lunedì 1 dicembre 2008

TU HAI INCARICATO 4 PROGETTISTI? E IO NE' INCARICO 5!

Devo dire che questi "nostri ragazzi" non finiranno mai di sorprendermi. L'ultima sopresa é stata quella di ieri quando ho letto un ampio pezzo di Michele Giuliano sul Giornale di Sicilia e che riguardava il "costone" pericoloso della Collina Cesarò. Insieme alla notizia ho registrato la conquista, da parte dell'attuale Amministrazione, di un record assoluto appartenuto ad alcuni precedenti Sindaci quando, nel dare un incarico progettuale, erano riusciti ad assemblare ben 4 professionisti. E, appunto, per battere il record, bisognava, quanto meno, incaricarne 5.
Non ci riuscì Giordano, meno che mai Motisi ma i "nostri" non li ferma nessuno e, dunque, ne nominano, appunto, cinque di professionisti che si accontenteranno di qualche migliaio di euro per la messa in sicurezza del costone pericolante della Collina Cesarò e che mi costò, all'inizio degli anni '70 da Consigliere comunale che insieme al gruppo consiliare del PCI ci opponemmo con determinazione vincendo quella battaglia, la rottura dei rapporti personali e familiari con un Assessore dell'epoca il quale riteneva edificabili i terreni sottostanti proprio quelli sotto il costone che in parte gli appartenevano.
Storie d'altri tempi, storie di un primitivo ed istintivo ambientalismo in un'epoca che vedeva crollare pezzo dopo pezzo, come i pupazzi ai quali si spara al Luna Park, gli edifici più belli e più antichi della città insieme al conclusivo massacro dell'area attorno alla "cupola" che proteggeva le storiche sorgenti del "lago". Ora, c'é il rischio che si possa ricomciare con l'eliminazione dei vincoli urbanistici attualmente esistenti per quel che riguarda le zone "B". Sarebbe interessante conoscere il pensiero dell'ex Sindaco Gigia Cannizzo che Lo Biundo applaudì nel comizio finale e che per quei vincoli si battè con forza riuscendo a salvare non solo i "pezzi pregiati" rimasti in vita ma tante di quelle abitazioni di "burgisi" che hanno fatto la storia urbanistica di questa città .
Dunque la Giunta per il costone, ora, dispone di un parco-progettisti che, per assicurasi un incarico collettivo, hanno presentato una proposta di ribasso del 61,2 per cento (si, avete letto bene: il 61,2 %!) ricevendo alla fine del lavoro 40 mila euro da dividere in 5. Una somma che dal mio punto di vista rappresenta una vera umiliazione per professionisti (a prescindere dalla loro qualità) che hanno duramente studiato e le cui famiglie hanno investito per la loro professione milioni e milioni di vecchie lire. Ma si potrebbe dire: contenti loro ......
Tuttavia intendo fare qualche considerazione aggiuntiva. D'accordo sui tre professionisti locali. Sono giovani che vanno aiutati nel loro impegno ma, nell'occasione, mi chiedo quali siano le ragioni che, ad oggi, impediscono a questa amministrazione di dotarsi di elenchi con TUTTI i professionisti locali da utilizzare con una circuitazione che li possa vedere coinvolti in un processo di sviluppo del nostro territorio. Se non é stato fatto una ragione ci sarà e questa vorrei che fosse rilevata da altri per evitare di apparire il solito "politico" d'altri tempi un pò egualitario, alquanto demodé e che non comprende l'esistenza della logica di "quelli del giro".
Ma, nel prosieguo,vedremo.
Ora, quel che mi ha fortemente colpito é come nella cinquina ci siano i nomi di due ingegneri domiciliati, addirittura, in altre Regioni: gli ingegneri Amalia Pisacane e Luigi Pannicello.
Di Pannicello poco si sà ma di Amalia, in verità, quanto basta per vedermi rizzare i capelli sulla testa.
A prescindere che non si comprendono le ragioni che possano avere convinto questi professionisti "esterni" ad accontentarsi di un quinto di 40 mila euro (non ci pagheranno nemmeno l'areo, ammesso che saranno presenti) invitiamo i lettori a connettersi con i siti http://www.patrimoniosos.it/, "Positano my life" ed "é Costiera" (la costiera amalfitana). Troveranno come l'ingegnere Amalia Pisacane sia attualmente al centro di una bufera che ha visto rivoltare migliaia di cittadini contro un suo progetto relativo ad interventi da realizzarsi al Vallone Porto di Positano cioé di un'area protetta e di instimabile valore ambientale. Addirittura, vi sono dichiarazioni che parlano "di disastro" ambientale nel caso in cui quel progetto dovesse non trovare ostacoli per la sua realizzazione. Ma di ostacoli ne ha trovati tanti e l'ngegnere sarà costretta a rivedere tutto.
Non vorrei scerzarci più di tanto ma si potrebbe dire a Lo Biundo e compagni:"Ma i professionisti, li cercate propriu cu' 'a cannilicchia?"


