giovedì 11 dicembre 2008

SUI CANONI IDRICI, ACCANIMENTO "TERAPEUTICO"

Nel giro di pochi giorni si sono verificati a Partinico due avvenimenti che intendo sottolineare.
Il primo: la convocazione del Consiglio comunale e l'approvazione, da parte della maggioranza che sostiene Lo Biundo, di un provvedimento che ha assemblato 4 anni di canoni idirici(2004, 2005, 2006, 2008) in una unica notificazione e, a detta del consigliere Nicola Degaetano (Giornale di Sicilia del 09/12/08) non solo per ragioni di risparmio ma per evitare le prescrizioni. In sintesi si tratta di pagare in 3 anni, articolati in 12 rate trimestrali, la sommatoria del costo dei quattro canoni degli anni citati. Una somma, cioé, che va dai 683 euro per un solo componente di un nucleo familiare, agli 825 per un nucleo composto da due a quattro componenti, di 1002 euro per una famiglia composta da più di cinque persone. Noi diciamo che anche questa Giunta esercita sui contribuenti e per i canoni idrici una forma di vero e proprio "accanimento terapeutico".
In sintesi ogni 3 mesi un pensionato al minimo che vive solo dovrà pagare 53 euro e 20 centesimi mentre la famiglia con oltri 5 componenti (in genere si tratta di famiglie numerose con redditi individuali quasi inesistenti) ogni 3 mesi dovrà pagare 83 euro e 50 centesimi. Tutto ciò si verificherà mentre i cittadini , e non sono pochi, non sono riusciti ancora a pagare i canoni degli anni precedenti e, dal 2009 con il passaggio all'APS ( ACQUE POTABILI SICILIANE ) la Società privata che gestirà i servizi idrici di tutti i Comuni della Provincia di Palermo, dovranno anche pagare le fatture che questa Società emetterà.
Noi non abbiamo avuto la possibilità di seguire il dibattito del Consiglio. Abbiamo appreso, però, che la minoranza, o se si vuole l'opposizione, aveva proposto una maggiore rateizzazione per alleggerire il costo dei servizi richiesti. Una proposta, a mio avviso, di buon senso, che non ha trovato, a quanto pare, disponibile l'Amministrazione comunale e la sua maggioranza.
Eppure all'interno di questa maggioranza vi sono Consiglieri comunali che svolgono l'attività professionale forense mentre, notoriamente, vi sono anche alcuni giovani avvocati molto vicini al Sindaco Lo Biundo. Questi professionisti, sicuramente, conoscono il cosidetto DECRETO MILLE PROROGHE e più specificatamente l'articolo 36 della Legge 28 febbraio 2008 n. 31 il quale consente agli agenti della riscossione, su richiesta dei contrbuenti, di ripartire il pagamento delle somme dovute e iscritte a ruolo fino ad un massimo di 72 rate mensili. In sintesi la maggiore rateizzazione (cioé la riscossione in 6 anni) non avrebbe intaccato gli interessi del Comune e avrebbe agevolato i contribuenti che, vivono, in una situazione oggettiva di crisi economica e di gravi difficoltà. All'Amministrazione Lo Biundo il nostro Partito chiederà di articolare la riscossione in 6 anni e con un meccanismo concordato con gli utenti che possa agevolare coloro che hanno, oggettivamente, difficoltà nei pagamenti.
Ad ogni buon conto e per quel che ci riguarda continuiamo a sostenere che i canoni idrici degli anni precedenti (a partire dal 1999) sono illegittimi nel senso che é stato abbondantemente accertato che sia Giordano, che Motisi ed ora anche Lo Biundo hanno fatturato con costi superiori rispetto a quanto i cittadini avrebbero dovuto pagare.
Anzi, va detto di più e cioé che le fatture, così come si sono espressi in diverse occasioni i Giudici di Pace del nostro tribunale vanno ridotte e, tanto per citazione, vi é addirittura una sentenza del 30/05/2007 relativa alla causa civile n.255/2007 con la quale il Giudice di Pace del mandamento di Acerra ha ritenuto di dare ragione al ricorrente in quanto "in mancanza di letturazione del misuratore idrico é illegittimo il CONSUMO PRESUNTO .
Cioé il consumo calcolato in maniera forfettaria, così come avviene da noi in quanto manchiamo dei contatori, sarebbe condizione di annullamento di tutte le fatture dei canoni idrici.
Il secondo avvenimento: il 17 di questo mese, pare che l'Amministrazione Lo Biundo trasferirà gli impianti dell'acquedotto comunale all'APS.
Allora noi ritenimo che questo processo non possa concretizzarsi o comunque, l'APS non POTRA' riscuotere alcunché FINO A QUANDO NON SARANNO RISTIPULATI I CONTRATTI CON GLI UTENTI TRATTANDOSI DI NUOVO GESTORE (per avere, finalmente, un Ruolo chiaro e rispondente al vero) E SOPRATTUTTO FINO A QUANDO NON VERRANNO COLLOCATI I CONTATORI.
Lo chiederemo a Lo Biundo pronti ad aprire una forte vertenza CON RICHIESTA DI ANNULLAMENTO ALLA MAGISTRATURA se questa strada non sarà perseguita dall'APS, sicuri che dalla nostra parte troveremo i nostri concittadini.


Toti Costanzo

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