giovedì 9 aprile 2009

IN MOLDAVIA VINCONO I COMUNISTI

Domenica scorsa nella Moldavia il Partito Comunista ha conquistato il Governo con più del 50% dei voti e 62 deputati, cioé la maggioranza assoluta di seggi del Parlamento. Questo Paese dell’est Europa, e che era parte dell’ex Unione sovietica, ha una stupefacente somiglianza con la nostra Sicilia. Una forma quasi identica alla nostra isola (se la rotiamo di 90°) ed una popolazione di circa 5 milioni di abitanti. Ma le analogie con la nostra isola non finiscono qui. Il clima, influenzato dal vicino Mar Nero, ad esempio raggiunge in estate una temperatura che oscilla tra i 25 ed i 33 gradi cosa che favorisce lo sviluppo dell’agricoltura e nella fattispecie della produzione vinicola. Eccellenti, ad esempio, gli spumanti ed i liquori mentre è notevole lo sviluppo di altre coltivazioni e dell’allevamento. Anche la popolazione della capitale Chisinau, 780 mila abitanti, è sostanzialmente equivalente a quella della città di Palermo. La Moldavia, dunque, è una repubblica parlamentare, fa parte del Consiglio d’Europa e della Nato, delle Nazioni Unite, del Fondo monetario internazionale, della banca Mondiale e della banca Europea per la ricostruzione. La popolazione è in maggioranza di etnia rumena e la lingua di ceppo neo-latino, il moldavo, ne è una variante. L’industria è poco sviluppata e si concentra attorno soprattutto alla capitale mentre l’agricoltura è diffusa su di un terzo del territorio. Tuttavia il risultato elettorale che supera quello della legislatura precedente, 46% dei voti, ha scatenato proteste contro il Presidente Voronin accusato di brogli elettorali. Tale accusa viene respinta anche da una apposita commissione di osservatori internazionali mentre appare sempre più evidente che le proteste contro il Governo provengono da gruppi nazionalisti di etnia rumena che vorrebbero la ricongiunzione della Moldavia alla Romania. Il Governo ha notificato agli ambasciatori rumeni di lasciare il Paese in quanto indesiderabili. Il Partito Comunista Moldavo è filo europeo.

La Redazione

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Sala Rossa,
io sono citadina moldava, da anni residente in Italia.
Dunque vengo da un paese attualmente autodefinito comunista; ma quello che posso garantire io con certenza, che di comunisti nella Moldova non c'è traccia!
Le mie parole possono essere confirmate dai miei conazionali, che purtroppo non mancano qui, spinti ad emmigrare dalla poverta e miseria.
Quelli che si definiscono comunisti nel mio paese non sanno cosa vuol dire stato sociale, sindacati, diritti dei lavoratori etc.Non ho mai visto nel mio paese una manifestazione dei sindacati, nonostante a salari miseri rispetto ai prezzi alti, le condizioni precari di lavoro,nonostante alla mancanza del diritto alla salute etc.Non ho mai visto un nostro comunista di andare in fabrica per parlare ad un lavoratore, ho di andare nelle aziende agricole per parlare ai contadini di loro diritti civili.Solo in campania elettorale lo fano; con tanto di vuote promesse. Parlano bene, con esperienza aquisita da deceni eni tempi sovietici.Ai pensionati, per esempio, promettono di aumentare la pensione; ed è vero che l'hanno leggermente aumentata 8 anni fa, ma lo avrebbe fatto qualunque arrivasse al potere.Si rivolgono anche alle persone di etnia diversa di quella moldava(oltre 30% della popolazione!!!), spaventandoli con pericolo di unione alla Romania.Ci tengo a precisare che nel nostro passato, quando erano al potere i democratici, è stato fatto un referendum su questo temma: unirsi o no alla Romania; il resultato usito fuori era che la popolazione allora non voleva l'unione e nessuno ha procedutto all'unione forzata.Dunque basta spaventare i russi e ucraini che vivono sul nostro teritorio che l'opposizione farà annessione.
I veri comunisti io li ho conosciuti qua, in Italia, nel vostro cosi definito imperialismo.
I veri diritti ce li avete voi(biatti voi !).E vero che avete lottato per deceni ad avere tutto ciò, con grandi sacrifici, e forse meritati e sperato ad ottenere di più.Quello che stiamo cercando di fare noi ora.Ma è tanto difficile, e le difficoltà aumentano anno per anno.
Quelli che considerati voi comunisti hanno messo le mani su quasi tutti gli affari nella Moldova,soprattutto affari sporchi; i loro concurenti sono stati distruti.Cosi il mio paese divieni un pase dove letteralmente LO STATO=MAFIA.Dove si compra e si vende tutto, e quello che costa di meno è la vita umana e l'anima.
Non lasciatevi ingannare dai lozunghi dal contenuto tanto conosciuto a voi, guardate che cosa davvero si nascondi dietro a tutto ciò.
Con tanto rispetto.
Greta.

Anonimo ha detto...

Carissima Greta, ovviamente non ci permettiamo di mettere in discussione quel che hai scritto a proposito del tuo Paese che hai dovuto lasciare perché spinta dal bisogno di lavoro . Noi abbiamo pubblicato nel post che "In Moldavia vincono i Comunisti" ma non abbiamo inteso esaltare, per questo, il ruolo che i Comunisti hanno in quel Paese. Né possiamo dubitare del fatto che li' esistono condizioni di vita assai modeste in ragione ,anche ma non solo, della sua economia fondata sopratutto sull'agricoltura ,con pochissime industrie e nel quale il turismo, ad oggi, é quasi sconosciuto anche perché il tuo Paese non ha alcuno sbocco nel mare e quindi limitato nei flussi . E' vero quel che dici: non basta definirsi "comunisti" per avere a cuore gli interessi dei lavoratori .Ed é pur vero che la storia dei Comunisti italiani é ben diversa di quanti hanno vissuto l'esperienza del sistema sovietico. Tuttavia oggi il tuo é paese più libero del passato anche se povero,dove é possibile che il popolo possa scegliere chi lo debba governare. Il popolo che vota, il popolo che se vuole si può organizzare con i sindacati per difendere i diritti dei lavoratori . Allora bisogna battersi perché i processi della democrazia nel tuo Paese possano avanzare, chiedere conto e ragione a chi governa di quel che fa e sopratutto di quel che non fa ,organizzare le manifestazioni contro quanti tradiscono i principi della solidarietà, della giustizia sociale , della democrazia. Vedi carissima Greta, noi comunisti italiani ci siamo sempre battuti per i lavoratori e continuiamo a farlo perché convinti che l'uomo non debba e non possa sopraffare gli altri. Il 25 aprile per noi é Festa. Nel 1945 ci siamo liberati dal Fascismo, dalla dittatura cosi' come voi vi siete liberati da un sistema oppressivo fondato sulla forza della violenza dello Stato. Oggi,però, siete più liberi ma non commettete l'errore di affidare il Potere politico a chi ,come in Italia, si arricchisce alle spalle dei lavoratori,ai berlusconi moldavi ,se ce ne sono. Quelli sicuramente non faranno mai i vostri interessi. Dai Comunisti che sono al Governo del tuo paese dovete pretendere che lavorino ed operino a favore di tutti voi sopratutto delle nuove generazioni .Ad ogni buon conto, se vuoi, vieni a trovarci in Sezione per discutere e perché, anche noi, possiamo conoscere delle realtà come quella del tuo Paese della quale, sicuramente, non abbiamo una idea chiara e limpida come la puoi avere tu che in quel Paese sei nata e vissuta.
Affettuosamente Rifondazione Comunista di Partinico