Toti Costanzo

3 commenti:

Anonimo ha detto...

POSITANO -VALLONE PORTO. SOPRALLUOGO DELLA SOPRINTENDENZA DI SALERNO: IL PROGETTO VA MODIFICATO!!!
2008-08-06
WWF Penisola Sorrentina

COMUNICATO STAMPA


A seguito di incontro del WWF col Soprintendente capo di Salerno arch. Anna Maria Affanni, in cui si chiedeva la revoca in autotutela del parere rilasciato per le opere da realizzarsi nell’alveo del vallone Porto, viste le sostanziali contraddizioni rinvenute negli atti autorizzativi, nella giornata di ieri (venerdì 1 agosto) si è svolto un sopralluogo del Funzionario Responsabile di Zona della Soprintendenza arch. Rosalba de Feo congiuntamente agli altri enti convocati per l’occasione.
Oltre al WWF ed alla progettista delle opere erano presenti i responsabili del procedimento del Comune di Positano, della Comunità Montana e della Regione Campania …tra gli assenti l’Ente Parco dei Monti Lattari e i rappresentanti dell’Autorità di Bacino Destra Sele.
Dopo un accurato sopralluogo la Soprintendenza ha valutato i “lavori di sistemazione idraulico-forestale per la mitigazione del rischio da dissesto idrogeologico della rete idrografica del Vallone Porto” non compatibili e di impatto ambientale.
Purtuttavia trattandosi di opere di mitigazione del rischio già individuato dall’Autorità di Bacino Destra Sele la Soprintendenza non ha ritenuto di dover ritirare il parere positivo dato in conferenza dei servizi.
La Responsabile di Zona della Soprintendenza alla luce del sopralluogo effettuato ha comunque imposto la non realizzazione dei devastanti gabbioni e la realizzazione di precisi “rendering” che diano una visione certa delle opere da realizzarsi alla stregua di quelli prodotti dal WWF. L’ingegnere Amalia Pisacane, progettista e direttore delle opere, ha ritenuto che tali “rendering” potranno essere prodotti non prima di aver proceduto alle opere di pulizia dell’alveo…ovvero solo dopo aver accertato il reale stato dei luoghi col quale ci si imbatterà a seguito dell’asportazione della ghiaia e quant’altro dal letto del fiume, sarà possibile “visualizzare” le opere definitive!!!

In tale occasione è stato consegnato, all’architetto De Feo, il Progetto Esecutivo delle opere come esplicitamente richiesto dalla Soprintendenza con nota n.21732 del 29luglio2008 affinchè si ottemperasse alle prescrizioni date. Ma tale progetto- ha fatto notare il Presidente del WWF Penisola Sorrentina - non appare altro che la fotocopia del precedente!!!

Il WWF aveva inoltre evidenziato come il progetto prevedesse la costruzione di briglie e gabbionati che poggeranno direttamente anche sull’Antica Calcara, posta all’entrata inferiore del Porto, la cui peculiarità è data dalla presenza dei due bagnoli per lo spegnimento della calce, attualmente non visibili e sepolti dalla caduta dei materiali di risulta della rotabile Nocelle-Monteportuso…gli stessi materiali che hanno dato origine alla richiesta di finanziamenti per il progetto di cui sopra!!!
Nell’ottica di contribuire alla salvaguardia di tale preziosa testimonianza di attività protoindustriale ed evitare il suo parziale occultamento, tramite la costruzione di una briglia sulla parete d’ingresso e l’allocazione di gabbioni che ne altererebbero inevitabilmente il prospetto, la Soprintendente si è espressa anche in merito all’antica fornace per la calce chiedendo una particolare attenzione per le opere ad essa limitrofe.

