lunedì 11 agosto 2008

>>> HA RAGIONE IL CONSIGLIERE RIZZO PULEO

Io non credo che i nostri concittadini si siano strappati le vesti perché una "maggioranza" di consiglieri carica di poca esperienza abbia potuto subire lo smacco di una "minoranza" che di esperienza ne ha abbastanza. Mi riferisco alla vicenda che ha visto, durante le recenti votazioni per la nomina delle Commissioni consiliari, sconvolti gli assetti che la maggioranza intendeva dare quale presenza nelle Commissioni di singoli consiglieri.
Appare evidente che non é bastato neppure il fare ricorso ai "vecchi trucchi" del controllo del voto che aveva funzionato, però, nella votazione che ha visto eletto il Presidente del Consiglio ed il suo Vice e che la dice lunga sul come questa maggioranza intende proporsi come NUOVA.
La novità, a mio avviso, non é il DECLAMARE ma concretamente SCONVOLGERE vecchie logiche e vecchi armamentari in uso nella Repubblica precedente ed operare IN DIFFORMITA'. Ma lo verificheremo presto quando sia il Sindaco che il Consiglio dovranno procedere alle "nomine" di competenza di questi organi istituzionali: Commissioni varie, Nucleo di valutazione, Revisori dei conti, assegnazione di incarichi professionali e quant'altro. Soltanto allora si potrà esprimere un giudizio compiuto sul cambio di rotta e sulle NOVITA'.
Ad oggi, possiamo dire, che anche le nuove generazioni di amministratori (e non solo di Partinico) operano utilizzando il vecchio, decrepito armamentario della "vecchia politica".
Ma ritorniamo all'argomento.
Quel che é accaduto é noto ed anche io ritengo che abbia ragione il consigliere Rizzo Puleo in quanto quel che si é visto si era già manifestato durante la sindacatura Motisi e non ha fatto né gridare allo scandalo né preocupare più di tanto.
Perché dico questo. Perché quel che conta, a mio parere, non é come le Commissioni siano composte ma quel che queste faranno nel senso della loro operatuività.
Ora se dobbiamo fare riferimento al passato, più o meno recente, va detto che il ruolo delle Commissioni non solo é stato snaturato in buona parte dai consiglieri nel senso che non sono stati, sostanzialmente, prodotti seri studi, ricerche, analisi ed indagini né presentate proposte alle Amministrazioni al fine di migliorare servizi, qualità della vita dei cittadini, ed altro ancora, ma ciò che é ancora più grave é che sono servite soltanto per consentire ai consiglieri, soprattutto dipendenti da enti pubblici, di non recarsi al lavoro con il grave danno per le casse comunali che hanno dovuto sborsare gettoni di presenza e pagare contributi agli enti da cui tanti di questi consiglieri dipendevano.
Nè sono valse le proteste del nostro Partito attraverso il compagno Ottavio Puleo, né denunciare con un dossier che ripubblicheremo, come veniva violata palesemente la normativa.
Durante la sindacatura Giordano (ma così é stato anche con Motisi), ad esempio, non abbiamo trovato né a livello comunale né di Assessorato agli EE.LL. cui ci siamo rivolti essendo questo lo strumento messo a disposizione dai processi democratici, un solo funzionario sensibile ed attento alla salvaguardia degli interessi dell'Ente comune e costringere al rispetto delle Leggi. Ovviamente le ragioni risiedono nella natura della CASTA che si sostiene a vicenda ed a tutti i livelli e che non intende mettere fine ai rapporti di clientela politica che passano tra le maggioranze che compongono i Comuni e che si collegano con i referenti presenti all'interno della Provincia, della Regione o di altri Enti similari.
Come opereranno le Commissioni nominate da questo Consiglio comunale non nel senso della loro composizione, cosa che a noi interessa poco, ma della loro funzionalità, propositività, produttività?
Questo lo dobbiamo ancora verificare e questo dipenderà molto dal Presidente del Consiglio che deve essere garante dei cittadini attraverso il ruolo che la legge assegna ai Consiglieri comunali. Ma questo dipenderà anche dal Sindaco e dai suoi Assessori.
Ad oggi possiamo, però, dire che così non hanno fatto i precedenti Presidenti e Sindaci i quali hanno avuto la responsabilità grave di avere consentito e contribuito, per la loro parte, allo sfascio delle nostre Istituzioni e alla loro credibilità gestionale.
Toti Costanzo

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