mercoledì 17 settembre 2008

ANDREA SUONO' LA " BROGNA" E SANT'ANTONELLO DOVRA' FARE IL MIRACOLO

SPIGOLANDO
Andrea é nome proprio di persona, italiano maschile. Tavolta ad imitazione di altre lingue, viene usato come femminile (ad esempio si chiama Andrea, l'artista Andrea Mirò compagna di quel cantante di cui in questo momento non ne ricordiamo il nome) anche se in realtà il suo significato etimologico esprime proprio "virilità".
Dunque Andrea é maschile, é femminile ma sicuramente é virile cioé esprime forza, determinazione, coraggio. Si può concludere dicendo che tra il nome ed il carattere ci potrebbe anche essere una correlazione e dunque Andrea é soprattutto una persona "virile".
E gli "Andrea", nella storia della Chiesa, hanno avuto un ruolo importante: Sant'Andrea, per esempio, fu fratello di Pietro, Sant'Andrea Corsini della nobile famiglia (ma perché, in alcune epoche, i Santi dovevano per forza appartenere a famiglia nobile e come sempre agli "sfardati" per risolvere qualche problema, un pò come succede oggi con i "potenti", non rimaneva che rivolgersi a loro?), Sant'Andrea Bauer martirizzato. E potremmo continuare.
Ma "Andrea" sono stati anche pittori, musicisti, scrittori, sportivi ed anche "personaggi originali" come un certo Andrea da Partinico, di cui omettiamo il cognome per ovvie ragioni ma vi assicuriamo che il fatto é realmente accaduto, che alla mettà degli anni '50 frequentò il locale Liceo "Garibaldi" e passò alla storia locale per avere portato in classe una "brogna", cioé un grande guscio marino di mitile utilizzato, allora, dai pescatori.
Andrea, ad un segno convenuto e nel solenne silenzio della classe, la tirò fuori ed emise lunghi e lucubri suoni. Lo scopo concordato con gli altri studenti era quello di terrorizzare una giovanissima supplente di lettere ma, si scoprì dopo che Andrea, al contrario, si era invaghito della docente e, dunque, con quel suono intendeva manifestare grande virilità (come i barbari che, pare con la "brogna", davano la carica ai combattenti) per "fare colpo" sulla donzella.
Fu, ovviamente, messo al bando dai suoi colleghi e, sempre ovviamente, cacciato fuori dalla scuola, seppur per alcuni giorni, ma si beccò un bel 5 in condotta al primo trimestre. Una scuola, all'epoca, luogo di rigore "formale", la stessa che oggi vorrebbe riproporre il ministro alla Pubblica Istruzione Mariastella Berlusconi.
Noi, oggi, a Partinico abbiamo un Andrea che sebbene privo di "brogna" manifesta virilità, decsionismo, e che il circondario ci invidia.
Lui é forza della natura, determinismo, risolutivismo. Lui asfalta, ripulisce i laghetti e aiuole, spazza l'erba e, perfino, colloca statue. Ed oggi, come l'Onnipotente, é pure diventato uno e trino.
Non pensate che esageriamo perché si tratta di verità. Andrea, non più "108 alloggi", ma "ovunque il guardo giro, immenso Dio ti vedo" é onnipresente.
Infatti il Lunedi e Mercoledì é in Prima Commissione consiliare, il martedì e Giovedì nella terza, il Mercoledì e Sabato in quella elettorale. La Domenica, appunto, come "Colui che é", si riposa? Ma quando mai. Andrea la Domenica la dedica al Sindaco per tesserne le lodi, per santificarlo, per osannarlo. E insieme a lui ,alcuni degli "altri" ,di cui volutamente omettiamo il nome ed il cognome per spirito di carità. Tanto, i lettori li conoscono.
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Quando le immagini televisive fecero vedere il Consigliere Vito Giuliana che aveva composto un "quadretto" con la foto di "Antonello vent'ottomila e rotti" e con sotto la didascalia "SANT'ANTONELLO", dobbiamo ammettere che ci siamo "mangiati le mani". Quella fantastica "trovata" avremmo voluto averla congegnata noi.
Ma il Consigliere Giuliana, siamo certi, non pensava come quell'immagine diffusa, attraverso il potente strumento televisivo, potesse penetrare con forza nel convincimento dei nostri concittadini ed anche del circondario.
E perché non doveva penetrare, visto che Antonello "ttà, ttà", cioé senza "batter ciglio", aveva scucito i soldi per i rallegramenti estivi? E Antonello non appariva a tutti come quella bellissima, tenera icona di S. Giuseppe che conduce per mano il bambino il cui nome (vedi le coincidenze!) era Salvo o Salvatore? E Salvo e la corte (non il Vice Sindaco che conosciamo persona abbastanza navigata e di non certo facili entusiasmi) non lo seguono con la stessa cieca fiducia di quando gli ebrei seguirono Mosé o come gli allocchi seguirono il "pifferaio"?
Dunque Antonello nell'immaginario collettivo avrebbe, con assoluta certezza, fatto anche "il miracolo" e cioé di far ripristinare, a tamburo battente, le classi del "serale" soppresse all'IPSIA che tante preoccupazioni hanno suscitato e suscitano nei docenti, negli alunni e nelle loro famiglie.
E il convincimento degli alunni fu talmente tanto che quando si presentò a scuola un rappresentante sindacale locale non solo per portare la solidarietà ma anche il sostegno attivo dell'organizzazione (anche questo, vi preghiamo di credere, risulta vero!) gli fu detto con decisione e convincimento: "No ,grazie, perché ci pensa Antonello".
Ma noi ci chiediamo con trepidazione non solo per gli alunni ma anche per "i nostri": e se Antonello il miracolo non lo farà?

Sala Rossa

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