Le opere si prevede possano iniziare non prima dell’autunno.
Il WWF ITALIA convinto dell’inutilità e del danno enorme delle opere che mancano di un reale Studio di Impatto Ambientale continuerà la sua battaglia in ogni sedi riterrà opportuna.

Sorrento 02-08-08

Anonimo ha detto...

Positano, Battaglia per salvare l'Oasi del Vallone

venerdì 24 ottobre 2008

Positano. Dopo mesi di battaglie delle associazioni ambientaliste, seguite quotidianamente con costanza e presenza fisica e mentale da Positanonews, questa mattina la CO.GE.NI. , ditta che ha vinto l´appalto per i lavori dell´oasi Vallone Porto, in Costa d´ Amalfi, due lotti appaltati rispettivamente dal Comune di Positano e dalla Comunità Montana Penisola Amalfitana per circa 250.000 euro, ha preso possesso dell´area. Ora i lavori potrebbero iniziare da un momento all´altro distruggendo, secondo gli ambientalisti, l´ecosistema di un´area di enorme valore naturalistico. Gli operai della ditta, accompagnati dalla progettista, ingegnere Amalia Pisacane, hanno apposto due cartelli, per i due rispettivi lotti, indicando i lavori che dovranno terminare entro l´inizio dell´estate del 2009. Ma la battaglia per salvare l´Oasi del Vallone Porto di Positano-Arienzo continua, dopo le numerose iniziative di cittadini, WWF, Italia Nostra , Legambiente, con una raccolta di firme e petizioni anche online, come www.firmiamo.it/positanovalloneporto, che nel complesso hanno superato le 2.000 firme, con appelli su you tube e su televisioni estere. "I lavori del Vallone Porto secondo il WWF non sono "in regola"...ovvero sarebbero illegittimi...in quanto non è stata effettuata una seria reale e scrupolosa Valutazione di Impatto Ambientale come invece prevede la Legge in aria sic - dice Claudio D´Esposito, Presidente del WWF Penisola Sorrentina -. E l´inizio dei lavori non promette certo meglio! Chi si è trovato a passare stamane sulla Meta-Amalfi, nei pressi dell´accesso al Vallone Porto, ha potuto ammirare le "acrobazie" degli operai che "saltati sulla ringhiera"...in cima al baratro...senza alcun casco e/o protezione si "allungavano" per posizionare il fatidico cartello di presa possesso dei luoghi!" Intanto a supportare gli ambientalisti è arrivata anche una interrogazione parlamentare da Italia dei Valori. Il deputato Antonio Palagiano di Italia dei Valori, originario di Piano di Sorrento, dell´area del Parco dei Monti Lattari dal quale dovrebbe essere protetta l´oasi, ha interrogato sulla vicenda il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il deputato Palagiano, con un´interrogazione parlamentare a risposta scritta, chiede l´intervento del Ministero competente “affinché gli interventi di messa in sicurezza siano compatibili con le esigenze di tutela paesistica, ambientale e del patrimonio floro-faunistico della zona” L´intervento invasivo, che prevede la costruzione di briglie di cemento armato, che riguarda il Vallone Porto, è stato contestato in tutte le sedi opportune. Gli interventi potrebbero alterare il delicato ecosistema dell´area e stravolgere l'area SIC (Sito di Interesse Comunitario) dell'oasi di Positano proprio nel cuore del Parco dei Monti Lattari. Tra l´altro, per alcuni versi i lavori sono ritenuti del tutto inutili perché partono da presupposti errati, così come evidenzia la ricostruzione del WWF e delle associazioni ambientaliste. La caduta di pietrame, dovuta a incuria umana e alla scellerata scelta di disfarsi di materiale di risulta buttandola nel Vallone, la si riconduce ad ipotetiche frane. Tali interventi a monte potrebbero provocare anche il mancato ripascimento della spiaggia di Arienzo e non solo, ma rischiano di essere solo un ulteriore spreco di denaro pubblico in quanto, da lavori concepiti con tanta leggerezza, disinformazione e incosciente irresponsabilità, l´unico a non avere beneficio alcuno sarebbe proprio il territorio. Rimangono nel limbo e senza nessuna soluzione, per il momento anche i lavori da effettuare sulla tombatura a Valle della Spiaggia di Arienzo: unico vero pericolo sul quale si dovrebbe intervenire con efficacia. La contrarietà a tale opera è stata, e continua ad essere, espressa con tutte le iniziative che si possono mettere in campo, non solo dal WWF, Italia Nostra, Legambiente e da tutte le associazioni di Positano, ma anche dai molti cittadini che, firmando al petizione on line, stanno manifestando !
la volontà di salvare Vallone Porto. I lavori di "Sistemazione idraulico forestale per il Vallone Porto Arienzo" sono divisi in due lotti, uno della Comunità Montana Penisola Amalfitana, ente che cesserà di vivere dal 31 dicembre dopo le ultime disposizioni regionali, e dal Comune di Positano. Per il Comune di Positano, il lavoro considerato più invasivo dalle associazioni, il responsabile del procedimento è l´ingegner Raffaele Fata, R.U.P. del Comune di Positano, il progettista l´ingegner Amalia Pisacane, geologo Antonio Apicella, agronomo Giuseppe Coppola, con un importo contrattuale di euro 141.791,84. L´impresa esecutrice è CO.GE.NI. S.a.s. con sede in Corso Trieste 146 a Caserta, la stessa che ha vinto i bandi appaltati per i rispettivi lotti dalla Comunità Montana e dal Comune di Positano, geometra Renato Perna. I tempi di esecuzione sono di 210 giorni ed i lavori dovranno essere consegnati entro il 24 luglio 2009. Per i lavori che riguardano la Comunità Montana cambia solo il responsabile del procedimento che è il geometra Pietro Ottavio Fusco, l´importo pari a 118.625,08 euro e la consegna dei lavori prevista per il 14 maggio 2009. Ora si spera che il Governo nazionale riesca dove la Regione Campania, nonostante le continue sollecitazioni, nonostante gli impegni concordati in sede di audizione con gli amministratori locali, nonostante i molteplici e ripetuti interventi istituzionali ad opera di qualche consigliere che ha preso a cuore la vicenda, non è riuscita.

