiti contratti. A primo acchito tu puoi dire come l’Avvocato abbia ragione nel senso che se i Comuni non pagano , o pagano poco, i problemi non si possono risolvere .Ed, infatti, alcuni “innocentisti” dicono : “Ma se i Comuni non pagano ,allora che responsabilità si vuole attribuire al Consiglio di Amministrazione dell’ATO”? Il ragionamento potrebbe non fare una grinza però è chiaro ai “colpevolisti” - tra i quali annoveriamo noi stessi- che i Comuni non riescono a fare fronte agli impegni per una semplice ragione: i costi della macchina ATO sono diventati talmente spropositati - e non sempre giustificati- che neppure i 2,39 euro di tariffa a metro quadro ( una delle tariffe più alte fra tutti i Comuni della Sicilia) che disinvoltamente Lo Biundo e compagnia hanno appioppato per il 2009 sul groppone dei contribuenti partinicesi , riusciranno a sanare i debiti ammesso che tutti i cittadini siano nella condizione di pagare .E lo stesso problema accusano anche gli altri Comuni del circondario seppur a protestare con forza siano soltanto Balestrate, Montelepre e Giardinello mentre ,di converso, SOSPETTO il SILENZIO del Sindaco di Partinico. Infatti questo silenzio è d’oro nel senso che l’Avvocato Palazzolo qualche favore a Lo Biundo l’ha fatto come d’altronde a Motisi e al suo entourage tant’è anche quel Partito di ATO non ne parla mai. E l’Avvocato Palazzolo potrebbe confermare e dire ,ad esempio, di qualche consulenza affidata ad amici dello stretto “giro” del Sindaco di Partinico .

Ora noi che abbiamo avversato con forza l’esistenza degli ATO - e dunque continuiamo a chiederne lo scioglimento perché la gestione possa ritornare ai Comuni e sotto il controllo dei cittadini - tuttavia non è che siamo contenti che l’Avvocato Palazzolo e i suoi colleghi vengano esautorati per il fallimento della Società .Quel che dico potrebbe apparire contraddittorio con quanto sempre sostenuto. Lo spiego e dico che quel che frulla nella testa di chi amministra la Regione siciliana non è di accogliere (figuriamoci!) la soluzione che noi proponiamo ma quella di dichiarare il fallimento della Società,sollevare l’attuale Consiglio di Amministrazione e al posto di questo inviare un bel Commissario straordinario ,di quelli che essendo provvisori restano in carica vita natural durante in quanto ammanigliati col potere regionale e continuare osi’ all’infinito. Esattamente come si è fatto con i Consorzi di bonifica o con le ASL (un solo uomo al comando) e i cui risultati sono il fallimento della politica di gestione delle acque e la spartizione della torta miliardaria della sanità che quando va bene serve quale trampolino di lancio per gli Iacolino inviato a Bruxelles e quando va male finisce come fini’ con Manenti e gli Aiello . Cioè a fare il Commissario, statene certi, sarà scelto un ex deputato, ex Sindaco, ex assessore o ex di tante altre cose, tutti personaggi regolarmente trombati ma tutti rigorosamente fedelissimi alla “cosca politica vincente dei palermitani “ che coprirà il posto per assicurare potere e denaro. E allora, qualcuno potrebbe chiedere:”Ma ,dunque, allora voi comunisti se gli ATO non vengono estinti cosa volete?Volete che l’Avvocato resti o se ne vada “ ?La risposta penso di trarla dai ricordi personali

Era Sindaco di Partinico , se ben ricordo , il dott. Angelo Geraci(fratello di Gino e zio di Cola) che fu anche membro della Commissione provinciale di Controllo ai tempi della prima repubblica . Corrispondente del Giornale di Sicilia nel nostro Comune l’esimio prof. Vito Scaglione, eccellente educatore .La DC partinicese entra in crisi e allora si aprono i soliti scontri all’interno della maggioranza che , come è ormai risaputo , era costituita dal noto CAF locale . Qualcuno voleva far fuori Geraci e sostituirlo con altro sindaco .E allora il prof. Scaglione ,sicuramente un galantuomo ma ingenuo perché poco avvezzo ai “giochi” dei politicanti , preoccupato che il Comune sarebbe rimasto senza alcuna guida ,scrisse un pezzo che restò memorabile e che si “apriva” con la scritta a caratteri cubitali:” Signor Sindaco, non se ne vada!”.Era un sentito appello del cittadino più che del giornalista che riponeva fiducia in chi aveva la guida del Governo locale convinto che ci si doveva muovere sempre, come ripete Maniaci, per il bene della collettività . Noi,ovviamente, non siamo cosi’ ingenui da dire: “Avvocato Palazzolo non se ne vada” ma , al contrario, ci permettiamo di dire sommessamente:”Avvocato, ci ascolti .Si dimetta prima che ci pensino altri a farlo .Aggiunga la sua voce critica a quella nostra,ammetta che gli ATO sono dei carrozzoni che vanno eliminati e che i Comuni hanno il diritto a non pagare. Sposi la nostra causa, si metta insieme a noi anche per difendere i padri di famiglia che nell’ATO hanno trovato insperata occupazione e che potrebbero essere riassorbiti dai Comuni dove un pezzo di pane è sempre più che sicuro. Li mandi tutti a quel paese prima che per lei sia veramente troppo tardi. Lasci stare i preannunciati scontri televisivi con altri o con noi che abbiamo il gravissimo difetto di dire la verità e lasci stare le assemblee plenarie con i consiglieri comunali per difendere l’indifendibile ! E si ricordi di quel famoso ma banalissimo detto che lei conosce, e che mi piace ricordare ,il quale recita come sia preferibile vivere un giorno da leone che cento da pecora . Ed io, sono certo che con la grinta che si ritrova lei essendo anche monteleprino ,leone potrebbe esserlo davvero”.

Toti Costanzo

1 commento:

Primo M. ha detto...

Penso che sia ancora valido il seguente commento, postato da AGOSTINO J.C. sul blog il 27 maggio scorso, a proposito dell'invito alle dimissioni fatto da Toti Costanzo all'avvocatopalazzolo :

AGOSTINO J. C. ha detto...
L'Avvocatopalazzolo non è uno che può prestare orecchio all'invito di Toti Costanzo alle dimissioni.
Perchè a forza di sentire dire che "l'Ato è un carrozzone politico" gli si sono rotti..............i timpani! Cosa che non gli impedirà di restare attaccato alla poltrona ben pagata (regalatagli dall'ex partito di Forza Italia )fino alla auspicabile rivoluzione popolare, cioè fino alla fine degli ATO.
Ma di necessità virtù. Non certo perche ormai è diventato sordo, ma in questo caso, vale il noto proverbio " quannu l'amicu nun senti a prima vuci è signu chi lu discursu nun ci piaci "!
Quanto a Toti, resta sempre una "vox clamans in deserto" !

27 maggio 2009 18.05