Michele Cinque

La battaglia non è finita firma e fai firmare la petizione online

www.firmiamo.it/positanovalloneporto

Anonimo ha detto...

VICENDA VALLONE PORTO: LA LOTTA CONTINUA....

ROMA, 26 ottobre 2008

Sono ancora a Roma e penso di rientrare martedì o mercoledì. Vedo che nel frattempo si sta evolvendo la vicenda del Vallone Porto. Arrivo degli addetti ai lavori...Questa mattina ricevo da M.R. S. un servizio già pubblicato su èCostiera che mi invita a pubblicare. Kliccate sul link:
Carissimi,ho fatto un'analogia tramite un video-denuncia su un disastro ambientale a Tramonti, con i lavori previsti per il Vallone Porto. Cosa accadrebbe se realizzati anche a Positano?Guardatelo:http://www.ecostiera.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2194&Itemid=1&Itemid=1&sectionid=&idvis=1Occorre ora "serrare le fila" e fare un ultimo sforzo: raccogliere tutte le firme, stampare anche quelle on line (io già l'ho fatto) e per martedì (potrei essere disponibile nel pomerigio) fotocopiarle e sistemarle.Fatemi sapere.Ciao
m r sannino


...anche se questa mattina la CO.GE.NI. , la ditta che ha vinto l´appalto per i lavori dell´oasi Vallone Porto, ha preso possesso dell´area. Lo scempio dei lavori potrebbero iniziare uno di questi giorni. Secondo gli ambientalisti
distruggeranno, l´ecosistema di un´area di enorme valore naturalistico. Gli operai della ditta, accompagnati dalla progettista, ingegner Amalia Pisacane, hanno apposto due cartelli, per i due rispettivi lotti, indicando i lavori che dovranno terminare entro l´inizio dell´estate del 2009. Addio Vallone Porto, la tua natura, le tue secolari felci i tuoi animali.

dal sito http://positanomylife.blogspot.com/2008/10/vicenda-vallone-porto-la-lotta-continua.html